Classic Boat: 5 vostre barche che sono capolavori da celebrare
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Trattando di Classic Boat, inevitabilmente, si copre un periodo ricco di diversità e differenti filosofie progettuali. Un percorso lungo oltre 30 anni in cui cantieri, progettisti e regate, hanno saputo plasmare il mondo della vela, rendendolo così come lo conosciamo oggi. Nell’ultimo anno vi abbiamo raccontato oltre 300 differenti modelli di serie, senza considerare i tanti one-off da regata, le piccole gemme e tante delle Vostre “classiche”. Ora, per render merito anche ai singoli e specifici scafi, i Vostri scafi, vi raccontiamo 5 barche che avete deciso di condividere con noi attraverso la sezione “Le Vostre Classic Boat”. L’inizio di un percorso che ci porterà a vedere alcune tra le oltre 300 barche che Voi, a vostra volta, avete deciso di raccontare e condividere con noi.
5 Vostre splendide Classic Boat
Trecento barche, tra one-off e progetti di serie, non sono pochi. Sono gli scafi che avete deciso di raccontare nella sezione dedicata del nostro sito, una pagina unica mirata alla condivisione e alla celebrazione delle Vostre Classiche. Barche che, in questo caso, non rappresentano un singolo progetto, ma sono diventate uniche con il tempo, ognuna con la sua storia e le sue peculiarità. Qualità che, pensiamo, meritano di essere condivise. In questo articolo ne vedremo cinque, 5 scafi Classici divisi tra 2 one-off e 3 progetti di serie.
Prima, però, alcune informazioni che potrebbero interessarvi:
- Se volete condividere con noi e con gli altri lettori la vostra barca, la pagina “Le Vostre Classic Boat” è il modo ideale per farlo! La trovate a Questo Link! Farlo, è semplicisimo.
- Avete una Classic Boat e vorreste regatarci? Abbiamo la soluzione perfetta per voi: il circuito della Vela Cup, l’unico evento dove vengono premiate le Classic Boat. Per saperne di più leggi QUI!
- Avete una Classic Boat ma vorreste venderla? Il nostro Mercatino dell’Usato è sempre a disposizione, gratis, ovviamente!
BOTTA DRITTA V – Gallinari | ONE OFF
Gallinari | 13,15 x 3,65 m | 1981 | Ron Holland
È il 1981 e i cantieri Gallinari di Anzio varano uno scafo destinato a diventare famoso. Disegnato dal mitico Ron Holland, si chiama Botta Dritta V, uno sloop in lamellare ad armo classico e tuga a incudine. Pulitissima la coperta e eccellenti le linee d’acqua, con un baglio massimo appena arretrato. La poppa, invece, si discosta dagli “stilemi” di Holland, e ha qui, al posto della “lingua rovesciata” sua contemporanea, una forma più classica, quasi a goletta, per poter creare una cabina armatoriale più spaziosa. Gli interni sono in legno massello, con 3 cabine doppie, 2 bagni, cucina e carteggio con ulteriori 2 cuccette.
Nata come barca da crociera, Botta Dritta V è estremamente performante anche in regata. Nel palmares: 1° classificata overall in tempo compensato (su oltre 50 barche) nella regata del Quarantennale dello Yacht Club Costa Smeralda nel 2007, 3° classificata al Trofeo Formenton 2017 tra le “Vele Bianche”, 1° classificata nella Regata dei Legionari 2022 per la categoria “Barche Classiche”.
ALOA 29 – Aloa Marine | SERIE
Aloa Marine | 8.72 x 3.10 m | 1972 – 1982 | Groupe Finot
Nel 1972 Aloa Marine darà vita ad un progetto a dir poco di successo, l’Aloa 29, un piccolo sloop dalle grandi doti marine e valso ben 320 unità prodotte nell’arco di 10 anni. La firma è del Groupe Finot, che disegna qui uno scafo non solo performante, ma anche particolarmente abitabile. Una combinazione destinata al successo.
Inizialmente criticata, si rivelerà invece uno scafo lungimirante. La poppa larga ed il baglio abbondante, infatti, erano ancora lungi dall’essere comuni in quei primi anni ‘70, ma non così lontani. Il neonato Cantiere del Pardo, infatti, vede lungo e approccia lo studio per un progetto simile, appena più grande. È la nascita di un altro mito, il Grand Soleil 34.
