Vittorio Bissaro e l’addio al Nacra 17: “lascio per amore dell’eccellenza”

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Vittorio Bissaro

Da appassionati di vela, tifosi, e regatanti, leggere le righe con cui Vittorio Bissaro, tramite un post Instagram, ha salutato il Nacra 17 olimpico ci ha lasciato un senso di “malinconia” che solo l’ascolto della Sally di Vasco Rossi saprebbe emulare. Si, perché Vittorio Bissaro c’era, prima con Silvia Sicouri e poi con Maelle Frascari, anche quando il Nacra 17 in Italia non lo conosceva ancora nessuno e non era ancora né di moda né la punta di diamante della nazionale azzurra.

Vittorio Bissaro, lo specialista dei due scafi

Prima con l’Hobie Cat, poi in Formula 18, quando i catamarani non erano ancora saliti alla ribalta entrando nel mondo della Coppa America, Bissaro era già uno specialista dei due scafi. Infine in Nacra 17, il primo in Italia a puntare su quella che, per Rio 2016, fu la nuova classe olimpica mista. In quella baia di Rio la medaglia olimpica venne mancata per poco, per qualche refolo capriccioso che sfuggì alla lettura dell’ingegnere veronese e dell’allora prodiera Silvia Sicouri.

Bissaro si lascia alle spalle però una carriera in Nacra 17 da vincente: il mondiale conquistato nel 2019 in Nuova Zelanda, in coppia con Maelle Frascari, è stato forse il vertice più alto, ma ci sono anche due medaglie europee, numerose vittorie e podi in Coppa del Mondo, e diversi titoli italiani. Nonché la certezza di essere stato uno dei pionieri, in Italia ma anche a livello mondiale, della classe Nacra 17.

Il 36enne timoniere veronese lascia la campagna olimpica per dedicarsi a tempo pieno a quella con Luna Rossa Prada Pirelli in vista dell’America’s Cup. Lo fa anche per potersi dedicare alla famiglia, dato che il doppio impegno non “lascia caselle disponibili nel calendario” in vista dell’anno in cui, nel giro di poche settimane, si giocheranno Olimpiadi e Coppa America.

E lo fa per “quell’amore per l’eccellenza, per le cose fatte bene, perché l’impegno su due fronti era diventato troppo importante e non riuscivo a gestire i progetti come mi piace farlo in quelli in cui sono coinvolto”, citando le sue parole. 

Bissaro-Frascari durante il Mondiale Nacra 17 in Nuova Zelanda nel dicembre 2019.

Il nostro augurio di proseguire al meglio va anche alla prodiera Maelle Frascari, che ha regatato con Vittorio negli ultimi due quadrienni olimpici vissuti da assoluti protagonisti. Insieme i due hanno affrontato anche momenti complessi, come l’infortunio di Frascari nel 2022 dal quale sono risaliti tornando a essere un equipaggio in lotta per le medaglie. Il cerchio non si è chiuso con la partecipazione olimpica insieme, ma per entrambi si possono aprire nuove strade da esplorare e chissà che non ci sarà una nuova occasione in futuro.  E allora parafrasando Sally ci viene da dire, “forse era giusto così” ma “senti che bel rumore” che avete fatto tu, Silvia e Maelle in questi 10 anni sui campi di regata di tutto il mondo. 

Olimpiadi e Coppa, un calendario difficile

Le Olimpiadi saranno dal 26 luglio all’11 agosto 2024, il 22 di agosto è prevista a Barcellona la cerimonia inaugurale dell’America’s Cup 2023, seguiranno le prime regate della selezione sfidanti: tempi strettissimi per competere al top su due fronti. Una scelta simile a quella di Bissaro, pur in situazioni di carriera e contesti diversi, è stata fatta da Marco Gradoni e da Mattia Camboni, concentrati adesso solo su Luna Rossa.

Resta aperta la domanda su cosa farà Ruggero Tita, in coppia con Caterina Banti sul Nacra 17 di cui sono campioni olimpici, in vista del doppio impegno. Dato l’oro mondiale da poco conquistato, ci sono pochi dubbi sul fatto che Tita e Banti puntino alle Olimpiadi di Parigi, Marsiglia per la vela, per andare a difendere la medaglia vinta ad Enoshima. Sulle anticipazioni dell’equipaggio di Luna Rossa, nel ruolo di timoniere avevamo collocato Ruggero Tita un passo indietro rispetto a Bruni-Spithill, ipotesi che sembra confermata ma vedremo cosa succederà nei prossimi mesi.

Mauro Giuffrè

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