I 20 luoghi scelti dal Giornale della Vela dove navigare nel 2024
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Navigate con noi ai quattro angoli del pianeta dove si scoprono, in barca, quelle che sono le vere meraviglie del mare. Nord, sud, ovest, est: l’importante è salpare!
Le mete da sogno ai 4 angoli del pianeta
Quali sono secondo voi i luoghi più belli al mondo nei quali poter andare al mare e in crociera anche per vivere un’esperienza in barca da sogno? Scommettiamo che molti di questi posti lo conosciamo anche noi, perché forse sono un po’ “scontati”. Intendiamoci non certo brutti o poco interessanti, anzi. Ma quelli magari che fanno parte dell’immaginario da sogno di molti (o di tutti…). Dalle Antille alla Polinesia Francese dalle Maldive alle isole sud dell’Atlantico come Canarie e Capo Verde. Ecco, appunto, queste le conosciamo tutti: ma se volessimo andare alla ricerca di luoghi sul mare davvero mitici e ancora unici, nei quali, ad esempio, la natura è talmente selvaggia che solo entrandoci in contatto riesce a rigenerarci dalla vita quotidiana in città? Con questa missione in testa siamo andati alla ricerca di ben venti luoghi stupefacenti ma non così impossibili da raggiungere. Destinazioni di vacanza in barca che sono disseminate, certo, ai quattro angoli del pianeta ma che vale la pena di vedere (o anche solo di sognare…) una volta nella vita. Ciascuna di esse ha delle particolarità che la rendono magica e irripetibile, un vero e proprio “place to be”. Ecco allora salpate con noi alla scoperta di Saint-Pierre e Miquelon – la Francia canadese o il Canada francese – e ancora delle isole “oceaniche” spagnole – le Cies – oppure nello sperduto arcipelago di Raja Ampat – “nascosto” tra i mari lontani di Indonesia e Nuova Guinea.
La guida ai 20 luoghi unici da non perdere per vacanze di mare nel 2024
- Suwarrow – Isole Cook
- Pitcairn Islands – Territorio Oltremare Uk
- Isole Svalbard – Norvegia
- Isole Kuriat – Tunisia
- Isole Raja Ampat – Indonesia
- Kangaroo Island – Australia
- Mangaratiba e Costa Verde – Brasile
- Cayos Cochinos – Honduras
- Islas del Rosario – Colombia
- Saint-Pierre e Miquelon – Francia Oltremare
- Hoonah – Alaska
- Vanuatu – Vanuatu
- Islas Cies – Spagna
- Zihuatanejo – Messico
- Reunion – Francia Oltremare
- Madeira – Portogallo
- Curieuse Island – Seychelles
- Milford Sound – Nuova Zelanda
- Isole Con Dao – Vietnam
- Isola di Jeju – Corea del Sud
Suwarrow – Isole Cook
Atollo appartenente all’arcipelago delle Isole Cook, nell’Oceano Pacifico, si trova a circa 500 miglia a nord-ovest di Rarotonga, una delle isole più note del gruppo. Basso e corallino, Suwarrow è l’atollo più meridionale delle Isole Cook settentrionali ed è stato abitato da coloni polinesiani fino dall’epoca preistorica. Disabitato però da diversi secoli, deve il suo nome alla nave russa Suvorov che lo “riscoprì” nel 1814. Oggi è considerato un paradiso del mare e della vela ma anche una delle migliori destinazioni di vacanza del Pacifico caratterizzata dalla presenza di una spettacolare barriera corallina che racchiude una grande laguna senza sbocco sul mare mentre gli isolotti incontaminati che la formano sono sparsi lungo il bordo. Oggi a Suwarrow vivono solo due “custodi” governativi e in modo intermittente, restando una meta davvero da sogno.
Pitcairn Islands – Territorio Oltremare Uk
Arcipelago composto da quattro isole vulcaniche davvero sperdute nella parte meridionale dell’Oceano Pacifico, non troppo lontano dalla remota Isola di Pasqua, il suo nome deriva da quello dell’isola di Pitcairn che è anche la sola abitata. Unico territorio d’oltremare britannico di tutto il Pacifico, le isole sono conosciute per essere diventate la patria degli “ammutinati del Bounty” e delle loro mogli tahitiane. Questo atto di sedizione, avvenuto nel 1789, è sicuramente il più famoso nella storia della marina del Regno Unito e non solo e da esso sono stati tratti diversi film e un racconto di Jules Verne. Tra le Pitcairns l’isola più turisticamente famosa è quella disabitata di Henderson: è completamente circondata da una magnifica barriera corallina che si apre solo sul lato meridionale dove si scoprono tre piccole spiagge di sabbia.
