
Il Velja 43 del nuovo cantiere Mediter Yachts è stata una delle imbarcazioni più visitate di questo Salone Nautico di Genova. Una barca che non poteva passare inosservata, dato che mischia gli elementi tipici di una barca a vela, con quelli, esterni soprattutto, di una barca a motore.
La sensazione infatti vedendo la barca esposta in banchina è stata quella di una barca a vela con la coperta di una a motore, volendo estremizzare i termini. Ed è proprio questa la filosofia che ci ha raccontato Matteo Costa, il progettista del Velja 43 durante il nostro tour a bordo. La timoneria a centro barca e la cucina esterna sono le due particolarità degli esterni del Velja.
Velja 43 – Il VIDEO
Senza la cucina interna
Anche il layout degli interni è originale. Primo fra tutti l’eliminazione della cucina sottocoperta, che permette di aumentare gli spazi delle cabine e dei bagni, pur mantenendo una comoda zona relax centrale. Velja 43 è una barca infatti progettata per essere vissuta all’esterno.

Entrando dal tambuccio, che non è centrale ma si trova sul lato di sinistra della barca, quello in cui ci si trova non è un vero e proprio quadrato, bensì un salotto, con un tavolo e una dinette trasformabile in cuccetta. A questo si aggiunge un tavolo da carteggio, che nasconde un piccolo lavabo e un fornello per cucinare quando non sia possibile farlo all’esterno. Sempre a centro barca si trova un bagno per le due cabine degli ospiti, che si trovano a poppa.

Completano gli interni una camera armatoriale a prua particolarmente spaziosa, dotata di un’ampia area ad altezza uomo, un armadio appendiabiti, armadietti, cassettiere e un bagno privato con doccia separata.
Velja 43 – Scheda tecnica
Lunghezza scafo 13,17 m
Larghezza max 4,11 m
Pescaggio 2,05 m
Dislocamento standard 7.300 kg
Superficie velica 69 mq
Motore 35 – 55 CV
Designer Matteo Costa Yacht & Design
Cantiere Mediter Yachts
1 commento su “VIDEO – A bordo del Velja 43, la barca con la cucina esterna”
Non proprio una novità, ce ne sono diverse di barche “monomarano” con deck saloon. Per me, è un concetto che si adatta meglio a barche grandi, open 50 e maxi, magari con hard top, sun barr con gruetta per il tender e impavesate basse a mascherare i volumi della tuga, come un walk around. Sotto i 50′ risultano sgradevoli esteticamente, sembrano delle pilotine. Sottocoperta avrei osato di più, spostando i servizi a poppa a sinistra, lasciando quella di dritta come cuccetta di guardia e pullman a murata con carteggio centrale. Diciamolo: sulle barche a poppa aperta, non ci vuole dormire nessuno in quei loculi che hanno il coraggio di chiamare cabine.