Luna Rossa, che botta per l’AC 40 con l’equipaggio Young
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Brutta ingavonata in allenamento a Cagliari per l’AC 40 di Luna Rossa Prada Pirelli, in una giornata di Maestrale teso. Il team italiano sta proseguendo in Sardegna i test a due barche, tra Leq 12 e AC40, e in uno di questi è avvenuto l’incidente che non ha lasciato nessuna conseguenza all’equipaggio.
Luna Rossa – Il video dell’ingavonata
AC 40 Luna Rossa – Che botta!
L’ingavonata è avvenuta in uscita da una virata. L’AC40 italiano stava provando una manovra per certi versi simile a quella che portò alla disastrosa scuffia di American Magic ad Auckland durante la Coppa del 2020: bolina, virata e poggiata immediata, con brezza tesa stimata sopra i 15 nodi. Una manovra che se eseguita con vento forte comporta non pochi rischi. Dal video si nota come entrambi i bracci dei foil siano giù, ma l’equipaggio non fa in tempo a richiamare quello sopravvento alla fine della virata perché parte l’ingavonata.
Poggiando in modo “brutale” in uscita dal cambio di mura può succedere che la barca aumenti la sua altezza di foiling pericolosamente, portando le appendici (timone e foil) a contatto con la superficie. Se le lame dei foil aspirano aria la perdita di controllo è garantita, ed è quello che probabilmente è accaduto all’AC 40 Luna Rossa.
Non è stato ancora caricato sul Recon, il database delle spie che seguono la Coppa America, un report ufficiale dell’uscita. La stessa Luna Rossa però sul suo profilo Facebook parla di “Young Guns”, molto probabilmente a bordo c’erano Marco Gradoni e alcuni degli altri Young del team, che in queste settimane stanno partecipando attivamente agli allenamenti, ruotandosi con i senior a bordo del Leq 12 e dell’AC 40.
Mauro Giuffrè
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2 commenti su “Luna Rossa, che botta per l’AC 40 con l’equipaggio Young”
buon giorno.
troppi ingegneri aeronautici coinvolti nella progettazione e pochi marinai. non si può vedere una imbarcazione che più che ingavonare va in picchiata. anni fa scrissi su Bolina chiedendo perché non spostassero più in avanti i foil. non essendo in grado di rispondermi girarono il quesito a Giovanni Soldini il quale rispose che bisognava allineare il centro velico con quello di deriva non si poteva derogare a questa regola.
oggi tutti i foil sono più a proravia …. ma il problema dei decolli è risolto solo in parte. il foil sul timone è un errore progettuale, io una soluzione forse ce l’ho. è possibile parlarne con qualcuno?
grazie e buon vento. Marco Moro (mob. 349 6933763)
Io resto dell’idea che le competizioni sportive devono essere un laboratorio per la produzione di serie. Lo spettacolo vuole la velocità? Bene, si torni ai catamarani. Cosa si aspetta a decretare che gli scarafoni volanti sono una pericolosa cagata, che ci scappa il morto?