Isole Svalbard – Norvegia
Posizionate nel Mare Glaciale Artico, a metà strada tra Norvegia e Polo Nord, le Svalbard da luogo lontano e irraggiungibile si stanno lentamente trasformando in una meta di viaggio per amanti della natura e del mare, anche perché ospitano un ambiente artico ancora incontaminato e una fauna affascinante. L’arcipelago è composto da tre isole principali – Spitsbergen, Edgeøya e Nordaustlandet – alle quali se ne aggiungono alcune minori: sono un vero eden contemporaneo da visitare per scoprirne tutte le suggestioni, in cielo, a terra e in mare. Basti pensare che in estate le Svalbard sono raggiunte da migliaia di uccelli marini, trenta specie dei quali nidificano sulle scogliere. Il suo mare invece è abitato da foche, trichechi, balene, beluga, orche e narvali, mentre a terra le volpi artiche e la piccola renna delle Svalbard popolano il territorio tutto l’anno.
Isole Kuriat – Tunisia
Anche a poche miglia di distanza dalle coste italiane si trovano paradisi marini che vale la pena di esplorare. Come le Kuriat, arcipelago della Tunisia che è costituito da due piccole isole – Essaghira e El Kabira – situate a nordest di Capo Monastir e a una decina di miglia dalla costa. Per la bellezza incontaminata, l’arcipelago è una delle 4 aree marittime protette della Tunisia, ma le isole hanno anche una storia interessante. Tracce della presenza umana risalgono alla preistoria: vi sono stati scoperti frammenti fossili di uova di struzzo e frammenti di selce datati al periodo neolitico. Se nei mesi di luglio e agosto le isole sono visitate dai turisti in arrivo da Monastir, in primavera e autunno le Kuriat sono la casa quasi esclusiva delle tartarughe Caretta Caretta che nidificano sulle spiagge e nuotano tranquille tra le acque smeraldo.
Isole Raja Ampat – Indonesia
Arcipelago formato da ben 1.500 isole per lo più montuose e selvagge, fa parte dell’Indonesia ma si trova poche miglia a ovest della Nuova Guinea, di fronte alla penisola di Doberai, nel tratto di mare che segna l’incontro tra l’Oceano Pacifico e il Mar Cinese. Appartenenti geograficamente all’Oceania, le isole si trovano nel cuore di quella zona di mare nota come “Triangolo dei Coralli”: sono quasi completamente ricoperte di giungla rigogliosa e circondate da acque cristalline dove è possibile ammirare barriere coralline particolarmente ricche sulle quali si aprono tantissime spiagge bellissime e deserte. A Raja Ampat l’andare in barca è una “religione” e anche una questione di vita o di morte”: è l’area meno sviluppata dell’Indonesia e l’unico modo per spostarsi tra le isole principali di Waigeo, Salawati, Misool e Batanta è via mare.
Kangaroo Island – Australia
Al largo dell’Australia Meridionale, a sud-ovest di Adelaide e a circa 5 miglia dalla costa, l’isola dei canguri è un’oasi di natura selvaggia: basti pensare che più di un terzo è protetto da riserve naturali che danno rifugio a leoni marini, koala e diverse specie di uccelli. L’area protetta più importante è il Parco Nazionale di Flinders Chase che ospita delle rumorose colonie di pinguini e spettacolari formazioni granitiche, come le Remarkable Rocks, dalle forme scultoree, e l’Admirals Arch, ricoperto di stalattiti. Bellissime sono alcune insenature che si aprono nella linea costiera esterna a cominciare dalla Emu Bay che è chiusa da una lunga spiaggia di sabbia bianchissima. Magnifica è anche Vivonne Bay, il cui arenile candido è lungo quasi 6 km: le sue acque azzurre sono sempre popolate di delfini che si divertono a nuotare vicino a riva.
