Skipper in regola, finalmente! La riforma del titolo da diporto è legge

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skipper

Skipper in regola, finalmente! La riforma del titolo da diporto è legge, ed il nuovo titolo di Ufficiale di Navigazione da diporto di 2a classe è in Gazzetta Ufficiale.  Ve lo avevamo anticipato nel novembre 2023, nell’articolo su come diventare  skipper professionista di una barca a noleggio o come comandante/marinaio di uno yacht. La riforma è ora legge, si potrà finalmente lavorare in Italia come skipper, assunti da società di charter, oppure in privato, con partita IVA. Una rivoluzione attesa da decenni. Ecco cosa cambia, come annunciato dal comunicato stampa di Confindustria Nautica.

AAA Cercasi skipper, il nuovo titolo di Ufficiale di Navigazione da diporto di 2a classe

Finamente è più semplice diventare skipper professionista per diporto. La riforma, come riportato nel cumunicato stampa di Confindustria Nautica, è in Gazzetta Ufficiale. Con il decreto 13 dicembre 2023, n. 227, concernente la riforma dei Titoli professionali del diporto per il personale imbarcato su imbarcazioni e navi da diporto impiegate in attività di noleggio e sulle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche (iscritte al Registro  definisce il nuovo titolo nazionale semplificato di “Ufficiale di Navigazione da diporto di 2a classe” (non STCW).

La nuova figura Ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe, potrà condurre in qualità di comandante, unità battenti bandiera italiana e in navigazione nel Mediterraneo o in acque interne, di stazza non superiore a 200 GT. È un titolo nazionale, ha validità 10 anni e non richiede l’iscrizione alla Gente di mare.

Come si diventa Ufficiale di Navigazione da diporto di 2a classe

Per diventare Ufficiale di Navigazione da diporto di 2a classe,  è necessario:

  • avere compiuto 18 anni di età e possedere i requisiti psicofisici necessari per la patente nautica B,
  • essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado,
  • conseguire il certificato di operatore Short Range (SRC), si può fare via web,  come descritto nel nostro articolo sul Corso SRC online
  • Avere in corso di validità i corsi antincendio di base, il primo soccorso base «First Aid», e frequentare un corso di sicurezza personale per la navigazione d’altura (quelli di World Sailing sull’uso della zattera)
  • Sostenere un esame teorico e pratico.

Il nuovo titolo Ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe è un titolo esclusivamente Nazionale, semplificato proprio per rispondere alle esigenze del diporto. non prevedendo la conformità alla convenzione internazionale STCW, Non sarà utilizzabile all’estero.  L’ esame scritto e orale, si terrà presso le capitanerie di porto. I contenuti della  prova di esame saranno paragonabili agli esami per la patente per per navi da diporto con qualche semplificazione, il decreto ministeriale con il programma sarà a breve emanato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Finalmente si potrà noleggiare una barca con skipper

Tutti gli appassionati di vela e di mare con compentenze, potranno dunque diventare skipper professionisti e farsi assumere in un settore che da anni richiede un titolo semplificato per il comando di imbarcazioni da diporto lungo le nostre coste. Le società di charter, potranno  assumere i nuovi skipper con titolo di Ufficiale di Navigazione da Diporto di 2a classe,  e non saranno obbligate a limitare la propria attività alla “locazione senza skipper” delle imbarcazioni.

Il testo completo del comunicato stampa di Confindustria Nautica è disponibile qui.

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62 commenti su “Skipper in regola, finalmente! La riforma del titolo da diporto è legge”

  1. Bastava riconoscere lo yacht master che ha esattamente le stesse caratteristiche. Invece, con italico orgoglio, abbiamo introdotto un nuovo titolo che all’estero non ha alcuna validità e che richiede nuova burocrazia.

