Rolex Middle Sea Race: in 113 al via, c’è un fronte in arrivo sulla Sicilia
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Ottobre è il mese di una regata mitica, la Rolex Middle Sea Race che partirà il 21 dalla Grand Harbour di Malta e quest’anno conta su ben 113 barche iscritte.
Che Middle Sea Race sarà?
Folta come sempre la presenza di team italiani, con 27 barche di armatori o equipaggi italiani pronte a dare battaglia. Il percorso è quello classico: partenza da Malta e giro anti orario della Sicilia lasciando sulla sinistra le isole di Stromboli, Favignana, Pantelleria e Lampedusa prima di fare ritorno a Malta, per un totale di 607 miglia di regata.
Rolex Middle Sea Race 2023 – Verso un’edizione dura
Come da tradizione una delle più importanti variabili della Rolex Middle Sea Race è rappresentata dal meteo. La seconda metà di ottobre è di frequente un periodo di “rottura” della stabilità e quest’edizione 2023 sembra confermare la regola. Dopo la classica “Ottobrata” contraddistinta da alta pressione su tutta Italia, la situazione si presenta in rapida evoluzione. L’alta pressione è stata “sfondata” da ovest e un fronte perturbato sta transitando già in queste ore sul Nord Italia, spostandosi verso sud.
Proprio a ridosso della partenza investirà la Sicilia, portando venti da ovest anche oltre i 30 nodi sul versante occidentale dell’Isola, di intensità inferiore nella zona a nord di Malta che resterà inizialmente un po’ più coperta. La prima parte di regata, con l’avvicinamento al rilevamento di Capo Passero, potrebbe comunque essere molto veloce e in condizioni di bolina larga-traverso in rotta diretta.
Poi la situazione inizierà a complicarsi, perché il flusso da ovest nella risalita del versante est della Sicilia tenderà a girare verso nord-nordovest nel pomeriggio e nella serata di sabato, rendendo l’avvicinamento verso lo Stretto di Messina non semplice, anche se con un’intensità di vento che dovrebbe essere gestibile. Il fronte perturbato transiterà velocemente sulla Sicilia, e nella giornata di domenica dovrebbe esserci una rapida rotazione da ovest-nordovest, verso est-sudest, con una fase di transizione caratterizzata da poco vento. In questa fase il grosso del gruppo presumibilmente starà affrontando l’approccio a Stromboli.
La situazione domenica avrà un’evoluzione piuttosto veloce, dato che nel pomeriggio e nella serata si consoliderà un buon flusso meridionale che dovrebbe garantire andature molto veloci a nord della Sicilia nel bordo verso Favignana. Li inizierà il tratto di regata presumibilmente più duro, perché nel Canale di Sicilia da lunedì, e fino a parte della giornata di martedì, sono previste raffiche di Scirocco molto forti, anche ben oltre i 40 nodi, con un mare che si annuncia caotico per la presenza dei bassi fondali e a causa della rapida transizione del vento da ovest verso sudest.
I momenti decisivi della regata presumibilmente saranno a ridosso delle Eolie, con la prima transizione, e dopo il passaggio di Favignana con una bolina che si annuncia da tregenda per il grosso della flotta.
Le italiane da tenere d’occhio
Il warm-up della regata costiera ha visto vittorioso il Ker 46 Lisa R di Gianni Di Vincenzo che, dopo un’edizione 2022 non molto fortunata, si presenta alla Rolex Middle Sea Race 2023 con l’intenzione di fare un buon risultato (qui la nostra intervista a Di Vincenzo).
L’equipaggio è di prim’ordine, e tra gli altri a bordo ci saranno Ettore Botticini, giovane talento della vela italiana impegnato ad alto livello tra classi foil (69F e Waszp) e altura; il team manager e tattico storico di Lisa R, Francesco Bertone, e Simon Sivitz Kosuta, ex stellina del 470 italiano adesso protagonista ad alto livello tra monotipi ed altura.
Da monitorare con attenzione anche il Cookson 50 Kuka 3 di Franco Niggeler, che avrà come di consueto un equipaggio italiano, e il Mylius 60 CK Cippa Lippa di Guido Paolo Gamucci che nelle regate offshore può esprimere un grande potenziale. Discorso simile anche per lo Swan 42 BeWild di Renzo Grottesi, ormai barca veterana di questa regata, sempre da tenere in considerazione. Vedremo anche come si comporta Comanche Sagola, il Farr 45 di Peppe Fornich assoluto protagonista della recente VELA Cup di Capo d’Orlando.
Tra i multiscafi, da tenere d’occhio Aldo Fumagalli con un trimarano Rapido 40, Adamas 40. L’armatore, protagonista di ARC e regate caraibiche con il suo (ormai ex) trimarano Neel 47 Minimole, si sta “prendendo confidenza” sul 40′ in attesa di un catamarano più grande, dal cuore sportivo.
Sono tanti gli italiani da seguire, eccone altri: Adrigole, il Baltic 43 di Francesco Giordano, Bullitt, il Wally 93 di Andrea Recordati, il Neo 570 Carbonita, il Baltic 78 Lupa of the Sea di Fabio Cannavale, ben due Sun Fast 3600 (Loli Fast di Daniele Zobbi e Lunatika di Guido Baroni), il Maxi Dolphin 62 Ekita di Bruno Marin, Django HF, il Wally 82 di Giovanni Lombardi Stronati.
Mauro Giuffrè
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