VIDEO Cheyenne. Prima era una barca da regata pura, ora ci vai in crociera
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La storia di Cheyenne, ovvero come regalare una seconda vita ad una gloriosa barca da regata del 2003 e farla diventare un vero cruiser-racer all’insegna dell’easy sailing.
Una storia “reale”
Cheyenne è una barca speciale con un trascorso unico. Ne sono state costruite solo sette, il modello si chiama Rodman JV42, è lungo 11,98, largo 3,50, e pesca 2,55 m. L’idea nasce nel 2002 da un nome prestigioso, l’allora re di Spagna Juan Carlos di Borbone, velista eccellente e appassionato regatante.
Il progetto viene affidato all’uomo di fiducia del re, Pedro Campos, che fa progettare la barca ai designer più vincenti del momento, i tedeschi dello studio Judel&Vrolijk.
Le barche vengono costruite in Spagna dal cantiere Rodman. Grazie all’esperienza di Campos e dei progettisti tedesco/olandesi nasce nel 2003 una barca all’avanguardia, anche nel design che si dimostrerà attuale ancor oggi, nel 2024.
La seconda vita di Cheyenne
La scelta del suo attuale armatore è stata quella di farla rinascere come cruiser racer “easy sailing” ricostruendola radicalmente e aggiornandola con tutte le tecnologie e i comfort disponibili e all’avanguardia.
Completamente nuovo è il piano di coperta, così come gli interni. Tutte le strutture sono state riviste e controllate. La ruota del timone ha òlascaito spazio ad una tradizione e più funzionale barra (alzata libera molto spazio in pozzetto).
Tutto il lavoro di refit è comunque stato fatto per mantenere intatta la filosofia progettuale del dodici metri spagnolo e infatti alla fine il dislocamento,6.500 kg, è lo stesso del Cheyenne in versione regata pura.
Tutti i dettagli di questa storia di passione per la vela, quella vera, la trovate nel video…
di Luca Sordelli
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2 commenti su “VIDEO Cheyenne. Prima era una barca da regata pura, ora ci vai in crociera”
Ma che bella!!!
Complimenti vivissimi all’Armatore, per questo bellissimo refitting e per credere ancora nel boat concept del “Cruiser/Racer”.
Tutto questo al tempo in cui le barche sono sempre più “case galleggianti” da una parte, oppure “tiratissime” dall’altra, tanto da segnare una separazione sempre più marcata tra i due mondi della vela, quello dei diportisti e quello dei regatanti.
Ma che bella!!!
Complimenti vivissimi all’Armatore, per questo bellissimo refitting e per credere ancora nel boat concept del “Cruiser/Racer”.
Tutto questo al tempo in cui le barche sono sempre più “case galleggianti” da una parte, oppure “tiratissime” dall’altra, tanto da segnare una separazione sempre più marcata tra i due mondi della vela, quello dei diportisti e quello dei regatanti.