      1. Chi ha partecipato al tavolo tecnico del ministero dei trasporti dice che è stato rifiutato categoricamente il percorso professionale internazionale Yacht master RYA perche’ un titolo professionale valido solo in Italia avrebbe incentivato l’adozione della bandiera italiana a scapito delle altre bandiere comunitarie.

    1. Troppo British e razionale!
      Vuoi mettere l’italica burocrazia inutile , siamo un popolo di menestrelli e (aspiranti) naviganti …. affondati da leggi borboniche !

      1. Permettimi, per tradizione storica era il regno di Savoia che aveva una burocrazia molto spinta, il.regno borbonico era molto più snello nel pratiche. Per il resto hai ragione.

    2. Da professionista marittimo con tanti anni di navigazione da diporto hanno fatto l ennesimo favore ai proprietari di yachts italiani e connesse agenzia di charter comunque una vera assurdità che farà di fatto abbassare il già a terra settore diporto nazionale e aggiungono con partita iva evviva cosi in Italia con gia salari ridicoli e contratti come carta igienica si va sempre piu giu…Comandante/cuoco/ sorridenti/ comandanti di lungo corso in pensione che si prestano su unità estere alla metà del salario in barba alla linee guida, contratti da domestici e via andare…buon vento Italy 🇮🇹

      1. Concordo con Fabio, l’ennesima buffonata all’italiana che servirà per sfruttare ancora di più il lavoro di veri professionisti e arricchire sia lo stato che gli armatori più ricchi. Una vera porcheria!

    3. Esatto! Completamente d’accordo, ma purtroppo siamo in Italia dove tra leggi,leggine e burocrazia varia si complica sempre tutto. Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare su bandiere estere con YM, del titolo italiano non me ne faccio nulla.

      1. Vorrei sapere come si fa a diventare lo skipper in Italia? Eppure se il yachtmaster ha validità in Italia. Sono neofito e voglio avere tutta l’informazione per iniziarmi in questo mondo. Ho già fatto la STCW

    4. C’è già lo yacht master!! Dovevamo proprio assistere a questa inutile pagliacciata? Quali incompetenti hanno redato questa legge fuori dal mondo e fuori dall’Europa? Non oso pensare alle follie delle norme attuative!

  2. Giorgio Vacchetti

    Io che ho già la patente navi, devo rifare tutto?
    Non c’è equipollenza con gli altri titoli?
    Sono anche esperto velico FIV e istruttore e formatore LIBERTAS.
    Mi sembra la solita tangente per continuare a lavorare.

    1. Purtroppo si ! noi di AIS associazione italiana skipper, ci stiamo battendo per farci riconoscere il lavoro regresso . Se vuoi unirti , contattaci , siamo già più di 35o soci e 24 coordinatori regionali .

  3. Ma come si fa a condurre fino a 200 GT senza avere libretto di navigazione e navigazione registrata ” almeno di coperta” dal tutto al niente le solite cose all’ italiana. Almeno avere una navigazione registrata per poi sostenere un esame in capitaneria “anche se solo sul diporto privato era auspicabile”.

      1. Sarà la nuova nursery di incapaci titolati abilitati a trasportare verso “nuove avventure” gli ignari gitanti. E chi per decenni ha costruito la propria esperienza meticolosamente,con coscienza e responsabilità,rischia di essere tagliato fuori. Diciamo che i primi che dovrebbero imparare qualcosa sono coloro i quali legiferano senza cognizione di causa.

        1. Ciao Paolo non ti conosco e mi permetto di darti del tu per dire che concordo in pieno con quello che hai scritto. Chi fino ad oggi ha fatto sacrifici per imbarcare sul diporto o sul mercantile per arrivare a fare quello che da oggi in poi potranno fare praticamente tutti si sente preso in giro.

    1. Bravissimo marco!!Sono daccordo con te!!Anzi se uno matura almeno 12 mesi di navigazione da comandante col titolo di ufficiale di navigazione di 2a classe questa navigazione registrata da comandante sul libretto renderla valida e sostitutiva di quella che deve maturare da allievo ufficiale di navigazione del diporto più il libretto di addestramento compilato per accedere all’esame per il titolo superiore, sopratutto se trattasi di persona nn più giovane di età!