Mangaratiba e Costa Verde – Brasile
Località posta al centro dell’omonima baia situata nella regione carioca nota come Costa Verde, Mangaratiba racchiude uno degli scenari più esotici del litorale atlantico che si allunga davanti alle aspre vette montuose della Serra do Mar. Distante circa 150 km da Rio de Janeiro è ancora una destinazione che mescola affascinati spiagge e natura rigogliosa. Da non perdere via mare allora è innanzitutto Praia de Paciencia, uno degli arenili più belli della regione, il cui mare di un colore blu intenso è raggiunto a riva da una verdissima e rigogliosa foresta pluviale. Ma le spiagge da non perdere sono numerose: da Praia de Águas Lindas a Praia Grande, da Praia de São Brãs a Praia do Sítio Bom. Proprio di fronte infine alla Praia de Paciencia si raggiunge l’isola Guaiba sulla costa settentrionale della quale si apre la panoramica insenatura di Praia de Raposa.
Cayos Cochinos – Honduras
Le Cayos Cochinos sono un piccolo arcipelago caraibico che fa parte dello stato dell’Honduras e che è composto da due isole “grandi” – Cayo Major e Cayo Menor – e quattordici isolotti corallini. Si trovano a circa 20 miglia a nordest del villaggio di La Ceiba e fanno parte di una riserva marina protetta, tanto che gli abitanti che vivono stabilmente su queste terre sono meno di un centinaio: sono indigeni Garifuna e sono tutti abili pescatori che si mantengono proprio grazie a questa attività. Le Cayos Cochinos sono famose per ospitare una barriera corallina altrettanto protetta e magnifica da un punto di vista naturalistico, essendo oggi la seconda per estensione a livello mondiale. Il reef poi a Cayos Cochinos prende forme incredibili sopra e sotto il mare creando faraglioni, canyon, tunnel e caverne che sono amatissime anche da chi ama fare diving.
Islas del Rosario – Colombia
Anche le Isole del Rosario – chiamate così perché “sgranate” come perle di un rosario in una piccola area di mare – sono un arcipelago del Mar dei Caraibi, in questo caso però situato al largo della costa della Colombia. Poste a circa 13 miglia dalla bellissima città coloniale di Cartagena le isole sono circa 30 e si raggiungono solo via mare e sono protette dal Parco Naturale Nazionale Corales del Rosario e San Bernardo. La prima baia da raggiungere è la Playa Dulce che si trova sulla costa sabbiosa de la Isla Grande, la maggiore del gruppo. Incorniciata da una rigogliosa vegetazione tropicale è un paradiso per chi ama praticare lo snorkelling. Sul lato opposto della Isla Grande si trova poi la Laguna Encantada il cui nome è dovuto alle acque che di notte brillano di un intenso colore blu, grazie alla presenza di plancton fosforescente.
Saint-Pierre e Miquelon – Francia Oltremare
Distante circa 20 miglia dalle coste del Canada – di fronte alla Nuova Scozia -, l’arcipelago di Saint-Pierre e Miquelon è un angolo francese nascosto nell’Oceano Atlantico nordamericano e comprende le tre isole di Saint-Pierre, Miquelon-Langlade, Ile aux Marins oltre a una manciata di isolotti disabitati. La prima cosa che si nota arrivando via mare sono le casette di legno colorate che ricordano i panorami di paesi come Finlandia o Groenlandia. Questi colori vivaci delle abitazioni hanno un’origine marinara che risale agli anni Cinquanta: fu allora che gli abitanti iniziarono a ridipingere le case usando gli avanzi delle pitture per le barche che per loro erano la principale ricchezza essendo pescatori. Da scoprire via mare è la laguna del Grand Barachois: sono 9 km quadrati popolati da foche grigie che prendono il sole sui banchi di sabbia.
Hoonah – Alaska
Sull’estremo litorale opposto del Nord America, in Alaska, si trova la località di Hoonah che è una destinazione perfetta per chi vuole scoprire la natura artica e le bellezze di un luogo “lontano” nel quale il mare è la principale risorsa. Posizionata sull’isola di Chichagof con gli altri insediamenti di Pelican, Tenakee Springs e Elfin Cove, questa località è il punto di partenza perfetto per esplorare le 1.100 isole che fanno parte dell’Arcipelago di Alexander. Un mondo magico fatto di spiagge deserte, fiordi profondi e foreste rigogliose: proprio intorno ad Hoonah si trova il Parco Nazionale della Foresta di Tongass, che è una delle aree selvagge più grandi di tutti gli Stati Uniti. Hoonah infine è il luogo giusto per scoprire le tradizioni dell’antico popolo dei Tlingit che vive in Alaska da migliaia di anni dedicandosi a caccia e pesca.
