Grand Soleil 52 Performance, il nuovissimo fast cruiser (17m) Made in Italy
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
“Ci siamo ispirati alle linee del leggendario Grand Soleil 52 disegnato fa Frers, nel 1987. Quello che, per l’epoca, era un maxiyacht, un grande successo destinato a durare nel tempo con circa 60 barche prodotte“. Al Salone di Cannes, Cantiere del Pardo ha presentato la sua ultima novità, il Grand Soleil 52 Performance (17,05 x 5,15 m) che vedremo in acqua alla kermesse francese del 2024. Oggi le barche sono più grandi, e quello che un tempo era un maxiyacht, oggi potremmo definirlo un fast cruiser “media misura di alta fascia”. E che oggi punta a essere un concentrato di prestazioni e comfort grazie alla matita di Matteo Polli, già progettista del GS 44 che ha vinto gli ultimi tre mondiali ORC.
La presentazione è stata anche l’occasione per la prima uscita pubblica di Sandro Veronesi, l’imprenditore che nel 1986 ha fondato il brand Calzedonia, gruppo che conta oltre 3 miliardi di fatturato e che ha acquisito di recente la maggioranza di Cantiere Del Pardo. “Non è nostra intenzione rivendere dopo pochi anni. Siamo arrivati qui per restare, e crescere“, ha detto. E infatti il piano triennale di investimenti è importante, con 40 milioni tra sviluppo di prodotti e ampliamento delle strutture.
Torniamo “in acqua”. Che barca sarà il nuovo Grand Soleil 52 Performance, disponibile anche nella versione Race?
Cosa sappiamo del nuovo Grand Soleil 52 Performance
Il nuovo Grand Soleil 52 Performance, partendo dal concept di Cantiere del Pardo, è stato progettato dal collaudato binomio Matteo Polli e Nauta Design e riprende, infatti, l’eleganza della sua progenitrice – cominciando dalle linee blu Navy sulla linea di bellezza -, e quell’armonia di forme che, allora come oggi, si traduce in stabilità e prestazioni.
La barca, come anticipato, sarà declinata in due versioni, “Performance” e “Race”, per soddisfare sia le esigenze dell’armatore che ama la crociera veloce che di quello più sportivo.
Grand Soleil 52 Performance – Coperta e piano velico
Piano di coperta e piano velico, così come l’opera viva, sono declinati in maniera diversa nelle due versioni: quella “Performance” prevede un piano di coperta “easy sailing” con 4 winch a poppa, scotta randa con punto fisso, fiocco autovirante standard e bompresso in carbonio standard; il pozzetto è libero dalle manovre per essere fruibile dagli ospiti in sicurezza.
La versione “Race”, invece, prevede 6 winch, rotaie longitudinali per il fiocco, trasto randa recessato, piano velico maggiorato e un bompresso in carbonio di 90 cm più lungo (rispetto alla versione standard). La scotta randa è alla tedesca su entrambe le versioni. L’albero è posizionato a poppa della paratia maestra, per ottimizzare il centro velico.
Il pozzetto, arredato con panche dal design ergonomico, è interamente fruibile dagli ospiti, grazie alla scelta di recessare tutte le manovre. Gli spazi di stivaggio non mancano: la calavele di prua è in grado di contenere vele di tutte le dimensioni, compreso il Code 0, il gavone dell’ancora può ospitare i sei parabordi di uso giornaliero, mentre il garage completamente stagno, contiene il tender di 2,90 metri.
Grand Soleil 52 Performance – Carena
Per quanto riguarda l’opera viva la versione “Performance” monta una chiglia standard con lama in ghisa sferoidale, siluro in piombo/antimonio a T di 2,90 metri, mentre quella “Race” ha la chiglia con lama d’acciaio, raccordi idrodinamici in vetroresina e siluro in piombo antimonio ottimizzato con un pescaggio di 2,7 metri. Esiste poi la possibilità di un pescaggio ridotto a 2,30 metri.