  4. Ma chi ha titoli commerciali minori tipo Capo barca al traffico locale o nello Stato dovrà sostenere comunque l’ esame o verranno considerati equipollenti?

  5. Il titolo di Di skiper(conduttore..)l’ho acquisito anni fa presso la Capitaneria di Venezia secondo le vecchie maniere.Spero sia riconosciuto dalle nuove norme

  6. Da anni si mettono toppe sopra le toppe, altra porcheria senza senso….se prima bisognava stare attenti ora bisogna stare ancora più attenti

  7. Se non è riconosciuto all’estero come titolo non vale nulla…… è buono per far girare un po’ di moneta fra corsi e titoli vari.

    1. Un titolo che di fatto vale nulla. Saper navigare x milioni di appassionati è qualcosa di diverso, totalmente. E non si impara in un ufficio a terra. Forse vale per i neofiti, forse.

  8. Sicuramente meglio di prima ma la domanda è la seguente: che retribuzione potrà chiedere un ufficiale di navigazione da diporto di seconda classe? Un armatore che ha bisogno di uno skipper per due o tre settimane di crociera o trasferimento che interesse ha ad assumere una figura così qualificata? E lo skipper professionista che convenienza avrà ad accettare imbarchi di breve durata? Io sono vecchio (66) e posso starmene a casa ma auguro buon vento ai nuovi ufficiali del diporto!

  9. Dalla Gazzetta Ufficiale:
    «Art. 8 (Sezione coperta – Specializzazione vela). –
    1. I titoli professionali di cui al presente regolamento
    sono prescritti ai fini dello svolgimento di prestazioni
    lavorative a bordo di unita’ dotate di apparato propulsivo
    a motore.
    2. Per lo svolgimento di prestazioni lavorative a
    bordo di unita’ dotate di propulsione velica e’ istituita
    la specializzazione «vela» della sezione coperta, che si
    consegue con il superamento di un esame teorico-pratico
    svolto in conformita’ a quanto previsto per il
    conseguimento dell’abilitazione alla navigazione a vela per
    le patenti nautiche di cui all’articolo 39 del decreto
    legislativo 18 luglio 2005, n. 171.
    3. La prova teorica e’ svolta in base ai programmi
    stabiliti con decreto del Ministero delle infrastrutture e
    dei trasporti.
    4. La prova pratica di navigazione a vela si svolge
    innanzi alla commissione d’esame integrata da un istruttore
    velico designato dalla Federazione Italiana Vela o dalla
    Lega Navale Italiana.
    5. La specializzazione e’ annotata sul certificato.
    5-bis. Coloro che sono in possesso di patente nautica
    che abilita alla navigazione a vela conseguono senza esami
    la specializzazione di cui al comma 2.».

    Sembrerebbe che chi ha la patente non ha bisogno di rifare alcun esame.

  10. La natura della legge era quello di semplificare l’ottenimento di un titolo che consenta a chi non era iscritto al registro della gente di mare ma aveva una semplice patente nautica di ottenere un titolo semplificato per condurre imbarcazioni fino a 200 gt.
    Ma se la premessa è che questo titolo di comandante di 2 classe è simile, con alcune semplificazioni a quello di comandante di navi da diporto la vedo dura conseguire questo titolo. Non regolarizzeranno il settore. Certo non sarà per questo anno perché le Capitaneria sono indietro nella redazione del piano esami e sopratutto non credo esistano i corsi in giro per formare le persone. L’unico vantaggio è che con questo titolo di seconda classe non devi avere avuto 36 di imbarco precedenti….

