Da oggi in Sardegna usi la barca come una camera d’hotel
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Good news. Da oggi, in Sardegna puoi dormire in barca come se fossi in una camera d’albergo. Con tutti i servizi di hotellerie e un vantaggio in più: con la barca potete navigare – di giorno ed entro tre miglia dalla costa – dove vi pare e piace, alla scoperta della costa e della natura. E’ stato formalmente riconosciuto l’Albergo Nautico Diffuso, che ai pregi e alla naturale ecosostenibilità di una vacanza in barca aggiunge la sicurezza, l’assistenza, i servizi di una struttura a terra (porto turistico, marina, base nautica).
L’Albergo Nautico Diffuso è legge
Una nuova forma di turismo green che la Sardegna è stata la prima regione a codificare in una legge (o meglio, con la modifica della legge regionale 16/2017). Un iter che abbiamo seguito e caldeggiato da vicino, partecipando a incontri con Confindustria Centro Nord Sardegna, Sviluppo Performance e Strategie Srl e Group Y – Yachting in Sardinia, primi promotori dell’iniziativa.
Gli alberghi nautici diffusi saranno composti da un numero non inferiore a sette unità da diporto per non meno di cinquanta posti letto “in cabina”, e potranno essere concesse in uso ai clienti solo con contratti di locazione di durata compresa fra un minimo di 24 ore ed un massimo di quattro settimane.
Non è consentita la navigazione notturna e quella oltre le tre miglia dalle linee base delle acque territoriali delle unità da diporto costituenti albergo nautico diffuso.
Chi potrà essere albergo nautico diffuso
Sempre nell’ottica di un miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva, anche e soprattutto in termini di sostenibilità (ambientale e sociale) la Sardegna introduce per la prima volta un nuovo riconoscimento, a cui le strutture possono accedere qualora rispettino determinati requisiti previsti, anche in questo caso, dalle nuove modifiche di legge regionale sull’Albergo Nautico Diffuso. Rispetto ambientale ma non solo, anche best practices aziendali o con iniziative di carattere architettonico, culturale ed enogastronomico che tengano conto delle specificità, della storia e delle tradizioni della Regione Sardegna, inclusione, accessibilità.
I dati premiano la strada intrapresa dalla Sardegna, con un incremento degli arrivi 2023: 6.377.247 tra porti e aeroporti contro i 6.005.971 del 2022.
Verso un vero turismo nautico
Ci auguriamo che la regione faccia da “driver” e altre ne seguano l’esempio, verso un vero turismo nautico italiano. I passi da fare sono ancora tanti. Uno è certamente quello della realizzazione di campi boe lungo le nostre coste, sulla scorta di quanto già accade in Spagna (clamoroso l’esempio del parco naturale di Cabrera, alle Baleari, dove prenoti il tuo posto con una semplice richiesta su internet), Croazia Grecia.
L’Albergo Nautico Diffuso in breve
• Quando si prenota una “stanza” dell’Albergo Nautico Diffuso si applica il contratto locazione senza skipper. Il cliente può scegliere di affidarsi a uno skipper trattando direttamente con lui.
• Può essere effettuato solo da aziende solide, riconosciute secondo parametri di legge: per poter aprire l’attività sono richiesti un minimo di 50 posti letto (circa 7 barche).
• Il cliente dell’albergo nautico diffuso può navigare con la barca. Ma solo a tre miglia dalla costa e non in orario notturno. Qualora avesse necessità di navigare di notte, può richiedere una deroga.
• La flotta di barche che costituisce l’Albergo Nautico Diffuso viene monitorata costantemente da una centrale operativa che fa capo all’operatore.
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2 commenti su “Da oggi in Sardegna usi la barca come una camera d’hotel”
è la morte della marineria, i prezzi nei porti saliranno a dismisura ed il mare sarà solo per ricchi. gli alberghi a terra a mare barche, no posti letto. gia si vede come stanno lievitando i prezzi a causa delle casette
Gia ora in molti si comportano come se una barca fosse un albergo a cinque stelle….. Ci mancava pure questa!