Addio a Gautier Sergent, visionario disegnatore di vele della North Sails

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Gautier Sergent

Il mondo della vela e quello della famiglia North Sails piange la scomparsa di uno dei più geniali e visionari disegnatori di vele che ci siano stati a livello internazionale nell’ultimo decennio, il francese Gautier Sergent, 47 anni e padre di tre figli, a causa di un attacco di cuore.

Coppa America, Imoca 60, Ultim, le vele disegnate da Gautier hanno vinto regate e girato il mondo, e a lui si devono anche molti sviluppi tecnologici messi a punto dalla North Sails, come le ricerche portate avanti per realizzare vele con inferiture strutturali come i fiocchi visti sugli AC 75 in Coppa America.

Gautier Sergent aveva collaborato alla scorsa Coppa America con Ineos Team UK di cui era il disegnatore delle vele, mentre in questa campagna era impegnato con Alinghi Red Bull Racing. Dopo avere lavorato a lungo negli Stati Uniti per lo sviluppo della tecnologia North Sails 3Di, Gautier era stato uno dei supervisori del loft della veleria a Lorient, presso La Base, centro nevralgico della vela oceanica europea.

Ken Read, Presidente della North Sails, ha detto di lui: “Era un progettista di vele visionario e abbracciava nuove sfide con entusiasmo e dedizione. Gautier lascia un buco insostituibile nel mondo della vela e un’eredità che North Sails sarà orgogliosa di onorare”.

Il Giornale della Vela lo aveva intervistato nel 2016, in una lunga chiacchierata con il nostro Mauro Giuffrè a tema Imoca 60, con un focus particolare sui progetti degli Imoca foil.

Gautier Sergent e gli Imoca 60

Come sono cambiati i piani velici degli foiler Imoca di ultima generazione?
C’è una vela in meno consentita nel regolamento dell’ultima volta. Quindi fino a 8 vele in totale, incluso il fiocco da tempesta. Questo di per sé obbliga a rivedere l’inventario delle vele. Se si aggiunge il nuovo design dei foils che modificano drasticamente le polari della barca, i nuovi inventari delle vele sono drasticamente diversi dall’ultima volta. Poi ogni skipper fa le scelte specifiche in base alla sua barca, ma se proviamo a riassumere le differenze per i nuovi foiler:
– In genere non ci sono più spinnaker simmetrici
– il cosiddetto J1 (fiocco a testa d’albero murato all’estrema prua) è scomparso. Quella vela generave alti carichi essendo da testa d’albero. Il rig, che è di tipo One Design e limitato a 30t.m di momento raddrizzante, è diventato la miccia o l’anello debole della catena, ora che i foils possono generare un enorme momento raddrizzante dinamico (vicino a 40t.m lanciati al lasco stretto).

Quindi la tendenza è quella di favorire le vele frazionate. Questo aiuta anche la stabilità della barca quando è in foiling(abbassandone il centro di gravità e il centro di sforzo). Come si può immaginare le barche sono abbastanza instabili in beccheggio non avendo gli elevator sui timoni. Proprio come una sedia a dondolo! E siccome le barche cominciano a fare foiling molto presto,  dovranno ridurre la superficie velica molto prima, in modo da spostare i vari “crossover” tra una vela e l’altra verso limiti più bassi del vento reale. 

Qual è la differenza, e perché, con la forma a vela di un’ Imoca di vecchia generazione?
In genere le vele sono diventate più piatte soprattutto in alto. Le barche hanno bisogno dei metri quadri per decollare ma poi si cerca di “scaricare” potenza aerodinamica mentre la barca si alza sui foil e accelera (con l’apparente che si impenna). Dato che si corre in solitaria, non si potrà avere sempre il trim perfetto delle vele, quindi rendere la parte superiore delle vele più piatta significa che si depotenziano “automaticamente” quando le barche accelerano.  La curve di forma sono anche più avanzate per mantenere l’equilibrio della barca e realizzare profili aerodinamici veloci.
Tutte le vele che non sono fiocchi utilizzano la “tecnologia di condivisione del carico” (Helix) (non c’è cavo anti torsione, ma la vela ha dei rinforzi “strutturali” che lo sostituiscono e ne assorbono i carichi alleggerendo il rig n.d.r.). Questo aiuta a ridurre lo schiacciamento delle strutture e a proiettare le forze in avanti piuttosto che lateralmente. Inoltre, riduce i carichi sul rig, che è un elemento chiave, come spiegato sopra, in quanto il rig è il fattore limitante in termini di potenza.

Quali sono le velocità massime che può raggiungere un nuovo Imoca?
Le velocità massime sono limitate dallo stato del mare. Ciò che è impressionante è ciò che chiamiamo velocità sostenuta. La generazione precedente poteva raggiungere velocità elevate su un surf lungo un’onda. Questi nuovi foiler sono più impressionanti nella brezza media, dove possono veramente utilizzare tutta la potenza dei foil e delle vele ed essere stabili. Per esempio in TWS15 (TWS è il vento reale n.d.r.) e in condizioni di mare ragionevole avremo una barca a 25kts di velocità 120 di angolo reale al vento. Abbiamo avuto casi in cui i ragazzi sono stati in grado di sostenere una velocità della barca di 25kts per un tempo molto lungo. Ore, non secondi.

Mauro Giuffrè

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