Piccole migliorie per navigare meglio in barca, più veloci e più sicuri

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Una barca veloce è una barca sicura. Sia che siate dei regatanti, che dei croceristi, (poter) andare veloci per mare è importante. Nel primo caso per togliervi qualche soddisfazione sul campo di regata e, con la giusta strategia, salire sul podio, nel secondo perché, quando il tempo peggiora, è importante raggiungere rapidamente un luogo sicuro, che sia una baia o un porto. Ecco alcuni consigli per navigare meglio in barca e, con poca spesa, essere più veloci e sicuri nelle manovre a bordo.

I consigli per avere una barca sempre in ordine e navigare in sicurezza

 

Controlla le scotte e le drizze

Uno dei problemi comuni di una barca con qualche anno sulle spalle, può essere dovuto all’usura delle scotte e delle drizze. Controllare che tutto funzioni correttamente, che non ci siano attriti, è importante. Specialmente se negli anni sono state sostituite delle cime con quelle di una taglia (o anche due) più grande rispetto a quanto progettato per la barca. Il risultato? Un vero e proprio festival dell’attrito.

La soluzione? Sostituire le cime consumate, o di dimensioni eccessive, magari con del Dyneema. Nel mentre vale la pena controllare che non ci siano anche dei bozzelli e delle pulegge di plastica da sostituire, perché consumate dal sole e dai raggi UV.

Lubrifica le inferiture delle vele

Gli attriti dei cursori delle vele nell’inferitura possono rendere la manovra di issare, ridurre o ammainare la vela non solo più complessa e faticosa ma anche, in alcuni casi, pericolosa. Pensate di trovarvi in mare, con vento forte e la randa da ammainare; non sarebbe piacevole se la randa si bloccasse a metà corsa. Solitamente, una rapida applicazione di lubrificante spray è tutto ciò che serve per far scivolare agevolmente i cursori nell’inferitura. Il miglior lubrificante è quello definito “a secco”, ma uno spray al silicone o persino il WD40 possono andare bene.

 

Se il problema persiste, potrebbe valere la pena pulire l’inferitura dell’albero. Per farlo, utilizzate un piccolo pezzo di una vecchia cima immersa in un solvente come l’alcol metilico (metanolo). Questo viene poi fatto scorrere lungo la scanalatura della randa utilizzando una drizza e recuperato con il caricabasso.

Regola la tensione delle stecche

Solitamente, la randa full-batten (cioè con le stecche che corrono lungo tutta la sua larghezza) richiede un sistema di scorrimento efficiente sull’albero. Non basta la canaletta normale della randa: di norma bisogna applicare una rotaia sull’albero (a basso profilo e sezione tubolare), sopra la canaletta, su cui vengono fatti scorrere particolari carrelli o garrocci.

Oltre ad essere opportuno lubrificare anche quest’ultimo, onde evitare attriti come per l’inferitura della randa, è altrettanto importante regolare la tensione delle stecche, così da evitare che una stecca troppo pesa possa “incastrare” la randa sull’albero.

Aggiungi uno strozzascotte all’albero

Specialmente se navigate in solitario, o con un equipaggio ridotto, è sempre utile avere uno strozzascotte per la drizza sull’albero. Questo ti consente di issare la drizza della randa usando il tuo peso, quindi bloccarla temporaneamente prima di tornare in pozzetto per l’issata finale.

 

Sulla maggior parte delle barche, la geometria del rigging alla base dell’albero è tale che quando la randa viene messa in tensione la drizza esce dallo strozzatore, facendo sì che non sia necessario andare fino all’albero per ridurre o ammainare la randa.

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