    1. Ciao Sergio.
      Io mi permetto di sollevare un’altro aspetto e cioè chi è in possesso del titolo di ufficiale di navigazione di 2a classe e ha maturato almeno 12 mesi da comandante in virtù del possesso del titolo che ha che lo abilita a comandare fino a 200 GT munito di iscrizione in 1a categoria della gente di mare e un regolare libretto di navigazione dove viene registrata la sua navigazione da comandante,ti pare giusto che questo debba imbarcare da allievo ufficiale di navigazione del diporto farsi compilare il libretto di addestramento dal comandante dell’unità dove imbarca per accedere all’esame di ufficiale di navigaione, e non ritenere valida la sua navigazione da comandante col titolo inferiore a quello che intende conseguire, sostituendola con quella da allievo del diporto specie se questa persona non è più giovane?

  11. In Italia siamo semplicemente RIDICOLI !!
    Come al solito non risolvono il problema ma tutt’altro lo complicano aggoungendo ulteriore burocrazia giusto per mantenere le solite clientele posti di lavoro etc e costi inutili per chi davvero vorrebbe mettersi in regola.
    Esattamente la stessa burocrazia che sta affossando l’economia ed il paese intero.
    Ancora altri esami ??? ma daiiiii … poi invece permettono a chiunque di girare in mare noleggiando un gommone con motore sotto i 40cv ma senza che abbia alcuna idea della sicurezza , delle precedenze etc…
    RIDICOLI !!!

  12. I commenti non lasciano dubbi su come è recepita da chi lavora nel settore questa nuova pezza, credo che come in passato, chi legifera non conosce gli argomenti trattati ed è mal consigliato da un esercito di burocrati, impegnati più che altro a dare un senso al loro ruolo.
    A peggiorare la situazione, le varie associazioni di categoria ancora una volta si sono dimostrate inutili.
    Ma criticare è sempre facile, mi permetto di segnalare che nel 2016 la Comunità europea ha finanziato una conferenza TCC-SCV Trecvet Core Curriculum for Skipper of Small Commercial Vessel, con l’obbiettivo di individuare un percorso formativo comunitario con una certificazione finale valida in tutti gli Stati EU, con la consapevolezza della necessità di riunire in un unico riconoscimento professionale, le varie licenze e titoli commerciali diversi, ma sostanzialmente identici (Yacht Master UK, Capitaine voile FR ecc.); ovviamente l’unica Nazione assente era la nostra.
    Credo che riprendere i contatti in Europa sul progresso di questo percorso normativo, sia l’unica cosa sensata da fare.

  13. Molto bene…! D’ora in avanti oltre che per la strada, quando si incontrerà un’imbarcazione con andatura…imbarazzante potremo gridare al timoniere la classica domanda retorica… MA CHI TI HA DATO LA PAT..pardon…LICENZA…!

  14. A parte gli scherzi, da uomo di Legge, questa normativa mi conferma l’intenzione di ampliare formalmente i soggetti corresponsabili in caso di sinistri nautici. Le parti lese potranno senza particolari oneri probatori, dirigere le loro richieste risarcitorie anche direttamente nei confronti di coloro che negli incidenti stradali sono definiti conducenti. In mare sono infatti chiamati skipper. Dunque ritengo che sia opportuno rivedere le proprie polizze assicurative…!

  15. … Bastava una sola riga: chi vuole fare per professione il “comandante di unità da diporto” deve aprire partita iva e fare le fatture.
    Le competenze per andar per mare ‘è le ha già riconosciute lo stato con la patente nautica. Cosa cambia nel rispetto del CN se un patentato si fa pagare o non si fa pagare?
    Chi ha spinto lo stato a fare questo altro passaggio?
    Se passa questo concetto è come dire che le responsabilità in mare di un padre di famiglia in giro con i figli sono minori di chi si fa pagare.
    Mi auguro che il programma di esame sia: perché fatturare, come aprire la p.iva, come compilare la dichiarazione dei redditi.
    Così si sconfigge l’abusivismo.
    PS) in Inghilterra non c’è la patente per navigare, c’è lo yacht master se vuoi farlo di professione. Punto

    1. Tutte le volte che sento che stanno mettendo mano ai titoli del diporto mi vengono i brividi!
      Se non distinguono la prua dalla poppa di una barca , copino da quelli che in materia hanno tradizioni consolidate: gli Inglesi!

