Transat Jacques Vabre: si riparte! Tutti a caccia di Beccaria

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Si parte, senza più guardarsi indietro, con 4000 miglia da Oceano da attraversare per questa Transat Jacques Vabre con destinazione Martinica. Si parte da Le Havre, come gli Imoca 60, e da Lorient, come faranno invece i Class 40 e i Multi 50. La tempesta che ha sconvolto mezza Europa è ormai passata, ma dietro di se lascia ancora una scia ventosa che la flotta della transatlantica in doppio dovrà attraversare impegnandosi in una bolina iniziale alquanto dura.

L’Italia ha perso per strada due pezzi importanti, Pietro Luciani e Alberto Riva. Il primo, co-skipper su Dekuple, fuori causa per i danni subiti dal Class 40 dopo l’impatto con un UFO. Il secondo si “lecca” le ferite di una frattura al piatto tibiale subita nella tappa Le Havre-Lorient: sarà operato, e starà fuori dalle regate circa 3 mesi. Un bilancio pesante per i nostri che hanno affrontato le poco più di 300 miglia del “prologo” Le Havre-Lorient, con l’Italia che ha comunque sorriso grazie alla vittoria di Ambrogio Beccaria su Alla Grande Pirelli che ha accumulato poco più di 1 ora di vantaggio sugli inseguitori.

Transat Jacques Vabre – Come ripartono gli italiani

Se per i Class 40 è una ripartenza, per gli Imoca 60 si tratta di un inizio vero e proprio dato che non hanno mai lasciato il porto di Le Havre. Giancarlo Pedote su Prysmian è pronto a dare battaglia, e affrontare un percorso che per i 60 dovrà lasciare a dritta l’isola di Porto Santo, Madeira. Per lo skipper toscano sarà importante restare attaccato al gruppo di testa nella prima fase di bolina, dato che nell’Aliseo verosimilmente le barche nuove aumenteranno di molto il ritmo e sarà più complicato restare al passo. 

I Class 40 ripartono dal dominio di Beccaria nel prologo: l’italiano in coppia con Andrieu su Allahrande Pirelli si è dimostrato il più veloce della flotta come passo, ma anche il più cinico nel bordeggio e quando ci sono da prendere scelte tattiche nel corpo a corpo, una caratteristica che è sempre stata nel DNA del velista milanese. Il vantaggio di poco più di 1 ora sul resto della flotta è troppo esiguo per fare qualsiasi calcolo, serve ancora un Beccaria d’attacco per portare a casa un risultato importante. I Class 40 dovranno lasciare a dritta Santa Maria alle Azzorre.

Alberto Bona su IBSA ha chiuso ottavo, limitando il distacco, e resta uno degli skipper da monitorare per il proseguo della corsa, essendo fra l’altro il suo Class 40 Mach 5, progetto Manuard, una barca molto performante.

Andrea Fornaro ripartirà dall’11ma posizione, dopo avere comunque dimostrato di potere stare in top 10 grazie alla nuova Influence 2, un musa 40 come Allagrande Pirelli di Beccaria e Acrobatica di Riva, tutte costruite dalla genovese Sangiorgio Marine.

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Mauro Giuffrè

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3 commenti su “Transat Jacques Vabre: si riparte! Tutti a caccia di Beccaria”

  1. Forza Alberto riporte in auge la vela torinese come anni addietro fece il mitico Corrado Di Maio con il B e B Italia!!!

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