Caso Clarisse Cremer: mail anonime smentite, la velista è innocente
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Vi avevamo parlato delle accuse, anonime, che erano state rivolte nei confronti della velista francese Clarisse Cremer, che puntavano il dito contro la skipper sospettando un aiuto esterno allo scorso Vendée Globe. Un’accusa che, se fosse stata riscontrata come fondata, avrebbe inflitto alla Cremer una pesante squalifica e l’esclusione del prossimo Vendée Globe. Il Presidente del Vendée Globe, Alain Leboeuf, ha però rilasciato una dichiarazione ai media che scagiona completamente Clarisse Cremer.
Clarisse Cremer – La versione del Presidente del Vendée Globe
“Il 12 febbraio di quest’anno” esordisce Leboeuf nella sua nota alla stampa, “il Presidente della Federazione francese di vela mi ha informato dell’e-mail anonima che aveva appena ricevuto, in cui si so chesteneva Clarisse Crémer avrebbe beneficiato delle informazioni di routing di suo marito Tanguy Le Turquais durante il Vendée Globe 2020-2021 .
La Federazione ha chiesto al Vendée Globe di nominare una Giuria per analizzare la veridicità delle informazioni e il loro contenuto. La Giuria Internazionale è assolutamente convinta che non vi sia stata alcuna cattiva condotta né da parte di Clarisse Crémer né di Tanguy Le Turquais e capirete che non spetta a me commentare in alcun modo una decisione presa dall’autorità sportiva federale”.
Caso archiviato quindi, con il Vendée Globe che aveva tutto l’interesse che finisse così senza ulteriori polveroni. Resta però l’amaro in bocca per una storia, quella che ha riguardato nell’ultimo anno Clarisse Cremer, che non fa certo troppo onore al mondo della vela transalpina. Prima la velista è stata licenziata dallo sponsor Banque Populaire perché in gravidanza. Dopo avere trovato un nuovo sponsor e una nuova barca, L’Occitaine, e con l’aiuto di Alex Thomson, la Cremer si è rimessa in pista per ricevere poi il mese scorso queste accuse anonime.
Mail non firmata che è arrivata a 3 anni di distanza dalla fine della regata, una modalità deprecabile che non denota una grande sportività da parte del denunziante. Al Vendèe Globe infatti, come in tutte le regate, esistono le sedi apposite per presentare proteste ufficiali, trasparenti e firmate. In ogni caso il problema non sussiste perché per Clarisse Cremer non è stata riscontrata alcuna infrazione del regolamento di regata del Vendée Globe, e quindi la vedremo alla partenza del prossimo giro del mondo a novembre 2024.
Mauro Giuffrè
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