    2. Salve Umberto mi dispiace contraddirti ma la sola patente nautica non basta per fare un lavoro commerciale, per quello ci vuole un titolo commerciale. La patente nautica è nata per chi vuole condurre la propria imbarcazione.

    3. concordo al 100% !! se sei un incapace, lo sei a prescindere anche se hai passato (sulla carta) esami o altri balzelli burocratici inutili.

  16. Il principio è lodevole, purtroppo la realizzazione della legge è burocretica e farraginosa. Tanto x esempio chi vuole andare in Corsica , costa azzurra, o Croazia, non ha titolo valido?Per fare le leggi, occorrono persone capaci di informarsi bene dai tecnici”addetti ai lavori “………bastava prescrivere l’apertura di Partita Iva, da parte di coloro -in possesso della patente nautica-che intendono fare come mestiere lo skipper………, anche 7/8i quiz per ottenere la patente nautica sono ancora sbagliati, nonostante le correzioni apportate dal Ministero…. È la burocrazia che alimenta se stessa…..

  17. Ho letto tutta la nuova normativa ma non ho trovato quale sarebbe l’argomento di esame , inoltre chiedo alla redazione quale tipo di patente nautica abilita senza esame . Ringrazio anticipatamente.

  18. Alessandro de Struppi

    Quando le nostre istituzioni “competenti” legiferano in materia di professioni marittime incorrono sempre in grandi errori e in eccessi di burocrazia. Si sono sempre dimostrati “incompetenti” e questa riforma lo dimostra per l’ennesima volta: funzionari ministeriali totalmente ignoranti di mare che legiferano su argomenti che non conoscono e che finiscono per danneggiare stupidamente i destinatari dei loro “provvedimenti”.

  19. Contento ! Leggo commenti di chi vuole trovare solo il marcio in ogni cosa.

    Era da anni che si aspettava questo titolo in Italia e siamo buoni solo a criticare, l’esperienza in mare si fa, ci sono anche persone come il sottoscritto che per problemi non ha potuto iscriversi in 1 categoria alla gente di mare pur avendo tutti i corsi stcw ed esperienza ed era tagliata fuori pur essendo un professionista. Ora si potra stare a noleggio senza sentirsi dei pirati.

    Dovremmo vedere il buono e non il marcio in ogni cosa.

  20. Vorrei far notare che il titolo introdotto e’ molto simile al titolo OUPV/master americano. Non vedo nulla di sbagliato.

  21. Chiedo per fare chiarezza
    Il nuovo titolo consentirà di fare lo skipper professionista su barche a vela in Italia. Prima quali erano le possibilità ed i requisiti? E per farlo all’estero che abilitazione è necessaria. Ne esiste una universale? Grazie

    1. Salve Giovanni da come ho capito la patente nautica è sempre valida ma per imbarcazioni ad uso privato cioè se sei al comando di un imbarcazione per uso privato. Se invece hai intenzione di lavorare su una imbarcazione che fa charter hai bisogno di un titolo abilitante ovvero l’ ufficiale di navigazione del diporto o titolo superiore o yacht master o il nuovo titolo di cui si sa ancora poco di ufficiale di navigazione di seconda classe con il quale però potresti lavorare fino alle acque territoriali italiane.

  22. Lo avevamo il titolo nazionale adeguato: era quello di conduttore che fu inopinatamente eliminato nel 2005.

    https://shorturl.at/cijBV

    Bastava reintrodurlo tal quale, esame compreso, affiancandolo ai corsi STCW e GMDSS. I limiti di imbarco determinati già dal tipo di patente posseduta.

