Velja 43 (13 m), la barca a vela da vivere sopra coperta
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Farà il suo esordio al 63° Salone Nautico Internazionale di Genova, Velja 43 è una barca a vela che si prefigge di cambiare la prospettiva dell’andar in crociera. Progettata per essere vissuta più sopra che sotto coperta, questa nuova imbarcazione a vela è caratterizzata da un layout di coperta che ricorda più quello di un open a motore e una distribuzione degli spazi degli interni innovativa.
Velja 43: comoda come una barca a motore ma è a vela
Realizzata Mediter Yachts, cantiere nautico con base a Lucca, e progettata dallo studio di Architettura Matteo Costa di Milano, Velja 43 ha un layout di coperta molto particolare. La timoneria e tutte le manovre si trovano a centro barca, facilmente gestibili in autonomia dal timoniere senza intralciare gli ospiti e la vita di bordo, mentre a poppa si sviluppa in un pozzetto di oltre quattro metri e mezzo di lunghezza. Una cucina esterna, l’unica di bordo, disposta a isola, separa la parte più conviviale della barca dalla zona della timoneria.
Due sono le aree prendisole. Una a prua, con un “classico” materasso incassato sulla tuga, e la seconda a poppa grazie alla trasformabilità del pozzetto. Abbassando il tavolo esterno, da zona pranzo quest’area può essere trasformata in un enorme prendisole come avviene sugli open a motore moderni.
Un ulteriore elemento di design che deriva dalle barche a motore lo si nota nello specchio di poppa. Quello di Velja 43 è aperto e dotato di una plancetta fissa, con due scalini laterali, che si estende oltre le murate.
Senza la cucina interna
Anche il layout degli interni è originale. Primo fra tutti l’eliminazione della cucina sottocoperta, che permette di aumentare gli spazi delle cabine e dei bagni, pur mantenendo una comoda zona relax centrale. Velja 43 è una barca infatti progettata per essere vissuta all’esterno.
Entrando dal tambuccio, che non è centrale ma si trova sul lato di sinistra della barca, quello in cui ci si trova non è un vero e proprio quadrato, bensì un salotto, con un tavolo e una dinette trasformabile in cuccetta. A questo si aggiunge un tavolo da carteggio, che nasconde un piccolo lavabo e un fornello per cucinare quando non sia possibile farlo all’esterno. Sempre a centro barca si trova un bagno per le due cabine degli ospiti, che si trovano a poppa.
Completano gli interni una camera armatoriale a prua particolarmente spaziosa, dotata di un’ampia area ad altezza uomo, un armadio appendiabiti, armadietti, cassettiere e un bagno privato con doccia separata.
Velja 43 – Scheda tecnica
Lunghezza scafo 13,17 m
Larghezza max 4,11 m
Pescaggio 2,05 m
Dislocamento standard 7.300 kg
Superficie velica 69 mq
Motore 35 – 55 CV
Designer Matteo Costa Yacht & Design
Cantiere Mediter Yachts
Giacomo Barbaro
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22 commenti su “Velja 43 (13 m), la barca a vela da vivere sopra coperta”
Le novità offrono spunti di creatività.
Mostrano anche ,come in questo caso, l’inesperienza di chi progetta una barca a vela senza avere lungamente navigato nelle varie situazioni in cui prima o poi capita di dovere navigare.
Ci sono idee interessanti che vanno sviluppate da chi ha esperienza. Molti dettagli e soluzioni sono improponibili.
Uno spunto su cui lavorare e creare un oggetto nuovo ma anche utilizzabile.
Disponibile a spiegare e motivare i dettagli interessanti e quelli da rivedere completamente. Saluti
Pessima. Non somiglia neanche ad una barca a vela. Ma che l’ha progettata è mai salito su una vera barca a vela?
Cari supervelisti, la realtà è’ che la maggior parte delle barche a vela passa l’inverno all’ormeggio sotto il cagnaro o in invaso. I programmi delle crociere spesso impongono delle gran smotorate perché’ il vento non li rispetta . Il design di barche iperblasonate di oggi con pozzetti che sembrano eliporti non mi sembrano comunque adatti a navigazioni in condizioni merceologiche impegnative. Se dovessi noleggiare una barca per una settimana in Croazia, sicuramente proverei questa.
Finalmente una novità, che possa deifiniirsi tale. Io credo che questo nuovo design influenzerà la progettazione delle prossime generazioni di barche a vle. Una pietra mialare? Forse, ma sicuramente una bella idea.
Finalmente un’alternative alle solite barche per i velisti puristi (e conservatori) che certo non mancano e anzi sono lo standard di mercato, quindi un plauso a questo progetto pensato per chi vuole godersi il mare soprattutto in rada invece che in regata. Un’ottima soluzione per chi cerca il comfort e certe funzionalità senza rassegnarsi a passare alle barche a motore. Mi piacerebbe vedere come vengono risolti i tessili, sprayhood e bimini, e la passerella per scendere in banchina.
