Carteggio, i tre esercizi base per divertirti in crociera
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Anche se i chartplotter e i GPS hanno preso il sopravvento, bisogna essere sempre pronti al carteggio con squadretta, compasso, bussola da rilevamento e carta nautica. Anche perché in caso di blackout a bordo, ve la dovrete cavare alla vecchia maniera. Ma soprattutto, sono esercizi con i quali potete divertirvi in crociera.
Ripassiamo il carteggio
Dal nostro archivio, abbiamo selezionato per voi tre esercizi sul carteggio per rinfrescarvi la memoria se avete già la patente nautica, oppure utilissimi come prima infarinatura di carteggio!.
Carteggio – Rilevamento a 45° e traverso
Questo rilevamento si utilizza quando si dispone di un solo punto cospicuo (quelle particolari conformazioni naturali o costruzioni – fari, etc – che hanno la caratteristica di poter essere facilmente individuati ed osservati da lontano) da rilevare.
Nell’esempio qui sopra siete nel Golfo del Tigullio, con rotta a 360° verso terra.
- Tracciate la rotta stimata (Rs) sulla carta. A sinistra è visibile il faro di Punta Portofino.
- Con la bussola da rilevamento traguardate (traguardare: osservare un oggetto fra i due punti di mira di uno strumento in modo da allinearlo al raggio visivo) il faro fino a rilevarlo con un angolo di 45° gradi rispetto alla rotta (315°).
- Tracciate una retta che dal faro di Portofino (A) raggiunge la Rs (punto B) con un angolo di 45°.
- Annotate il log e continuate a traguardare il faro fino a rilevarlo a 90° (270°).
- Tracciate ora una retta dal faro di Punta Portofino (A) alla nostra rotta stimata (C) con un angolo, rispetto alla nostra rotta, di 90°.
- Annotate ancora il log e verificate le miglia percorse (1,3 miglia).
- Riportate con il compasso sulla carta una distanza di 1,3 miglia da A a C.
- Il nuovo punto sulla carta rappresenta il Punto vero (Pn, con Rv che sta a indicare rotta vera).
Carteggio – La rotta di collisione
Quando si incontra un’altra imbarcazione in mezzo al mare, per capire rapidamente se si è in rotta di collisione bisogna mantenere per prima cosa velocità e rotta costanti per il tempo necessario al rilevamento.
- Una volta che credete che l’altra barca stia mantenendo a sua volta rotta e velocità costanti, con la bussola di rilevamento, rilevate la barca raggiungente.
- Ripetete l’operazione ogni 5-10 minuti circa.
- Se il rilevamento sarà costante, significa che se nessuno dei due comandanti modifica rotta o velocità la collisione è certa.
- Rallentate, accelerate o modificate la rotta di qualche grado, ricordando che tra due imbarcazioni a motore ha la precedenza chi proviene da dritta, tra una a motore e una a vela ha sempre la precedenza la barca a vela. In ogni caso anche l’imbarcazione con diritto di precedenza deve comunque tenersi “discosta”.
Punto nave con tre punti cospicui
Questo è il metodo più efficace per capire la propria posizione. Servono ovviamente una carta e una bussola da rilevamento. Quello che si ottiene non è comunque un “punto certo” ma una “zona di probabilità” entro la quale si stima la nostra posizione.
- Nell’esempio stiamo navigando con rotta stimata (Rs) 224° verso Bastia, in Corsica.
- I tre punti da rilevare sono il faro di Punta del Trattolo sull’Isola di Capraia, il faro dello scoglio della Giraglia sulla punta del dito della Corsica e il faro di Capo Sagro, che sappiamo essere circa 7 miglia a nord di Bastia.
- Una volta tracciati sulla carta i tre rilevamenti, si otterrà non un punto preciso ma un piccolo triangolo.
- Quest’area, detta “triangolo di probabilità”, sarà la zona entro la quale si stima la propria posizione.
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5 commenti su “Carteggio, i tre esercizi base per divertirti in crociera”
Ottimo riepilogo….continuate così
Nessuna correzione per deviazione e declinazione?
Sempre chiarissimi e molto interessante l’ argomento, Bravi ! Vi seguo da una vita e non mi avete mai deluso. Grazie a voi sono diventato un piccolo armatore di un Deateti, geniale imbarcazione dell’ Ing. Contreas. Attualmente siamo in… cantiere tutti due, io e la barca, ma con voi mi sento sempre in navigazione. Grazie.
Buonasera, Purtroppo devo far notare che ci sono parecchi errori nei termini utilizzati nella spiegazione. Per il rilevamento a 045° e traverso si utilizza il grafometro e non la bussola da rilevamento, non esiste la Rotta stimata, ma esistono Prora e Rotta, nella precedenza nessuna delle 2 unità si può definire raggiungente, per essere definita così deve trovarsi nel settore di coronamento di un’altra unità
Trovo sia una ottima schematizzazione degli esercizi BASE.