In Francia c’è un complotto contro la velista Clarisse Cremer?

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Clarisse Cremer e Tanguy Le Turquais

In Francia sembra essere scoppiato un altro caso mediatico che riguarda Clarisse Cremer, la talentuosa velista parigina 34enne finita al centro di un nuovo ciclone. Dopo la brutta storia del lincenziamento da Banque Populaire arriva la notizia di un’ investigazione da parte della Federvela francese sul Vendée Globe 2020 della Cremer, che aveva concluso in 12ma posizione con il tempo di 87 giorni, stabilendo il nuovo riferimento per le donne al giro del mondo senza scalo e assistenza.

La Federvela francese avrebbe infatti ricevuto una serie di missive anonime, che riportano delle conversazioni WhatsApp tra la Cremer e il compagno Tanguy Le Turquais, dove quest’ultimo avrebbe dato delle indicazioni meteo e di routage che sarebbero vietate dal regolamento in quanto prefigurano un aiuto esterno. Verità, complotto, o Clarisse Cremer, dopo essere andata faccia a faccia contro un colosso come Banque Populaire, è diventata una velista scomoda in Francia?

L’affaire Cremer e i controsensi del Vendée Globe

Clarisse Cremer avrebbe ricevuto alcuni screenshot del noto programma di routage Adrena da parte del compagno, questo segnalano le email anonime che hanno accusato la velista. L’uso dell’assistenza meteorologica personalizzata e del routing da fonti esterne alla barca è vietato nel contesto delle regate IMOCA.

Va però subito specificata una cosa: il software di routage in oggetto era già a disposizione della Cremer, che non aveva alcun problema elettrico a bordo, le eventuali informazioni ricevute da Tanguy Le Turquais non aggiungevano quindi informazioni che la Cremer non avesse già. 

Vendée Globe, un regolamento con delle zone d’ombra

Solleviamo anche una riflessione: è cosa nota che gli skipper del Vendée Globe a fine giro del mondo paghino conti salatissimi, parliamo di migliaia e migliaia di euro, in telefonate satellitari. Che controllo c’è su queste telefonate e come si fa a stabilire che in queste comunicazioni non vengano fornite informazioni che possano prefigurare assistenza esterna?

Il tema è a nostro parere uno dei Talloni d’Achille del Vendée Globe: viene consentito a uno skipper di potere fare una riparazione tecnica a bordo assistito da un team di ingegneri via satellita, ma la Cremer per un paio di schermate di Adrena rischia una squalifica per la regola 69 che la escluderebbe dal prossimo Vendée Globe. 

Tralasciando il metodo della denuncia anonima che risulta piuttosto sgradevole, resta anche la zona d’ombra di un regolamento con dei contro sensi, dove il criterio per definire l’assistenza esterna ha dei confini rivedibili.

Mauro Giuffrè

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