Alla scoperta di Charles Caudrelier: il cinquantenne che vola in Oceano
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Non c’è dubbio sul fatto che Charles Caudrelier, con la vittoria della Arkea Ultim Challenge, abbia fatto segnare una delle imprese veliche di questo 2024 ricco di emozioni, tra vela oceanica, olimpica e Coppa America. Anche senza record, condurre un trimarano di 32 metri come gli Ultim, per 50 giorni, a oltre 23 nodi di media, non è certo qualcosa che possono fare tutti i velisti, ma solo alcuni.
Charles Caudrelier è in quell’olimpo di vela oceanica dove si entra dopo avere regatato in Figaro, Class 40, Imoca 60, e magari vincendo anche un giro del mondo: quando si sono già fatte tutte queste cose, solo allora si arriva agli Ultim, lo step finale delle barche da vela oceanica, le più estreme. Come ha fatto Charles Caudrelier, il vincitore dell’Arkea Ultim Challenge, ad arrivare fin qui?
Charles Caudrelier – Un cinquantenne volante
Charles Caudrelier nasce nel 1974 a Parigi, ed ha appena compiuto 50 anni. Nel mondo della vela oceanica si fa notare dopo i vent’anni, prima entrando nel centro di allenamento di Port la Foret, il Pôle Finistère Course au Large, poi con la sua prima partecipazione alla Solitaire du Figaro. Nel monotipo da altura più duro che ci sia Caudrelier esordisce con un nono posto generale e la vittoria tra gli esordienti. Nel 2001 si migliora, chiudendo al quinto posto generale ancora la Solitaire.
La vittoria di questa mitica regata è solo questione di tempo, e infatti arriva nel 2004, e a 30 anni Caudrelier è ormai pronto per spiccare il volo. Salta in classe Imoca 60 dove diventa il co-skipper di Marc Guillemot, con il quale nel 2009 vince la Transat Jacques Vabre.
La svolta nella carriera di Charles arriva però con Franck Cammas: prima gli fa da routier in occasione della Route du Rhum del 2010, che Cammas vince, poi diventa parte dell’equipaggio di Groupama 4 alla Volvo Ocean Race 2011-2012, con Franck skipper, e il risultato non cambia: ancora una vittoria.
Charles Caudrelier – La vittoria alla Volvo Ocean Race
I tempi sono ormai maturi per diventare skipper in prima persona, e ciò accade nella successiva edizione della Volvo Ocean Race, quando Caudrelier guida Dongfeng, un team franco-cinese. Sono gli outsider dell’edizione 2014 e finiscono terzi vincendo due tappe. Ci riprovano nel 2017 e, all’ultima tappa con un arrivo al cardiopalma, Dongfeng vince il giro del mondo in equipaggio. Per Caudrelier si tratta dell’inconorazione definitva.
Da quel momento inizia ad entrare nell’orbita della classe Ultim, dove esordisce nel 2019 con Edmond de Rotschild che gli affida un nuovo trimarano. L’edordio è con vittoria alla Brest Atlantique, ma poi arrivano anche i successi alla Transat Jacques Vabre del 2021, in coppia con Franck Cammas, e in solitaria nel 2022 alla Route du Rhum, al termine di un appassionante duello con François Gabart.
M.G.
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