Vanuatu – Vanuatu
Quasi mille miglia di fronte al Queensland, in Australia, e a “metà strada” tra le Isole Salomone e la Nuova Caledonia, l’Arcipelago di Vanuatu è uno dei luoghi meno noti ma non per questo meno belli del Mar dei Coralli polinesiano. Composto da circa 80 isole e isolotti che si estendono per 1.300 km nell’Oceano Pacifico, Vanuatu ha una comune origine vulcanica dei suoi atolli che si scopre ancora oggi, qua e la tra le isole: su quella di Tanna ad esempio si trova il vulcano Yasur e su quella di Ambae c’è il Lombenben. Entrambi sono in attività e davvero imponenti anche se la vetta più alta delle piccole isole è il monte Tabwemasana, sull’isola di Espiritu Santo, che raggiunge 1.879 metri sul livello del mare. In crociera va raggiunta la piccola e remota isola di Epi: nuotando nelle sue acque è facile incontrare i delfini e soprattutto il dugongo.
Islas Cies – Spagna
Arcipelago spagnolo di tre isole, è situato nell’Oceano Atlantico al largo della costa della Galizia e della cittadina di Vigo. Appartenenti al Parco Naturale delle Isole Atlantiche, offrono bellissimi sentieri escursionistici e panorami spettacolari. I tre abitanti principali delle Islas Cies infatti sono vento, oceano e foreste. Avvicinandosi in barca all’arcipelago si scopre piano piano la loro incontaminata bellezza: l’isola del nord, la Monteagudo, quella di mezzo, Isola del Faro, e quella sud, la San Martiño, ospitano numerose insenature da urlo la più famosa delle quali è Playa Rodas. La Cala di Figueiras è invece amata come spot per le immersioni subacquee. Da vedere è anche il faro dell’omonima isola: costruito nel 1853 a 178 metri sul livello del mare, vigila l’entrata della baia di Vigo e si raggiunge a piedi per una scoscesa salita a zig zag.
Zihuatanejo – Messico
Situata nella parte centrale della costa pacifica del Messico, la Baia di Zihuatanejo è caratterizzata dalla presenza di spiaggia di sabbia dorata pochissimo frequentate, se non dai locali. Protagonista del famoso film “Le ali della libertà” – è qui che fuggono i due protagonisti Tim Robbins e Morgan Freeman – Zihuatanejo si visita a partire dalla cala più esterna di quelle che fanno parte della grande insenatura naturale, quella di La Majahua. Doppiata la Punta San Esteban si incontra quindi la Playa Contramar, cala stretta e ben riparata chiusa a terra da una deliziosa spiaggia di ciottoli. Al centro della baia un porticciolo turistico ben attrezzato è circondato da una romantica passeggiata lungomare. Sul lato meridionale dell’insenatura si trovano infine le cale di Playa La Ropa e di Playa La Gata, attrezzate a terra con chioschi e ristorantini di pesce.
La Reunion – Francia Oltremare
Dipartimento francese nell’Oceano Indiano, l’isola fa parte dell’arcipelago delle Mascarene e si trova quasi a metà strada tra il Madagascar e Mauritius. Disabitata fino al medioevo quando fu raggiunta dai primi navigatori arabi, La Reunion è di origine vulcanica, come si scopre subito anche oggi visitandola: il suo punto più elevato è infatti il Piton de la Fournaise, un vulcano attivo alto ben 2.632 metri che è possibile scalare. Più alto ancora – supera i 3mila metri – è poi il Piton des Neiges, però spento, mentre l’entroterra dell’isola formato da altri vulcani collassati è ricoperto da selvaggia foresta pluviale. Unica anche sul mare è però La Reunion, isola che per la sua particolare posizione ospita ben 11 specie diverse di cetacei, dai delfini alle megattere, che si possono facilmente incontrare anche solo veleggiando lungo costa.
