Esaom Cesa (Isola d’Elba) si è dotata di un nuovo travel lift da 240 tonnellate
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Il cantiere marino Esaom Cesa, situato a Portoferraio e punto di riferimento nell’Isola d’Elba annuncia l’arrivo di un nuovo travel lift MBH da 240 tonnellate. Questa innovativa struttura, insieme al travel lift da 880 tonnellate aggiunto nel 2022, consolida la posizione del cantiere come uno dei principali centri di rimessaggio nel Mediterraneo.
Il nuovo travel lift del cantiere Esaom Cesa
Il nuovo travel lift implementato tra le strutture di Esaom Cesa ha una capacità di 240 tonnellate, ed è quindi ideale per l’alaggio di imbarcazioni e yacht fino a 35 metri di lunghezza, che possono trovare posto nel grande capannone di 3.000 mq. alto 27 metri per il rimessaggio al coperto. La struttura è stata progettata per la movimentazione delle barche a vela, anche quelle più grandi, evitando di dover disalberare. Una comodità non indifferente.
L’espansione del marina non si limita però solo alle strutture fisiche ma abbraccia anche altri aspetti, con un impegno per favorire la transizione ambientale e progetti per favorire l’ingresso di nuove figure professionali nell’azienda. Il nuovo travel lift, prodotto sempre dall’azienda italiana Cimolai Tecnhology, contribuisce al costante rinnovamento del cantiere, evidenziando il continuo impegno verso l’eccellenza nei servizi offerti.
Il Marina Esaom Cesa, oltre alle sue capacità cantieristiche, offre assistenza 24/7 durante tutto l’anno, garantendo elevati standard di servizio. La sicurezza è prioritaria, supportata da sistemi di video-sorveglianza e personale dedicato. Con un negozio di 400 metri quadri fornito delle migliori marche nautiche e la certificazione come officina autorizzata per motori marini di prestigiosi marchi, il cantiere si conferma come un punto di riferimento completo nel settore.
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1 commento su “Esaom Cesa (Isola d’Elba) si è dotata di un nuovo travel lift da 240 tonnellate”
Travel lift presente da oltre un anno all’interno del cantiere ma probabilmente ancora sotto utilizzato per mancanza di mano d’opera interna.