Grand Soleil 52 Performance – Interni
Costruito interamente in sandwich con paratie di compartimentazione in legno composito, il Grand Soleil 52 Performance è stato studiato nei minimi particolari per sfruttare al massimo i volumi e offrire grande comfort e abitabilità, senza incidere sul peso (e quindi sulle prestazioni): la dinette presenta la zona carteggio a prua, grandi vani storage e una cucina a C ergonomica e attrezzata di tutto punto (presenti 3 frigo con congelatore per un totale di 172 litri), per assicurare una piacevole permanenza a bordo anche per lunghi periodi.
Per quanto riguarda le cabine, ne sono previste tre: la armatoriale è a prua con bagno dedicato, mentre quella Vip di poppa – con letti singoli o matrimoniale – ha la possibilità di accesso diretto al bagno (con box doccia), così come quella ospiti a sinistra, con letto matrimoniale.
L’armatore può optare per diverse essenze, come il rovere, il rovere grigio o il teak; in tutti i casi l’eleganza cromatica è assicurata dai paglioli a contrasto.
Grand Soleil 52 Performance – Servizi e motore
Sul nuovo Grand Soleil 52 Performance sarà installato un impianto elettrico a 24 V, con cablaggi più sottili e una maggiore autonomia delle batterie (con stacca-batterie elettronici). La barca, inoltre, sarà climatizzata attraverso tre macchine di controllo posizionate a poppa, dinette e prua, con termostato dedicato in ogni ambiente.
Per garantire lunghe navigazioni in totale autonomia, il GS 52 può contare su 4 serbatoi acqua in acciaio inox (per complessivi 600 litri) posizionati a centro barca sotto la linea di galleggiamento (sezionabili per una migliore gestione dei consumi) e un altro serbatoio per il gasolio sempre in inox per complessivi 400 litri di carburante, capacità indispensabile per permettere lunghi trasferimenti.
A bordo è previsto un Volvo Penta da 75 cavalli (in opzione anche lo Yanmar da 80 cavalli) con trasmissione saildrive ed eliche di manovra a prua e poppa con motori brushless, che assicurano ridotta manutenzione e silenziosità.
Grand Soleil 52 Performance – Scheda Tecnica
Lunghezza fuori tutto Performance 17,05 m
Lunghezza fuori tutto Race 17,95 m
Lunghezza scafo 16,20 m
Baglio massimo 5,15 m
Pescaggio standard 2,90 m
Pescaggio opzionale 2,30 m / 2,70 m
Dislocamento 16.500 kg (a vuoto) / 21.000 kg (a pieno carico)
Motorizzazione Volvo Penta 75 cv saildrive (Yanmar 80 cv opzionale)
Posti Letto 6/8
Layout interni 3 cabine e 3 bagni
Capacità serbatoi acqua 600 l
Capacità serbatoi gasolio 400 l
Architettura Navale Matteo Polli
Interior and Exterior design Nauta Design
Costruzione e Concept Cantiere del Pardo
Sito web www.grandsoleil.net
Grand Soleil 52 Performance – Le foto della barca
Le foto degli interni
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Le “magnifiche sette” barche del 2025 secondo gli americani
Il premio Boat of the Year organizzato dalla rivista americana Cruising World ha emesso i suoi verdetti, incoronando le barche che più sono piaciute nel mercato d’oltre oceano. Per la prima volta da quando esiste questo premio le 16 candidate erano
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Barberis da 7 a 12.5 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come
Woy 26, un daysailer giovane, essenziale e in legno
Quando pensiamo a un tipo di barca dove conti prima di tutto il divertimento a vela non possiamo che immaginare un daysailer, il perfetto prototipo della barca per le uscite giornaliere. Barche dove i progettisti una volta tanto possono preoccuparsi
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Baltic da 11.8 a 15.2 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente