Emergenze mediche in barca: come gestirle al meglio
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Incidenti, traumi, ferite. Unโemergenza medica a bordo puรฒ sempre capitare. Imparare ad affrontare queste situazioni con competenza e senza fare errori secondo il sailing coach Luca Sabiu รจ fondamentale per uno skipper, anche a livello mentale.
Emergenze mediche in barca, come gestirle
Sulle barche, sia quelle da regata ma anche da crociera, ci si puรฒ far male. Basta una disattenzione, una momentanea perdita di equilibrio, una manovra concitata. La cronaca nautica รจ piena di incidenti che coinvolgono sia velisti comuni che skipper esperti: scivolate maldestre in coperta, dita tranciate da un winch, colpi di boma alla testa. Per non parlare di ustioni, colpi della strega improvvisi, furiosi mal di denti e morsi o punture di animali.
Risolvere unโemergenza sanitaria in mare, anche banale, puรฒ essere complicato. ร proprio il contesto che รจ difficile: la barca รจ angusta e in continuo movimento, puรฒ esserci maltempo o mare formato e lโagitazione e lโemotivitร che giocano a sfavore. Immaginate per esempio di dover preparare ed eseguire unโiniezione per un forte mal di schiena con 30 nodi e 4 metri dโonda. Purtroppo di solito รจ proprio in queste condizioni che a bordo ci si fa male. Anche solo leggere un termometro oppure uno sfigmomanometro per misurare la pressione arteriosa puรฒ diventare unโimpresa.
Incidenti comuni in barca diventano problemi seri
Nella mia carriera di navigatore solitario e sailing coach mi sono capitati 4-5 eventi di emergenza sanitaria. Una volta, per esempio, nel Golfo del Leone un ragazzo dopo aver sofferto il mal di mare per oltre 20 ore ha cominciato ad accusare dolore e formicolio al braccio sinistro. Con il telefono satellitare, che considero parte integrante della mia dotazione di pronto soccorso a bordo, ho contattato un medico che dialogando con lโinfortunato ha capito che non si trattava di un infarto ma di una conseguenza data dal mal di mare. Lo stesso medico ci ha dato quindi indicazioni su come monitorare la situazione e inviare questi risultati via mail con cadenza oraria.
Unโaltra volta una ragazza รจ scivolata rovinosamente durante una straorza sotto gennaker e la caduta le ha procurato una brutta contusione alla caviglia con dolori molto forti. Anche in quel caso il contatto con un medico a terra fornรฌ importanti indicazioni su come trattare la contusione e capire se la caviglia era rotta o solo contusa.
Fare iniezioni, steccare un braccio, mettere punti di sutura
Una delle mie paure piรน grandi quando navigo con gli allievi o con un armatore รจ proprio che uno dei membri dellโequipaggio si faccia male. In questa evenienza come comandante della barca ho lโobbligo etico, morale e pratico di gestire al meglio il problema. La paura deriva dal fatto che, non essendo un medico, non ho abbastanza competenze per gestire tale emergenza. E questa consapevolezza, unita a un certo โdisagioโ psicologico, ho scoperto essere sentita da molti comandanti come me.
Tutti quei navigatori che fanno crociere o partecipano a regate dovrebbero essere aggiornati sulla sicurezza e le emergenze mediche. Per esempio imparare a dare dei punti di sutura oppure ridurre una lussazione a una spalla o ancora fare un bendaggio e immobilizzare un braccio ferito sfruttando la stecca della randa. Studiare e fare pratica di tutte queste piccole operazioni puรฒ tornare sempre utile durante le nostre navigazioni, far fronte a unโemergenza e farci sentire maggiormente a nostro agio quando navighiamo con amici, familiari e soprattutto bambini piccoli. Oggi esistono corsi specifici per velisti, ma anche manuali dedicati, cosรฌ come tantissime risorse preziose sul web, compresi utili video tutorial.
Cassetta di Pronto Soccorso: ecco come deve essere
In tema di emergenze mediche a bordo รจ fondamentale naturalmente la cassetta del pronto soccorso che abbiamo in barca. Si tratta di una dotazione obbligatoria per la legge nautica italiana su barche che navigano a piรน di 12 miglia dalla costa (D D.M 03\2022).