  23. Buongiorno a tutti finalmente qualcosa si muove sicuramente e più accessibile diventare ufficiale del diporto , ricordiamoci che le persone che possiamo trasportare sono sempre 12 sia con le imbarcazioni o navi, purtroppo esiste una realtà diversa che basta l’iscrizione come diving appoggio sub e brevetto come guida e non richiedono i titoli del diporto e possono trasportare anche 100 persone di tutte le età che non fanno diving ,dopo varie segnalazioni su questa anomalia il nulla tutte le leggi non bastano ci vorrebbe qualcuno che li faccia rispettare ,un piaga ancora più grossa e il trasporto passeggeri che invece di effettuare porto porto si fermano nelle calette per il bagno purtroppo siamo in ITALIA

    1. Salve Giuseppe vorrei rispondere alla tua osservazione riguardante le barche che come dici tu possono trasportare anche molti più passeggeri, penso che ti riferisci a barche al traffico per le quali occorre avere un titolo commerciale come il Capo barca per il traffico nello Stato , per conseguire questo titolo occorrono 30 mesi di navigazione in servizio di coperta su navi che rientrano nelle caratteristiche dell’ STCW, dopodiché bisogna sostenere un esame in una direzione marittima. Chiaramente bisogna avere i corsi aggiornati il libretto di navigazione in corso di validità e la biennale. Detto questo credo che sia giusto così in quanto la sola patente nautica entro o oltre le dodici miglia non abilita al trasporto di passeggeri ma questa è nata per chi è proprietario di un imbarcazione e vuole andare al mare con la sua famiglia. Ripeto la patente nautica è nata non per essere utilizzata a scopo di lucro, chi vuole andare per mare per lavoro e quindi per scopi commerciali deve essere in possesso di un titolo commerciale, se no chi ha fatto fior di sacrifici per ottenere un abilitazione si sente francamente preso in giro. Stesso discorso per questo nuovo titolo che presenta troppe mancanze e cioè: requisiti, nessuno ne un libretto di navigazione ne navigazione registrata ne corsi, ecc.

      1. I requisiti per il conseguimento del nuovo titolo ci sono, a breve verrà pubblicato il programma d’esame specifico. Questa novità serve esclusivamente per semplificare un titolo inaccessibile a molte persone. Nello stesso momento non credo sia molto facile conseguirlo, non rilasciano un titolo se non hai delle conoscenze specifiche stanne certo! Nello stesso momento credo che sia giusto un titolo professionale marittimo anche per quanto riguarda il noleggio natanti e limitare così skipper improvvisati senza la minima esperienza e competenza.

  24. Scusa, ma la patente nautica abilita al comando e alla condotta.

    A bordi ci può essere chiunque, familiari, amici e perfetti sconosciuti.

    Basta che non paghino.

    E qui sta la problematica.

    Non mi si venga a raccontare che il fatto di essere pagati o meno faccia la differenza in termini di sicurezza. Altrimenti è come dire che se in barca ho la famiglia o gli amici o i compagni di scuola di mio figlio, la sicurezza è meno importante.

    Già la definizione stessa dei titoli è una contraddizione in termini: ufficiali, capitani e comandanti del diporto……mah. Scimmiottamento del mercantile.

    Comunque, il problema era la sostanziale impossibilità di fare 36 mesi (reali) imbarcati. Ora questo è stato finalmente capito ed eliminato. Ben vengano i corsi STCW e un ulteriore esame (magari fosse simile alla Yachtmaster UK, con una bella giornata in mare e l’esaminatore che ti interroga su tutto). E poi che sia liberi di operare. Con buona pace delle corporazioni di turno, male endemico italiano.

    1. Ripeto la patente nautica non ti abilita al commerciale se vuoi capire capisci, il discorso della sicurezza è un altra cosa quella ci deve essere sempre.