RITMO – Sweden Yachts 41 | SERIE
Sweden Yachts | 12.44 x 3.86 m | 1981 – 1994 | Norlin/Ostmann
Con il 1981 la svedese Sweden Yacht vara il primo esemplare del suo 41 piedi, di cui “Ritmo” è un ottimo esemplare. Progettato da Norlin e Ostmann, si tratta di un 12.5 metri dal baglio ampio e molto centrale, forte di slanci importanti e linee d’acqua capaci di renderla una buona boliniera. Sarà uno scafo molto apprezzato tra quelli proposti dal cantiere, con 39 unità prodotte nel giro di una decina d’anni.
Il progetto, infatti, risultava essere innovativo per gli anni di disegno, con linee d’acqua ben concepite e più vicine ai canoni progettuali successivi che ai suoi precedenti. Linee e specchio di poppa, a loro volta, guardano già verso il pieno dei trend anni ‘80, mentre il pozzetto arretrato e il tambuccio centrale ne fanno uno scafo non solo performante, ma anche sicuro. Un buon esempio di fast cruiser primi anni ottanta.
LADY LOU – Columbia 50| SERIE
Columbia Yachts | 15.24 x 3.67 m | 1966 – 1972 | Bill Trip
Progettato a metà anni ‘60, il Columbia 50 è un must della cantieristica nordamericana, uno scafo eccezionale, iconico e, oggi, un classico senza tempo. Disegnato dal grande Bill Tripp e costruito da Columbia Yachts, fu uno tra i primi progetti ad adottare la vetroresina nella costruzione di serie, rivelandosi presto un grande performer, eccellente tra le boe, così come in crociera.
Tante delle originali 65 navigano tutt’oggi, senza mancare di stupire in regata, e “Lady Lou” (1969), il Columbia 50 di Torben Grael, ne è un grandissimo esempio.
HISTRIA – Petronio e Pecarich | ONE OFF
Petronio e Pecarich | 12.58 x 3.78 m | 1976 | Ron Holland
Nata dalle mani Ron Holland, nel 1976 Histria è varata dai cantieri Petronio e Pecarich. Scafo famoso in alto adriatico, si tratta di un notevole prototipo di Two Tonner IOR realizzato in quattro strati di fasciame in mogano incrociati a 45° su un’ossatura di ordinate e madieri in legno lamellare.
Guardando alle linee, la mano dell’architetto è subito evidente, con slanci contenuti e poppa tronca, breve, sottolineata dal mogano lasciato a vista, un piacere per gli occhi. La performance, a sua volta, ne sottolinea le qualità nascoste, leggera nel passaggio sull’onda e veloce boliniera. Un classico anni ‘70.
I tre step per valorizzare la tua Classic Boat
Bene, la vostra barca è una Classic Boat? Ora vi spieghiamo come dare dignità alle Classic Boat by Giornale della Vela e aumentarne il valore. Abbiamo creato una rete di professionisti dedicata proprio a questa valorizzazione.
- Il primo step obbligatorio per valorizzare una Classic Boat storica by Giornale della Vela è la perizia. Abbiamo individuato due periti “top” (Davide Zerbinati e Danilo Fabbroni) in grado di stilare una reale certificazione di Classic Boat e vedere riconosciuto il valore storico della barca. Solo con un’attenta analisi dello stato del bene e della sua manutenzione negli anni, oltre a controllare che non sia stato stravolto il progetto originario, si può certificare il suo valore.
- L’assicurazione è il secondo passo indispensabile, dopo la perizia. Oggi è difficile che una compagnia assicurativa valuti una barca con almeno 25 anni di vita per il suo reale valore. Con l’iniziativa Classic Boat, una volta ottenuta la perizia dei nostri due periti, il valore intrinseco della barca viene recepito anche dal broker assicurativo David Assicurazioni. E se la perizia ha certificato l’ottimo stato della barca… il premio diviene più conveniente! QUI puoi scoprire di più sull’assicurazione!
- La compravendita è il terzo step che richiedeva professionisti dedicati: abbiamo coinvolto uno dei maggiori broker italiani (Abayachting) in grado di recepire il reale valore di ognuna delle attuali 188 barche selezionate, sia nel caso di vendita che di acquisto. Vi aiuta a venderla o a comprarla al miglior prezzo, selezionando l’acquirente o il compratore migliore, eseguendo una valutazione dello stato della barca.
- Il nostro “dream team” di periti, assicuratori e broker è contattabile con un click direttamente dalle schede delle barche (Qui il link).
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