Classic Boat di Valore Storico: 5 grandi new entry “taglia piccola” (6.5 – 9.8 m)

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Classic Boat
L’Hallberg Rassy 312, una delle 5 Classic Boat presenti in questo articolo

Le Classic Boat di valore storico by Giornale della Vela non smettono mai di aggiornarsi! Oltre 250 barche (duecentocinquanta!le trovate QUI) che, giustamente, stanno e potranno aumentare in valore, ricevendo finalmente il riconoscimento che meritano. E tante altre si aggiungeranno. Insomma, avere una Classic Boat sta finalmente tornando una fortuna, oltre che un vanto.

Classic Boat di Valore Storico: 5 grandi new entry da 6,5 a 9,8 metri

Aumentano di valore. Ma un valore non solo affettivo. Un reale incremento del valore che meritano grazie alle loro caratteristiche di innovazione, bellezza, qualità, prestazioni. Ci sono, infatti, barche che valgono più di altre e che nel tempo varranno ancora di più. Ormai ne abbiamo parlato diverse volte, si tratta delle Classic Boat, barche costruite in vetroresina e in serie a partire dal 1967 (con eccezioni meritevoli) e con un minimo di 25 anni sulle spalle, selezionate sulla base di canoni ben precisi che trascendono l’età del manufatto e che si concentrano sul suo valore storico intrinseco, a partire dal complesso delle qualità di progetto e dall’originalità della barca nel suo contesto. Qui di seguito 5 barche del nuovo upgrade, 5 Classic Boat da 6,5 a 9,6 metri.

J/80

SYLPHE

Dufour; 6,52 x 2,41 m; 1964; Michel Dufour

Un pezzo imprescindibile di storia della nautica: è la prima creatura di Michel Dufour, ancora prima del mitico Arpége. Dufour la costruisce per sè e ci regata, ma subito sconvolge per innovazione e concezione. È la nascita di un mito, tutti la vogliono. Dufour ne venderà 400, avviando il cantiere omonimo. Piccola, agile e cabinata, fu una rivoluzione nel mondo della nautica, introducendo volumi e forme nuove e, soprattutto, abbassando i costi grazie alla vetroresina.

Sylphe

J/80

J-Boats; 8 x 2,51 m; 1992; Johnstone

Agile, veloce e facile da gestire, seppur capace di diventare tecnica nella giusta misura, il J/80 fu la risposta di Johnstone alla monotipia primi anni ‘90: un successo. Sull’onda del precedente J/24, è una barca che spopola, gestibile, divertente e forte di un circuito di grande livello.

J/80

NICHOLSON ½ TON

Camper & Nicholson Ltd.; 9,14 x 3,12 m; 1977; Ron Holland

È il finire degli anni ‘70 e il cantiere vuole dimostrare la qualità dei suoi scafi anche sul segmento IOR Half Tonner. Il Nicholson 303 è già un buon scafo, ma si può fare di più. Con Ron Holland viene dato alla luce il Nicholson ½ Ton, appunto un Half Tonner progettato per dominare tra le boe, obiettivo che non manca di dimostrare raggiungibile. Piccolo, agile e veloce, venne costruito in 28 esemplari.

Nicholson 1/2 Ton

HALLBERG RASSY 312

Hallberg Rassy; 9,42 x 3,08 m; 1979; Christoph Rassy / Olle Enderlein

Un piccolo cult rimasto in produzione per oltre 13 anni, con ben 690 esemplari costruiti, l’HR 312 è uno dei più popolari progetti del cantiere. Come spesso accade, ne esistono diverse versioni in base all’anno di produzione, principalmente riconoscibili in base alla tuga, priva, o meno, di oblò. In termini di progetto e qualità, solo lodi. È un piccolo capolavoro, non per niente tra i più ambiti bluewater, nonostante la taglia.

Classic Boat
Hallberg Rassy 312

OCEANIS CLIPPER 311

Beneteau; 9,83 x 3,2 m; 1998; Groupe Finot

Nasce con la precisa intenzione di essere uno scafo da crociera, ma la carena è la potente derivazione del precedente Figaro 1. Il risultato è uno scafo dal potenziale performante ma volutamente addolcito: il piano velico è contenuto, gli interni sono voluminosi e ricchi, le manovre semplificate. Ne emerge uno scafo comodo, spazioso per la taglia e facile da portare.

Classic Boat
Oceanis Clipper 311

I tre step per valorizzare la tua Classic Boat

Bene, la vostra barca è una Classic Boat? Ora vi spieghiamo come dare dignità alle Classic Boat by Giornale della Vela e aumentarne il valore. Abbiamo creato una rete di professionisti dedicata proprio a questa valorizzazione.

  • Il primo step obbligatorio per valorizzare una Classic Boat storica by Giornale della Vela è la perizia. Abbiamo individuato due periti “top” (Davide Zerbinati e Danilo Fabbroni) in grado di stilare una reale certificazione di Classic Boat e vedere riconosciuto il valore storico della barca. Solo con un’attenta analisi dello stato del bene e della sua manutenzione negli anni, oltre a controllare che non sia stato stravolto il progetto originario, si può certificare il suo valore.
  •  L’assicurazione è il secondo passo indispensabile, dopo la perizia. Oggi è difficile che una compagnia assicurativa valuti una barca con almeno 25 anni di vita per il suo reale valore. Con l’iniziativa Classic Boat, una volta ottenuta la perizia dei nostri due periti, il valore intrinseco della barca viene recepito anche dal broker assicurativo David Assicurazioni. E se la perizia ha certificato l’ottimo stato della barca… il premio diviene più conveniente! QUI puoi scoprire di più sull’assicurazione!
  • La compravendita è il terzo step che richiedeva professionisti dedicati: abbiamo coinvolto uno dei maggiori broker italiani (Abayachting) in grado di recepire il reale valore di ognuna delle attuali 188 barche selezionate, sia nel caso di vendita che di acquisto. Vi aiuta a venderla o a comprarla al miglior prezzo, selezionando l’acquirente o il compratore migliore, eseguendo una valutazione dello stato della barca.
  • Il nostro “dream team” di periti, assicuratori e broker è contattabile con un click direttamente dalle schede delle barche (Qui il link).

BARCHE USATE Che affare essere una Classic Boat!

 

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2 commenti su “Classic Boat di Valore Storico: 5 grandi new entry “taglia piccola” (6.5 – 9.8 m)”

  1. Buonasera,
    Mi chiamo Salvatore Cucciardi e sono armatore di un Comet 1000. Leggo spesso e con piacere i vostri articoli che trovo sempre puntuali e fatti bene: in particolare trovo molto interessante la sezione Classic boat. Mi piacerebbe tanto poter leggere un vs articolo sul Comet 1000 ma finora non ho avuto il piacere di incontrarlo nella vostra sezione. Mi chiedo se il motivo sia dettato dalla vetustà della barca (nel mio caso 1980) o se la stessa non raggiunga uno standard minimo per poter essere presa da Voi in considerazione.
    Vi ringrazio e vi faccio i miei complimenti per la rivista.
    Buon vento,
    Salvatore Cucciardi

  2. beppe+lazzarone

    tra le 250 barche non vedo il jouet sheriff 6.20
    con 1800 barche realizzate amio avviso dovrebbe essere presente , con maggior diritto di diverse delle presenti ,dato anche il livello tecnico e le doti di navigazione. cordiali saluti

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