I soliti puristi…..quando c’é qualcosa di nuovo subito a criticare senza pensare che ci sono persone che in mare possono avere esigenze diverse dalle loro.
Per i nostri mari la vedo invece veramente ben pensata.
Quindi, ipotizzando un trasferimento notturno, arriva ora di cena e su una barca che avrò pagato 300.000 euro sono obbligato a cucinare un piatto di spaghetti fuori, al vento ed all’umidità? Oppure sono fermo un banchina e devo cucinare fuori mentre il resto dell’equipaggio sta sotto coperta?
Vedo tanta gente di larghe vedute e proiettate nel futuro… meno male c’è chi ha idee innovative
a me piace molto,
Interessante ed innovativa ma con qualche pecca dettata più dalla voglia di stupire che dalla ricerca della funzionalità e della sicurezza. La cucina all’esterno è un concetto divertente ma scarsamente praticabile. Meglio sarebbe stato fare il contrario, cucina sotto coperta e piccolo fornelletto esterno, lo spazio etserno rubato dalla cucina lo si poteva recuperare internamente arretrando la timoneria
Piacevole l’idea di vivere la barca più all’esterno che all’interno. La cucina esterna potrebbe funzionare, anche perché il tempo ai fornelli dopotutto è limitato. In dinette cmq e’ disponibile un lavabo e un fornello di supporto e/o spero dei frigo aggiuntivi.
Ex. Il dufour a partire dal 390 ad esempio ha realizzato una cucina esterna aggiuntiva nello specchio di poppa con lavabo e piastra.
Unica cosa che non vedo pratica è la visibilità dalla timoneria centrale verso lo specchio di poppa sia durante gli ormeggi e/o in manovra, che in navigazione (senza crew il solo skipper non può governare in contemporanea l’imbarcazione e la sicurezza dell’equipaggio in zona poppa aperta).
Ritengo ottimo invece lo spazio in dinette e nella camera armatoriale… alla fine più spazio c’è e più si sta comodi
Ha la superficie velica di un Elan 36, siamo sicuri che vada anche a vela questo catering galleggiante?
Se invece dobbiamo solo mirare lo sforzo di originalità allora possiamo solo applaudire ci mancherebbe..
Bella e interessante. Sicuramente non per regata o per grandi prestazioni sportive.
Buona per un uso crocerisitico e di relax.
Io credo che per i charter sia un ottimo progetto. Con tanto spazio dove i clienti possono godersi le giornate lasciando “aria” allo skipper senza dover stare per forza tutti accalcati in pozzetti risicati. Non per nulla molti charter ripiegano sui catamarani.
Un primo progetto migliorabile ma con ottime intuizioni innovative.
Ma poi dai diciamoci la verità…. tutti questi grandi puristi della vela che poi li vedo andare solo a motore a secco di vele o al massimo con poca tela a riva altrimenti la barca sbanda troppo!!!!!
Comuque molti commenti che ho letto mi sembra di leggere la favola dalla volpe e l’uva………. ..!!!!!!!!
Caro Gabriele, manco se me la regalassero…..
Molto bella nel design, sicuramente risolve molti problemi di vivibilità all’esterno.
Sicuramente una bella novità per chi vuole godere il mare avendo anche comodità sopra coperta.
Bravi, coraggiosi, diamo spazio a nuove iniziative….
ottima idea sviluppare una barca a vela più comoda per chi non cerca particolari prestazioni con soluzioni più indirizzate alla facilità d’uso , come la randa avvolgibile nell’albero e il fiocco autovirante. Non sono un velista duro e puro per cui una barca che sposa più comodità mi piace molto . Un pensiero alla dinette , dovrà comunque essere fruibile per le mezze stagioni o per le serate ventose . Da verificare
Ho 40 anni di esperienza.Sicuramente una ottima idea,Da verificare e probabilmente da modificare.Resta il fatto una bella innovazione non semplice.Bravi
Molto interesante, anche i velisti duri e puri invecchiano e vogliono qualche comodità in più e poi, con la barca si va in vacanza non in gara.
Anche a me piace la F.1 ma poi per girare ho un bel suv.
Bravissimissimi
Intesessanti dovranno essere le varie soluzioni di coperta per le mezze stagioni.
Bello e accattivante il design, progetto innovativo mirato a rendere piacevole e vivibile a tutti, anche ai meno “lupi di mare” una piacevole vacanza, magari intorno alle nostre meravigliose isole, credo sia il desiderio di molti di noi,, che non ci chiamiamo Soldini.
Bravi e complimenti