Averla a bordo e saperla utilizzare al meglio non sono la stessa cosa. Bisogna sapere quali farmaci e strumenti metterci dentro, dove collocarla e come organizzare tutto il materiale sanitario per un accesso veloce e intuitivo. Quando partecipai alla โMini Transatโ confesso che mi si aprรฌ un mondo su questo tema. Da quel momento ho sempre lavorato accuratamente sullโallestimento e lโuso della cassetta del pronto soccorso a bordo delle mie barche.
Nel momento dellโemergenza medica ordine e metodo della cassetta sono davvero dei grandi alleati. Avete mai cercato un farmaco quando avete un mal di testa che vi fa impazzire? Ecco, immaginate cosa puรฒ succedere in caso di eventi piรน gravi. La cassetta dei farmaci dovrebbe essere divisa in due settori, strumenti e farmaci.
Tutto il contenuto della cassetta dovrebbe essere diviso in sacchettini stagni trasparenti con indicato il loro utilizzo. Sarebbe bene anche dividere il tutto per argomenti: occhi, orecchie, contusioni, dorso, shock anafilattico, reazioni allergiche, febbre, problemi gastrointestinali, e cosรฌ via. Gli stessi strumenti dovrebbero essere riuniti e selezionati: disinfettanti, kit suture, traumatologia, saturimetro, termometro, etc. Un capitolo a parte riguarda la collocazione a bordo della cassetta del pronto soccorso, anche questo un tema spesso sottovalutato dal velista comune.
Sapete gestire il trasporto di un ferito sullโelicottero?
Puรฒ capitare durante unโemergenza medica a bordo di dovere effettuare il recupero del soggetto infortunato dalla barca. Sul tema posso senzโaltro dire la mia, visto il recupero notturno di cui sono stato protagonista in pieno Atlantico nella Mini Transat del 2017.
Il recupero dellโinfortunato con lโelicottero รจ una manovra complicata perchรฉ il soccorritore non sempre riesce a recuperare il soggetto direttamente dalla barca. Spesso lโequipaggio deve posizionarlo su una barella galleggiante, poi lo deve mettere in acqua in sicurezza, quindi agevolare il recupero con il verricello mentre lโelicottero รจ posizionato con la prua al vento. Questo puรฒ voler dire anche mantenere una velocitร di 3-4 nodi a secco di vele, con le pale dellโaeromobile che intanto sprigionano i loro 60 nodi e oltre a distanza ravvicinata.
I medici del C.I.R.M., preziosi alleati a bordo
Sempre in tema di aiuto medico esterno, ogni velista dovrebbe conoscere infine il servizio medico del C.I.R.M., ossia il Centro Internazionale Radio Medico (www.cirmtmas.it). Fondato dal Prof. Guido Guida nel 1935, รจ una Fondazione Onlus che presta assistenza radio-medica a tutti i naviganti, di qualunque nazionalitร , su tutti i mari del mondo. Un servizio assolutamente prezioso e totalmente gratuito che si svolge 24 ore al giorno, per 365 giorni allโanno. Per avere un consiglio da uno dei medici di guardia basta contattare il C.I.R.M. sia per telefono (0659290263, su rete fissa o cellulare) sia via telex, fax ed e-mail. Le lingue ufficiali sono lโitaliano e lโinglese.
I medici contattati possono prestare assistenza allo skipper o allโequipaggio passo dopo passo seguendo il paziente fino alla guarigione o allโeventuale sbarco. E nei casi piรน gravi possono organizzare il trasbordo del paziente su mezzi navali o aerei per portarlo rapidamente in ospedale.
Emergenze mediche in barca – Conclusioni
Insomma gestire unโemergenza medica a bordo รจ un tema complesso e in certi casi vitale. Imparare a farlo dovrebbe far parte del bagaglio di uno skipper consapevole e competente anche in questa materia che, lo ricordiamo, non รจ banale. Non solo perchรฉ coinvolge la salute e la vita umana. Ma anche perchรฉ ha implicazioni giuridiche e penali importanti. Un farmaco sbagliato puรฒ causare la morte di una persona. Ricordate la penicillina somministrata per errore a Mauro Mancini nel naufragio del Surprise? Sapere come comportarsi e cosa non fare per aiutare qualcuno in difficoltร รจ importante. E soprattutto rende ancora piรน liberi di vivere il mare come ci piace.
