Il Solaris 40 diventa ST: arriva la randa square top ma addio paterazzo
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Il mondo delle automobili lo insegna, a volte non serve lanciare modelli nuovi in rapida successione, ma la strategia vincente può essere aggiornare quelli di successo con nuove migliorie, come ha deciso di fare Solaris con il suo 40 adesso presentato nella versione ST.
Il cantiere di Aquileia sta lavorando a un’evoluzione del suo Solaris 40, che cambierà pelle in alcuni particolari, migliorandosi, pur restando fedele alla sua filosofia originale.
Solaris 40 ST – Cosa cambia
Partiamo dalla sigla ST, che sta per Square Top, e si riferisce alla nuova geometria della randa a testa quadra. Questo particolare fa parte di una più ampia strategia di aggiornamento che il cantiere Solaris sta sviluppando sul suo 12 metri.
L’esigenza da cui parte quest’operazione sta nella volontà di offrire al mercato un pozzetto che sia libero al 100% da qualsiasi ingombro. Niente punto fisso della randa, niente carrello, e niente paterazzo, per far si che la zona living esterna si trasformi in una zona sfruttabile al 100% in ogni suo centimetro. Per portare avanti questa scelta, Solaris ha studiato delle soluzioni che valorizzino comunque le qualità veliche della barca senza penalizzare il piacere della navigazione.
Solairs 40 ST – Il nuovo rig
Al fine di liberare il pozzetto la E della randa, ovvero la lunghezza della base, è stata ridotta, ma ciò che è stato tolto in basso è stato aggiunto in alto andando a comporre lo Square top della randa. In realtà aggiungere superficie velica in alto migliora anche l’efficienza della vela, dato che l’intensità del vento è maggiore in testa che vicino alla coperta. Con una randa square top si pone il problema del paterazzo, che in una barca da regata o da crociera sportiva sarebbe per forza di cose sdoppiato, quindi con un doppio ingombro in coperta dove lavorano gli attacchi.
Solaris ha deciso invece di eliminarlo, ma per far questo ha dovuto cambiare la configurazione dell’albero. Le crocette infatti saranno più lunghe e con un angolo di quartiere maggiore. Per questo motivo l’attacco delle lande in coperta è stato spostato verso poppa. In questo modo sarà comunque possibile controllare la flessione dell’albero, tramite la tensione delle sartie e grazie all’angolo delle crocette, e avere al tempo stesso un rig sicuro.
Confrontando le foto della precedente versione di Solaris 40, con il render del 40 ST, si nota come rispetto all’oblò l’attacco delle lande sia stato infatti spostato verso poppa. Rispetto alla precedente versione il circuito della randa alla tedesca ha i suoi rinvii sulla tuga.
A completare l’evoluzione del Solaris 40 ST c’è un opzional, la possibilità di istallare, su richiesta, un tendalino semi rigido che offre copertura totale al pozzetto. Lo spray hood invece sarà recessato sulla tuga.
Scheda tecnica Solaris 40 ST
Lunghezza gall. 11,70 m
Larghezza 4,10 m
Immersione 2,40 (2 opz) m
Dislocamento 9.400 Kg
Zavorra 3.050 Kg
Sup. vel. 102 mq
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6 commenti su “Il Solaris 40 diventa ST: arriva la randa square top ma addio paterazzo”
Scusate se ve lo faccio notare ma Recessato non è italiano. “Lo spray hood sarà recessato nella tuga”. Ma per favore! Forse sarà il caso che la smettiate di usare inglesismi inventati e inesistenti oltre che incomprensibili a quasi tutti i vostri lettori. Ciao, Andrea
Ma l’angolo di bolina che fine fa?
È il caso di una randa semisteccata però, una full batten è facile che si spezza.
Su qeste barche con crocette molto acquartierate e sartie a murata non si può mollare la scotta randa dal traverso in poi, ad esempio non si riesce a sventare in partenza a meno si danneggiare le vele e le stecche, specie con una fullbatten square top, è bene che gli acquirenti lo sappiano…
Concordo su tutto.
Mi pare che la tendenza sia di orientarsi verso i “Camper” da mare.
In un armo frazionato, l’importanza del paterazzo è fondamentale, insieme a quella della barra di scotta. Ma tant’è…..
Senza trasto randa, senza paterazzo, con la E ridotta … un vero cruiser, il performance lasciatelo perdere. Potrebbe anche essere veloce con vento costante ed al lasco, ma non lo si potrà mai regolare bene. Il trasto, di bolina, è fondamentale, così come il paterazzo, per non parlare delle andature portanti dove la randa si andrà a posare molto facilmente sulle crocette .