Un top manager e velista per Henri-Lloyd. Sarà la volta buona?
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Henri-Lloyd è pronta a tornare un punto di riferimento nel mondo dell’abbigliamento da vela con la nomina a Executive Chairman (presidente esecutivo) di Knut Frostad. L’ex velista, norvegese, 56 anni, già direttore del consiglio di amministrazione di Monte Rosa Sports (la controllante svizzero-norvegese di Odlo e Henri-Lloyd) affiancherà nel nuovo ruolo l’attuale amministratore delegato Graham Allen a partire dall’1 marzo 2024.
Dai “paninari” alla nuova proprietà del 2022. Passando per l’America’s Cup
Henri Lloyd è un’icona dell’abbigliamento nautico, un marchio storico fondato a Manchester, in Inghilterra, nel 1963 dall’ex-soldato polacco (naturalizzato britannico) Henri Strzelecki insieme ad Angus Lloyd. Dall’unione di “Mr Henri“, così era conosciuto Strzelecki poiché la gente faticava a pronunciare il suo cognome (e come biasimarli) e “Mr Lloyd” nacque uno dei nomi più conosciuti al mondo dell’abbigliamento da vela. Nel corso degli anni il marchio è arrivato a possedere oltre 40 negozi tra Regno Unito, Australia, Medio Oriente ed Europa, compresa l’Italia, dove negli anni ’80 la Consort Jacket di Henri Lloyd faceva parte del vestiario dei “paninari” milanesi, insieme alle Timberland e ai Levi’s 501. Un brand conosciuto, quindi, anche al di fuori del mondo della vela, ma che essendo stato pioniere in molte evoluzioni tecnologiche e novità di tessuto, era tra i più apprezzati da regatanti e crocieristi. Per darvi un’idea, vestivano Henri Lloyd Francis Chichester nel suo giro del mondo del 1966/67 e Robin Knox-Johnston al Golden Globe del 1969.
Tra le novità più all’avanguardia con cui il brand si conquistava la fiducia dei velisti ricordiamo l’utilizzo del Bri-Nylon e le prime cerniere in nylon anti-corrosione, l’introduzione di chiusure in velcro nei capi impermeabili, la nastratura manuale delle cuciture come alternativa alla verniciatura ma soprattutto l’incorporazione dell’impermeabilizzazione in Gore-Tex. Questo materiale incredibile, oggi presente nel 90% delle giacche impermeabili e dei capi da outdoor che si rispettano, fu testato per più di 22.000 ore in mare da Henri-Lloyd prima di essere commercializzato in tutto il mondo per la prima volta nel 1994.
In questo contesto non è mai mancato l’impegno al fianco della vela sportiva di livello più alto, con la partnership che lega dal 2018 Henri-Lloyd e Ineos Britannia e le legherà anche per la prossima campagna di America’s Cup a a Barcellona 2024. Al ruolo di Performance Clothing Partner in Coppa America si aggiunge anche la collaborazione con il team Emirates Great Britain Team all’interno del circuito di regate internazionali Sail GP, da cui è passato anche Sir Ben Ainslie (ora in veste di CEO di entrambi i team).
Gli ultimi anni non sono stati facili, con l’azienda che nel 2019 era addirittura finita in amministrazione controllata, dopo un periodo di crisi dovuto alla gestione dei vari negozi della società. A salvarla dalla situazione il gruppo svedese Aligro guidato da Magnus Liljeblad, che nel marzo precedente aveva già acquistato alcuni diritti sul marchio. Poi nel luglio 2022 c’è un’altra svolta, con il passaggio a Monte Rosa Sports Group, holding con sedi in Svizzera e Norvegia che possiede anche il marchio elvetico Odlo International AG (fondato nel 1946 e oggi importante player dell’underwear sportivo) e il produttore di abbigliamento sportivo Janus, attivo dal 1895 in Norvegia. Il cambio di proprietà ha riportato Henri-Lloyd ad investire in ricerca e sviluppo, per tornare a proporre ai velisti abbigliamento di altissima qualità e dal design accattivante.
Un super manager esperto di vela alla guida del marchio
La nomina ad Executive Chairman di Knut Frostad rappresenta un nuovo capitolo per il marchio Henri-Lloyd. La sua figura è conosciutissima nel mondo della vela, basti ricordare che ha all’attivo una lunghissima carriera tra vela (anche oceanica) e windsurd, con due campagne olimpiche nel 1988 e 1992, campionati mondiali e quattro Volvo Ocean Race, due delle quali da skipper. Il suo background manageriale l’ha portato successivamente a ricoprire ruoli dirigenziali in numerose aziende, compresa la Volvo Ocean Race di cui è stato CEO per diversi anni.
Nel 2019 Knut Frostad, già vicepresidente esecutivo dell’area digital business e marketing, diventa presidente e CEO del gruppo Navico. Sotto la sua guida il brand ha introdotto diverse innovazioni per semplificare l’utilizzo di strumenti potentissimi, ma a volte troppo complicati per essere facili da interpretare per i non “nerd”. Integrazione e connettività sono state le due linee guida dello sviluppo del prodotto in Navico sotto la sua guida. Senza dimenticare la sostenibilità, argomento caro a Frostad fin dai tempi passati in Volvo Ocean Race.
Il suo nuovo ruolo all’interno di Henri-Lloyd porterà Knut a dividersi tra tra Manchester (sede centrale del marchio inglese) Zug (sede centrale di Monte Rosa Sports in Svizzera) e Alicante, dove vive con la sua famiglia. Il suo lavoro si focalizzerà su vendite ed aspetti finanziari del brand Henri-Lloyd, ma Frostad manterrà comunque la sua posizione all’interno del consiglio di amministrazione di Monte Rosa Sports. Ci aspettiamo che la guida di un manager così esperto sia di vela che di gestione aziendale come Knut Frostad non possa che far bene alla risalita di Henri-Lloyd come uno dei marchi di riferimento dell’abbigliamento da vela, e non solo.
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