Luca Sabiu
Emergenze mediche in barca: un corso a Milano
Per tutti quei velisti che vogliono imparare ad affrontare al meglio qualunque tipo di problema medico o sanitario quando navigano in barca, il sailing coach e navigatore Luca Sabiu organizza a Milano, presso la sede della Lega Navale, il corso teorico e pratico โGestione delle Emergenze Mediche a Bordoโ. ร tenuto da medici professionisti, si svolge nel week end e le prossime date sono 5 e 6 ottobre 2024. Info: www.lucasabiu.com/corsi/safe-survie. Contatti: segreteria@lucasabiu.com
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1 commento su “Emergenze mediche in barca: come gestirle al meglio”
Partiamo da un presupposto: il legislatore ha previsto nelle tabelle pronto soccorso le dotazioni minime di legge e molte di queste sono superate se non inutili (uno su tutti l’ingombrante pacco di cotone idrofilo…). La sacca o zaino deve essere organizzato come quelli dei paramedici per codici colore:
A: azzurro, vie aeree
B: rosso, infusione
C: verde, medicazione
D: giallo, diagnostica.
Il comandante รจ sempre responsabile e se non ha il patentino di Uff. del diporto, รจ bene che frequenti corsi come quelli organizzati dalla L.N.I. ; la prima cosa che deve fare รจ conoscere l’anamnesi di equipaggio e ospiti.
Come detto, le dotazioni minime della tabella A vanno integrate con presidi che possono usare anche i laici e, contrariamente all’opinione di ficcare tutto in una sacca stagna, divisi per emergenze.
Primo su tutti, il defibrillatore semi automatico, si puรฒ noleggiare per la stagione a partire da โฌ 25 al mese. Viene fornito con uno zainetto che deve essere a portata di mano, ingresso del tambuccio per esempio e ci mettiamo: il borsello vie aeree (ambu, cannule guedel, tiralingua) fonendoscopio, pulsossimetro, un collare arrotolabile neck lite della Flamor s.r.l (adulto e pediatrico) e un borsello di pronto soccorso essenziale integrato con: due EPIPEN, turniquet, benda israeliana, Celox in polvere e betadine monodose.
I medicinali li teniamo in valigetta stagna e custodita in cabina. La sacca, con a portata ossigeno e kit medicazione (meglio quello prescritto in tabella B), all’angolo carteggio; all’occorrenza allestite il pilot Bert a pronto soccorso. Anche se non previsto, รจ bene tenere la dose di antitetanica in frigo e acquistare gli antidoti in siringhe autobloccanti, oltre il naloxone abbiamo detto 4 EPIPEN , atropina ed eparina.
Prendere una vena ad una persona collassata non รจ facile neanche a personale medico, quindi รจ consigliata una Bone Iniection Gun (intraossea) per il kit infusione. Altri presidi da aggiungere gli splint per immobilizzare arti e anche. Un estricatore galleggiante รจ meglio per spostare una persona infortunata negli spazi angusti di una barca con una barella di emergenza, se avete problemi di spazio si puรฒ usare un sacco con sei maniglie (su Magellano store per esempio) e facendo corna serve per il suo scopo se ci scappa il morto… Soprattutto chi non รจ Uff del diporto, farebbe bene a sottoscrivere una polizza con teleconsulto e acquistare un kit telemedicina per nave, almeno ECG a 12 canali e macchinetta della pressione, test droga (di Draeger) e kit di analisi I.S.T.A.T. (di Abbott) per evitare di fare danni.
Infine, preparare la barca oltre gli obblighi di legge: la zattera meglio di tipo senza limiti, la dovete comprare una volta sola e il costo delle revisioni รจ simile; oltre la scaletta di emergenza, attrezzate delle reti MOB a dritta e sinistra di poppa, comunque servono anche da protezione anticaduta.
P.s.
Marinaio,
Ho esperienze ventennali con Societร Nazionale Salvamento/Guardia costiera ausiliaria e C.R.I.