Questa Barcolana 55 sarà imperdibile. Ecco perché
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Come sarà la Barcolana numero 55? Ne abbiamo parlato con Mitja Gialuz, presidente della Società Velica Barcola e Grignano, il circolo organizzatore della regata più affollata del mondo, che ci ha assicurato: “Sarà un’edizione imperdibile”. Equipaggi al centro, inclusione, festa a terra e in mare. E c’è in palio una Lexus!
Partiamo dalla storia della Barcolana. Qual è il segreto per mantenere viva una manifestazione per così tanti anni?
Il segreto del successo di Barcolana è un giusto mix tra innovazione e rispetto della tradizione. La regata in sé è abbastanza simile a quella che era alle origini: semplice, veloce e senza compensi. Già negli anni ‘80 era diventata la regata più affollata dell’Adriatico, poi del Mediterraneo, ma il vero salto di qualità è stato fatto sulla fine anni ’90, quando attorno alla regata si è costruito il villaggio. Negli ultimi dieci anni abbiamo aggiunto tanti contenuti: dalla cucina alla letteratura, alla musica, alle manifestazioni che parlano di vela come Barcolana Fun, con la vela con foil, e Barcolana Classic, per gli appassionati di vele d’epoca. Sebbene il focus rimanga sulla grande regata della domenica, abbiamo costruito attorno ad essa un palinsesto che coinvolge l’intera città di Trieste.
Da festa della vela a festa del mare. Ci racconti cosa bolle in pentola?
Il focus di quest’anno è sugli equipaggi e sulle loro storie. Lo scorso anno abbiamo realizzato più di 1200 ritratti con Carlo Borlenghi. Carlo, oltre ad avere immortalato i più grandi velisti della storia, ha scattato i volti degli appassionati della Barcolana. Questi volti, con le loro storie, saranno i protagonisti della Barcolana 55.
Parliamo del manifesto di quest’anno. Cosa state facendo per abbattere le distanze di genere nella vela?
È da un po’ di anni che cerchiamo di trasmettere quest’idea per cui le donne in barca, ma la barca è poi una metafora della società, non devono stare in cambusa ma devono essere valorizzate. Quindi Barcolana, già qualche anno fa, ha istituito con Generali un premio, Women in Sailing, per promuovere la solidarietà e l’inclusività. Mai avremmo pensato che in così pochi anni questo premio coincidesse con la vittoria di Wendy Schmidt, prima donna timoniera nella storia a vincere la Barcolana.
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Un altro tema che sta a cuore a Barcolana: le nuove generazioni. Quali sono le attività che proponete per i più giovani e come si fa a rendere più “cool” e attrattiva la vela?
La vera sfida in questo sport non è tanto l’ingresso nell’Optimist ma evitare di disperdere velisti tra i 18 e i 24 anni, la fascia d’età in cui i ragazzi vanno all’università ed entrano nel mondo del lavoro. Abbiamo cercato di creare dei programmi per la vela foiling e stiamo lavorando, anche con le altre società del golfo di Trieste, per fare attività su imbarcazioni one-design come il J70 e i Melges. Non c’è solo spazio per i professionisti, perché la vela è uno sport fatto anche di appassionati e, per l’appunto, i giovani sono i velisti e i dirigenti del futuro.
Prima della regata vera e propria, sono previsti degli eventi Go To Barcolana. Quali sono e in cosa consistono?
Nel corso degli anni sono nate delle regate con l’obbiettivo di valorizzare tutti gli equipaggi che arrivano da fuori, sia delle coste slovene e croate che da quelle italiane. L’ottica però non è solo quella di portare imbarcazioni alla Barcolana ma di valorizzare la vela adriatica in generale, i cui connotati sono sicuramente diversi da quella tirrenica. Dobbiamo essere consapevoli che anche in Adriatico qualcosa lo abbiamo costruito. Quest’anno ricorrono i 40 anni di Azzurra e, se penso al pozzetto di quella barca, a bordo c’erano nomi come Cino Ricci e Mauro Pelaschier, per citarne alcuni. Go To Barcolana è quindi una forma di riconoscimento di un orgoglio adriatico.
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Si sa che tanti si iscrivono alla Barcolana anche solo per i gadget. Cosa troveranno quest’anno e ci sono delle novità?
La sacca di Barcolana 55 sarà molto ricca. Abbiamo creato una nuova collezione con Murphy & Nye e c’è anche il ritorno della tazza di Illy, con il manifesto di Barcolana. Inoltre, grande novità di quest’anno, tra tutti gli iscritti verrà sorteggiata una Lexus Hybrid. Una macchina che ben si lega ai concetti e al modo di andare in barca vela perché, essendo elettrica, alla guida ricorda quella sensazione che si prova quando in barca spegni il motore e issi le vele.
Ci sono anche dei progetti di charity legati a Barcolana?
Barcolana l’anno scorso attraverso Rete del Dono ha fatto una raccolta molto importante. Quest’anno vogliamo fare di più e meglio. Ogni iscritto potrà legarsi ad un progetto di una ONLUS. Non abbiamo voluto sostenere una sola attività, ma dare modo all’armatore e agli equipaggi di scegliere. Idealmente domenica 8 ottobre, oltre agli equipaggi, parteciperanno alla regata anche i volontari e soprattutto le persone che beneficiano delle attività di queste associazioni.
Vuoi farci un pronostico su chi vincerà la Barcolana 55?
Vinceranno gli iscritti e i partecipanti. Per noi naturalmente è importante che ci siano imbarcazioni come i maxi e i professionisti, ma la Barcolana è di tutti.
Qual è il più bel ricordo che hai della Barcolana?
Forse l’edizione con cui ho partecipato con degli amici, allora poco più che maggiorenni, a metà degli anni ’90, che poi sono diventati dei velisti professionisti. Ero in barca con Michele Paoletti, Ruffo Bressani, Federica Salvà e con al timone Diego Paoletti, nostro socio di riferimento (detto Mr. Barcolana perché vanta l’invidiabile record personale di aver partecipato a tutte le edizioni, ndr). Devo dire che è stata una bellissima edizione, con poco vento e con una barca che non era certo tra le favorite, ma arrivammo settimi e per noi fu un grandissimo successo.
Giacomo Barbaro
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1 commento su “Questa Barcolana 55 sarà imperdibile. Ecco perché”
come e’ possibile imbarcarsi per partyecipare ? grazie Italo EM fantozziitalogiulio@gmail.com