Madeira – Portogallo
Arcipelago formato da quattro isole posizionate al largo della costa dell’Africa – formato da due isole maggiori, Madeira e Porto Santo, da tre isole minori disabitate note come le Desertas e da altre due isole ancora più piccole, anch’esse disabitate, denominate le Selvagge -, ma che sono appartenenti al Portogallo, Madeira è considerato un vero paradiso terrestre che unisce al colore azzurro del mare, il verde smeraldo della vegetazione e le mille sfumature di tonalità dei fiori esotici e pluviali. Ancora più unica è però Porto Santo: lunga 11 km e larga 6, è chiamata “isola dorata”, per via della lunga e fantastica spiaggia di sabbia lunga 9 km che ospita. Il suo clima mite dodici mesi e la temperatura dell’acqua, che oscilla fra 17 e 22°C tutto l’anno, fanno sì che l’isola non perda mai il suo fascino “vacanziero” anche nei mesi invernali.
Curieuse Island – Seychelles
Disperse tra circa 1.400.000 km quadrati di Oceano Indiano, le 115 isole dell’arcipelago delle Seychelles hanno affascinato i marinai per secoli. Ma solo negli ultimi decenni è stato possibile finalmente visitarle in crociera in libertà, divertendosi a far rotta solitaria tra gli atolli disabitati proprio come facevano trecento anni fa i bucanieri. Tra le tante che sarebbero da esplorare via mare, davvero incredibile è l’isola di Curieuse: larga poco meno di 3 km quadrati e distante appena un miglio dalla più grande Praslin – che è una delle più note anche per ospitare baie meravigliose come Anse Lazio – è completamente protetta da una riserva naturale creata per preservarne flora e fauna, sopra e sotto il magnifico mare. Dar fondo a Baie Laraire o ad Anse Saint Josè vuol dire immergersi in un mondo fatto di tartarughe giganti e pesci pappagallo.
Milford Sound – Nuova Zelanda
Fiordo situato nell’angolo sud-ovest dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, all’interno del Parco Nazionale del Fiordland, Milford Sound è stato definito dallo scrittore Rudyard Kipling “l’ottava meraviglia” del mondo. Lungo oltre 15 km, è circondato su entrambi i lati da ripidissime pareti di roccia alte oltre 1.200 metri alle cui spalle si innalzano veri e propri picchi granitici. La vetta principale è Mitre Peak che raggiunge i 1.692 metri. Chiamato Piopiotahi nell’antica lingua kiwi, il fiordo è un vero regno di acque: in quelle salate profonde fino oltre i 350 metri si buttano dai picchi rocciosi centinaia di cascate alte anche mille metri. Le crociere nel fiordo si possono fare in barca a vela o a motore e perfino in canoa: da raggiungere è l’osservatorio sottomarino di Harrison Cove dove si ammirano il corallo nero e le stelle marine a 11 zampe.
Isole Con Dao – Vietnam
Gruppo che comprende 16 tre isole e isolette disabitate posizionate nel Mar Cinese Meridionale, a est del promontorio vietnamita di Ca Mau, Con Dao dista almeno 50 miglia della terraferma più vicina. Nascoste sotto le acque stupende dell’arcipelago ci sono lunghe e incontamiate barriere coralline le cui circa 200 diverse specie ricoprono oltre il 42% del mare circostante: tanto che in esse proliferano più di 1380 specie di flora e fauna sottomarina. Tra le tantissime baie meravigliose invece da non perdere è innanzitutto quella di An Hai, situata sulla isola principale di Dao e chiusa da una lunga spiaggia di sabbia candida e palme tropicali. Tra le coste rocciose e arzigogolate di Bay Canh, che è la seconda isola più grande dell’arcipelago ci sono due decine di calette senza nome talmente solitarie che ospitano solo uova e nidi di tartaruga marina.
Isola di Jeju – Corea del Sud
Gruppo che comprende 16 tre isole e isolette disabitate posizionate nel Mar Cinese Meridionale, a est del promontorio vietnamita di Ca Mau, Con Dao dista almeno 50 miglia della terraferma più vicina. Nascoste sotto le acque stupende dell’arcipelago ci sono lunghe e incontamiate barriere coralline le cui circa 200 diverse specie ricoprono oltre il 42% del mare circostante: tanto che in esse proliferano più di 1380 specie di flora e fauna sottomarina. Tra le tantissime baie meravigliose invece da non perdere è innanzitutto quella di An Hai, situata sulla isola principale di Dao e chiusa da una lunga spiaggia di sabbia candida e palme tropicali. Tra le coste rocciose e arzigogolate di Bay Canh, che è la seconda isola più grande dell’arcipelago ci sono due decine di calette senza nome talmente solitarie che ospitano solo uova e nidi di tartaruga marina.
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