La stagione della pesca ai predatori non è conclusa ed entra anzi nel suo periodo migliore. Se siete ancora in crociera o se decidete di partire in questi giorni quasi fuori stagione, vi segnaliamo una nuova tecnica che potrebbe dare grandi risultati. Prima di farlo vi consigliamo di leggere quest’articolo per non cadere in brutte sorprese.
La tecnica di cui vi parliamo è lo spinning sulle mangianze. Di cosa si tratta? Vi è mai capitato di vedere i gabbianni che volteggiano su un punto e sulla superficie dell’acqua un gran ribollio? Bene, sono i predatori in caccia sui branchi di acciughe.
Cosa fare?
Occorre avvicinarsi al punto lentamente e poi spegnere il motore. I pesci, sia le prede che i predatori, potrebbero essere incuriositi dall’ombra della barca e avvicinarsi. A quel punto basterà lanciare in acqua gli artificiali e recuperare con energia, ripetendo l’operazione più e più volte nella speranza di un’abboccata.
Quale attrezzatura?
Occorrerà avere una canna da spinning pesante, con un mulinello di taglia 5000 imbobinato con del buon trecciato e un finale in fluorocarbon almeno dello 0.40, un’attrezzatura che può esserci utile anche nella pesca alla traina. Come esche dei jig metallici preferibilmente di colore argentato, ma anche siliconici o qualsiasi altro artificiale da spinning in alto mare.
Prede
Tonnetti alletterati, tombarelli, tonni rossi (attenzione!), lampughe, palamite, sgombri e chi più ne ha più ne metta.
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