  25. Come esempio possiamo fare quello dei natanti per i quali c’è un vuoto normativo enorme in quanto si può trasportare fino a dodici passeggeri più chi è al comando, (tralasciando il fatto che spesso se non sempre i numeri sono maggiori, basta poi pagare nel caso di un controllo una multa irrisoria). Qui si è creata una giungla parlo della zona in cui lavoro dove è diventato impossibile andare per mare gente improvvisata senza nessuna abilitazione e con patenti nautiche comprate che trasportano passeggeri come fossero aliscafi, vere e proprie compagnie di navigazione fatte di natanti che muovono migliaia di persone al giorno. Questi lavorano su vere e proprie linee con orari di arrivo e di partenza tutto questo và regolarizzato senza se è senza ma, gli incidenti sono all’ ordine del giorno e purtroppo la scorsa stagione c’è scappato pure il morto. Avere un libretto di navigazione ed un titolo lavorare su una barca targata tutela chi lavora e chi va in vacanza.

    1. Buonasera a tutti. Io nel 2014 ho conseguito la patente nautica senza limiti in Italia. Nel 2018 ho fatto il corso di base Stcw a Genova riconosciuto in UE, poi sono partita ai Caraibi (antille francesi) dove ho poi validato 6 mesi di navigazione che mi hanno permesso di accedere e frequentare la formazione ” matelot de pont ” per 2 mesi (marinaio)
      Ho navigato per altri 6 mesi ed ho potuto iscrivermi alla formazione capitaino 200 motore ( 4 mesi di formazione).
      Successivamente ho frequentato per altri due mesi la formazione pratica ed orale per l’opzione capitano 200 vela . Ora sono in regola con i brevetti, ho rinnovato il corso stcw nel 2023. La mia domanda é, se rientro in Italia da giugno a settembre per lavorare nelle compagnie di charter italiane, i miei titoli sono riconosciuti? Ho il libretto e sono iscritta alla gente di mare ma non ho mai aggiornato la mia situazione, lavorando sotto bandiera francese. La burocrazia mi farà girare i cocomeri o no?? Grazie per i consigli e le vs risposte. Silvia 😊

  26. giorgio caputo

    Il comandante ha la responabilita’ civile e penale dell’equipaggio e dell’imbarcazione.
    Se lo stato autorizza un patentato a condurre una barchetta a vela o motore per portare a spasso a amici o famiglia, allora non vedo perche’ non debba autorizzare lo stesso patentato a condurre la stessa barca a vela o motore con sconosciuti e per fini commerciali.
    A mio avviso nel diporto la responsabilita’ e ‘ la stessa, con o senza abilitazione professionale.

    In discussione non e’ il titolo di ufficiale di seconda, ma l’ottenitmento di una patente nautica basato non sulla effettiva e reale capacita’ di condurre e gestire in sicurezza luna imbarcazione, bensi su nozioni teoriche che pur essendo interessanti risultano essere marginali rispetto alla sicurezza dell’imbarcazione in caso di emergenza e non.
    Lo yachtmaster dal canto suo, soprattuto quello preso in Inghilterra, certifica le competenze pratiche del marittimo, garantendo degli standard di sicurezza e di abilita’ molto piu’ elevati rispetto a chi , in possesso della patente nauticha senza limti a vela, di navigazioni magari non ne ha mai fatte, o che non sa neanche la differenza tra 12V e 220 V !
    Di fatto, chi in possesso dello yacht master offshore, puo’ richiedere il commercial endoursment , ossia l’abilitazione professionale, con un semplice esame on line tipo test.

    Quindi per me e’ da criticare lo spessore della patente nautica, piuttosto che la sua abilitazione ad un esercizio professionale, che in realta’ e’ utile.

  27. Andrea

    The Real Person!

    Author Andrea acts as a real person and verified as not a bot.
    Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

    “La montagna ha partorito il topolino”. Un titolo inutile. Ma poi: “di seconda classe…” fa quasi rabbrividire. Quasi quanto “conduttore”.

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