Da Soldini a Beccaria: quando la vela italiana vince in Oceano

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Soldini con Isabelle Autissier dopo il salvataggio all’Around Alone 1998-99

La vittoria della Mini Transat di Luca Rosetti, il duello tra Ambrogio Beccaria e Alberto Bona alla Transat Jacques Vabre, la vela italiana sta vivendo il suo momento migliore di sempre. Non avevamo mai avuto contemporaneamente così tanti progetti competitivi, dato che oltre ai citati sopra vanno menzionati anche altri velisti come Andrea Fornaro, Pietro Luciani, impegnati entrambi nei Class 40, Giancarlo Pedote ormai saldo tra gli Imoca 60, e diversi altri che stanno emergendo nella vela d’altura.

La vela oceanica italiana probabilmente, e sperando che arrivino altre vittorie, non ha mai vissuto un momento con così tanti protagonisti, ma ha attraversato comunque dei periodi vincenti con velisti che hanno segnato la strada. Andiamo a vedere alcuni dei momenti cult della vela oceanica italiana.

1998 – Giovanni Soldini

“E’ l’unico uomo al mondo capace di trovare una donna anche in mezzo all’oceano”, disse di lui l’Avvocato dopo che il navigatore milanese, oggi 47enne, aveva recuperato la velista francese Isabelle Autissier, naufragata nel “deserto” del Pacifico del sud. Era il 16 febbraio del 1999 e, a bordo dell’Open 60 Fila, Soldini era impegnato nella terza tappa dell’Around Alone, la regata attorno al mondo in solitario, da Auckland (Nuova Zelanda) a Punta del Este (Uruguay).

Soldini vinse la tappa in mezzo alle polemiche fomentate dalla stampa francese che lo considerava avvantaggiato per il fatto di non navigare più da solo e si aggiudicò anche la frazione seguente, l’ultima, da Punta del Este a Charleston, conquistando così la vittoria del giro del mondo in solitario (allora a tappe), la prima e ancora oggi unica di un navigatore italiano.

2005 – Franco Ciccio Manzoli vince la Ostar

Il 29 maggio 2005 dal porto britannico di Plymouth parte finalmente la dodicesima edizione della Ostar. A mezzogiorno vengono issate le vele che spingeranno i temerari partecipanti fino alla costa americana, a Newport. La regata è da subito appassionante e ricca di colpi di scena, dopo pochi giorni di navigazione molti concorrenti sono costretti al ritiro a causa delle condizioni meteo decisamente avverse, tra questi anche tre degli avversari di Franco, prima il britannico Ross Hobson, poi la francese Anne Caseneuve e il franco-americano Etienne Giroire sono fuori dai giochi.

A questo punto a contendersi la leadership sono rimasti in tre, Roger Langevin sul cinquanta piedi Branec IV, Pierre Antoine sul 43 piedi Spirit, e Franco Manzoli sul trimarano Cotonella, che danno vita a una lotta serrata con un finale degno del nostro film: il quattordici giugno Cotonella accusa un ritardo da Langevin superiore alle 200 miglia, ritardo che è ridotto in ventiquattro ore a meno di due miglia grazie alla scelta tattica di tenersi più a nord dove soffia un vento più fresco.

Manzoli è primo. Arriva a Newport alle 8.41 del sedici giugno, dopo 17 giorni di regata come vincitore assoluto della Ostar – Original Singlehanded Trans Atlantic Race -, nata nel 1960 da una scommessa fra il celeberrimo Sir Francis Chichester e il colonnello Blondie Hasler. E’ giustamente considerata come la più prestigiosa delle regate in solitario. Al quarto tentativo Manzoli riesce a catturare la chimera tanto inseguita. Il lieto fine è finalmente scritto.

2017 – La doppietta di Andrea Mura

Partiva da defender in quella Ostar “bastarda” del 2017, Andrea Mura. Bastarda perché molte imbarcazioni furono costrette alla resa a causa di una serie di depressioni violente. L’aveva già vinta nel 2013 ed è diventato il primo italiano nella storia a fare la doppietta, sia pur solo della vittoria in tempo reale dei monoscafi.

Un’edizione in cui Mura fu costretto a fermasi ben due volte per pit stop tecnici, ad Halifax, in Canada, poco più a ovest dei banchi di Terranova, per problemi al motore della chiglia basculante, molto sollecitato durante la tempesta che ha decimato la flotta (da qui Ostar “bastarda”) . “E’ stata una Ostar estremamente impegnativa. Sono contento di essere qui, sano e salvo“: le sue prime parole.

2019 – Beccaria Le Roi alla Mini Transat

Ambrogio Beccaria all’arrivo della Mini Transat 2019 da lui vinta nella categoria Serie

Ambrogio Beccaria nel 2019 è diventato il terzo velista non francese nella storia della regata a vincere la Mini Transat e il primo italiano, in quel 15 novembre 2019 che verrà ricordato come uno dei giorni di gloria della nostra vela. E allora ci fa piacere scomodare anche una citazione dal mondo del ciclismo, questa volta ancora più storica e musicale. “E i francesi ci rispettano, che le balle ancora gli girano…Tra i francesi che si incazzano, e i giornali che svolazzano”. Cantava così Paolo Conte in Bartali, immaginando un tifoso italiano del dopoguerra che aspettava spuntare da quella curva “quel naso triste da italiano in gita”.

Una vittoria che ha lanciato una stella e aperto una strada, quella dei Class 40, dove Beccaria è entrato convincendo subito con il secondo posto alla Route du Rhum e con la prestazione di questi giorni alla Transat Jacques Vabre.

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1 commento su “Da Soldini a Beccaria: quando la vela italiana vince in Oceano”

  1. Non dimentichiamo Roger Junet della Valle D’Aosta unico Italiano di aver fatto tutta la Globe40. Ha vinto due tappe e è arrivato quarto.

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