24enne compra la prima di barca di Simone Bianchetti, la restaura e gira l’Italia a vela!

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Nicolò Todoli, un giovane di 24 anni originario di Cervia, dopo avere conosciuto la storia di Simone Bianchetti è riuscito ad acquistare “Penelope” la prima barca del navigatore. L’ha restaurata e ora ci naviga esaltando uno spirito lento e romantico della vela.

Ho comprato la barca di Simone Bianchetti

In quest’epoca di vela tecnologica, tutta foil, velocità e adrenalina, è difficile pensare che un ragazzo si appassioni a una barchetta in legno di appena 6 metri. E ancora più difficile è immaginare che a ispirare i suoi sogni di viaggi per mare a bordo di quel piccolo guscio possa essere un mito del passato. Eppure è stato proprio così per Nicolò Todoli, un giovane di 24 anni originario di Cervia che di lavoro fa l’ormeggiatore al Marina di Cervia.

A trasmettergli l’amore per il mare quando aveva appena 6 anni fu un amico di suo nonno che lo portò su una lancia. Da quel momento iniziò il classico percorso di apprendimento alla vela con le derive. Prima Optimist e poi Laser. Qualche anno dopo, quando iniziò a uscire da solo col suo primo cabinato, alcune persone gli dissero che ricordava un certo Simone Bianchetti. Incuriosito da questo marinaio, Niccolò lesse tutti i libri sulla sua vita. E ne rimase folgorato.

Simone Bianchetti
Simone Bianchetti (foto di James Robinson Taylor)

Mi dicevano: “Assomigli a Bianchetti”. Ma Bianchetti chi?

Del resto la storia di Simone Bianchetti (Cervia 1968 – Savona 2003) è unica. È stato il primo italiano a completare il Vendée Globe, giro del mondo in solitario e senza scalo. E nel 2003 partecipò all’Around Alone, giro del mondo in solitario a tappe, piazzandosi al 3° posto. A differenza di molti suoi avversari Simone riuscì a raggiungere importanti risultati senza l’aiuto di grandi budget, aiutato e spronato da Cino Ricci. Tornato in Italia morì improvvisamente per un malore nel porto di Savona a soli 35 anni.

Un giorno Nicolò Todoli scopre che “Penelope”, la prima barca appartenuta a Bianchetti, è in vendita, e decide di acquistarla. Lunga solo 6,20 metri, classe 1959 era la barca che Simone Bianchetti usava per andare a scuola da Cervia a Cesenatico quando da ragazzino andava all’istituto nautico. “Non mi sembrava vero – racconta Nicolò al Corriere Romagna – Era il 3 aprile 2018. Ho speso 1.500 euro, ma ho dovuto lavorare tanto per restaurarla. In pratica di originale sono rimasti solo lo scafo, l’albero e il boma. Quando esco mi sembra di navigare assieme a Simone. È come se lo avessi vicino a me. È da qui che è partito. È da qui che è nata la sua carriera di velista”.

Dopo il restauro un primo test alle Tremiti

Terminati i lavori di restauro di “Penelope”, Nicolò lo scorso ottobre è partito in solitario da Cervia per raggiungere le Tremiti. Un’occasione per testare la sua barchetta, ma anche per scoprire una dimensione della vela lenta e romantica, che lo ha conquistato. “Avevo due settimane di ferie. Ho preparato la cambusa e sistemato la barca in modo che fosse tutto a posto e sono partito – spiega Nicolò – la mia è una navigazione fatta di tante piccole cose semplici osservo la natura, guardo le nuvole, seguo la pressione, i venti, studio l’arrivo e gli ormeggi. Su queste barche piccole non avrai la comodità di un 15 metri ma puoi fare tante cose, navigano bene, non spendi tanti soldi e puoi entrare in ogni posto perché non hai problema di pescaggio”.

Prossima impresa: un Giro d’Italia, lento ed essenziale

Ora Nicolò ci ha preso gusto e vuole tentare un’impresa più grande, il Giro d’Italia a Vela, ma sempre con lo stesso spirito ispirato da semplicità e lentezza. Vuole godersi una lunga navigazione costiera a bordo di “Penelope” all’insegna del “piccolo è bello”: pochi costi, possibilità di ormeggiare quasi ovunque, riparazioni più semplici e altro ancora.

Ha già annunciato il suo viaggio sul gruppo “Velisti su Facebook” e ha già raccolto tanti inviti: chi gli offre una birra a Leuca, chi due cannoli a Cefalù. Ecco il programma: “Partenza da Cervia verso metà aprile – racconta entusiasta – per arrivare nel “paradiso” dell’Adriatico, ovvero le Tremiti. Poi Santa Maria di Leuca e giù in Sicilia, Messina, Siracusa, Eolie ed Egadi. Dopodiché l’idea è risalire il Tirreno fino alla costa toscana per poi riportare a casa la barchina, stavolta su un mezzo stradale”. Sempre a bordo di quella piccola barca che porta con sé l’anima di un vero mito della vela in solitario.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

14 commenti su “24enne compra la prima di barca di Simone Bianchetti, la restaura e gira l’Italia a vela!”

      1. A Favignana si è comportato benissimo,non ha preso il posto di nessuno anche perché è arrivato a stagione conclusa,ragazzo capace,persona umile in grado di di familiarizzare con tutti non capisco questi commenti negativi forse fatti da persone che li vorrei vedere compiere la stessa impresa

    1. Guarda è un maleducato pazzesco, alle Egadi è stato odiato da tutti i diportiisti, si è appropriato di un ormeggio a transito come se fosse il suo e non dando posto a barche in transito. È ancora un bambino che deve crescere e capire come si sta per mare.

        1. A Favignana si è comportato benissimo,non ha preso il posto di nessuno anche perché è arrivato a stagione conclusa,ragazzo capace,persona umile in grado di di familiarizzare con tutti non capisco questi commenti negativi forse fatti da persone che li vorrei vedere compiere la stessa impresa

      1. A Favignana si è comportato bene non ha preso il posto di nessuno è arrivato a stagione conclusa,ragazzo veramente capace persona molto umile in grado di familiarizzare con tutti bravo.Mi piacerebbe vedere queste persone compiere la stessa impresa con i fatti

  1. Non capisco il perchè di alcuni commenti negativi e impropri. Bravo, complimenti per il tuo spirito di avventura. Però sta’ attento ad attraversare lo Ionio, perchè il golfo di Squillace è insidioso e molto spesso pericoloso

  2. A Favignana si è comportato bene non ha preso il posto di nessuno anche perché è arrivato a stagione finita il posto non mancava,ragazzo molto capace coraggioso,persona molto umile in grado di familiarizzare con tutti,commentare negativamente siamo capaci tutti a svolgere la stessa avventura con le stesse condizioni vorrei proprio vedere.Bravo bravo bravo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

In Slovenia, tutto è “intorno” al mare

L’accogliente e accattivante Paese affacciato sull’Alto Adriatico non è solo una vera destinazione nautica ma anche una “porta” aperta su un entroterra ricco di bellezze storiche e di sapori da urlo Paese antico e fiero ma dalle tradizioni più di

Torna in alto