Pesca, come preparare l’attrezzatura per la pesca a traina di fine estate

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Tre esemplari di discreta taglia di tonnetti alletterati

Per traina leggera intendiamo quella tecnica che possiamo praticare lungo tutte le nostre coste da fine agosto fino a inverno inoltrato, ma in realtà nessuno ci vieta di praticarla tutto l’anno, ma nel periodo indicato la presenza di predatori la rende più fruttuosa. Le prede che andremo a insidiare saranno lampughe, alletterati, tombarelli, sgombri, aguglie, lecce stella, occhiate e i piccoli tonnetti rossi la cui pesca è severamente regolamentata e vietata nelle maggior parte dei casi.

Pesca a traina: cosa serve

Cosa serve? Dipende se intendiamo pescare con una canna o con una più rudimentale lenza a mano. Nel primo caso supponiamo che siete già in possesso di una cannetta da traina leggera (va bene con una potenza di 4-8 libbre) e un mulinello anche a bobina fossa di taglia 5000. Il mulinello andrà imbobinato con un trecciato dello 0,08 o 0,10, un tipo di filo molto resistente ed ultra sottile.

A questo filo verrà legato, tramite un nodo denominato “albright”, uno spezzone di fluorocarbon di 6-8 metri dello 0,25-0,30, alla fine del quale ci sarà una piccola girellina a moschettone che andrà agganciata al nostro artificiale. La scelta del fluorocarbon è obbligata se vogliamo avere un terminale realmente invisibile, resistente alla trazione, alla torsione e allo sfregamento. Si tratta di una montatura semplice ed essenziale, resistente, capace di portare a bordo anche pesci di una certa importanza se usiamo materiali di qualità.

Il nodo Albright

Nel caso in cui optassimo per una lenza a mano sarà necessario procurarci una tavoletta di sughero attorno alla quale avvolgere almeno 120-150 metri di nylon 0,60. Il terminale sarà collegato alla lenza madre da una girellina senza moschettone, e avrà una dimensione non inferiore allo 0,40 altrimenti rischiamo di tagliarci per tentare di salpare il pesce e in ogni caso consigliamo di avere dei guanti sempre a portata di mano.

Pesca a traina – gli artificiali

Una colorazione simile per la tarda estate può essere molto efficace, in alternativa anche quella con sfumature verdi

Per le lampughe e i tombarelli la scelta può cadere sui piccoli minnow, particolarmente consigliati quelli della colorazione azzurro-argento o verde-argento che ricordano le livree del pesce foraggio di cui si nutrono questi predatori.

Uno degli esempi di artificiali siliconici

Se invece trainiamo a ridosso di porti o scogliere, una valida soluzione possono essere gli artificiali siliconici, molto catturanti per le occhiate e le lecce stella, ma attenzione che nel sottocosta la sorpresa della grande spigola o del pesce serra importante può essere dietro l’angolo.

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10 commenti su “Pesca, come preparare l’attrezzatura per la pesca a traina di fine estate”

  1. Settembre-ottobre è il periodo migliore per la traina in Mediterraneo. Le catture sono meno frequenti ma di taglia media e grande. Sotto costa troviamo , dentici, ricciole, lampughe, spigole, alalunghe. Andando al largo possiamo insidiare i grandi pelagici. Il vento è anche più fresco, quindi più facile tenere i sei otto nodi a vela e il cielo più coperto. I momenti migliori sono alba e tramonto, se poi direzione della luce e corrente coincidono, la cattura è sicura. Poi nelle ore centrali. Il testo del tempo non c’è mangianza, godiamoci la navigazione
    Quindi useremo due canne da 30 libbre con mulinelli con frizione stellata e terminali dello 0,40 sottocosta e 1/1,16 in altura. Quella più vicina in scia con il minnow o rapala testa rossa e l’altra esterna con la piumetta oppure polipetti di silicone. In altura, cercheremo i tagli di corrente e le strisce di sporco.

    1. Ma prima di tutto ci vuole un buon fishfinder e studiare la zona. Fidatevi poco delle chiacchiere dei pescatori locali al bar: non vi diranno mai la loro zona preferita e tendono a spararle grosse. Meglio se c’è pure il radar meteo impostato su Bird Watch.

      1. Ah… La lenza a mano… 0,60 con terminale 0,25. Dal lato opposto alla canna filata esterna. Se ci sono ospiti o ragazzini a bordo é buon passatempo

        1. Nella zona di mare di fronte ai lidi ravennati gli artificiali usati prevalentemente sono le filose costituite da una lenza madre e braccioli di 15 centimetri armati con polipetti, e testine piumate. Catture da meta’ agosto: tombarelli, allertati, lampughe, sgombri e fino a qualche anno fa palamiti che purtroppo sembrano sparite,

  2. Cosa ne pensate di un affondatore con lenza sui 20/30 metri ? Da dare mentre si naviga a 4/5 nodi? Accetto consigli grazie.

    1. Approfitto per allargare il concetto e chiarire quanto ho scritto sopra. Certo, coi minnow, rapala, jet, gran pescatore ecc ci vuole l’afdondatore. Lo Stim va bene sempre. Chiedi al negoziante di fiducia.
      Ora chiarisco meglio come la penso. Soprattutto in crociera, a vela, la traina è una pesca di opportunità. Nelle ore migliori, all’alba non c’è quasi vento e al tramonto di solito siamo all’ancora da un pezzo. In navigazione nelle ore centrali della giornata, diciamo quelle della guardia dalle 11:00 alle 15:00, se stiamo costeggiando scogliere, promontori o circumnavigando un’isola o siamo su banchi di sabbia, staremo attenti a cogliere i segnali di mangianza come la presenza di gabbiani. In altura invece bordeggeremo i salti di fondale, andremo alla ricerca dei tagli di corrente, strisce di sporco, se incrociociamo delfini li seguiremo. Quindi come dicevo, a vela è una pesca di opportunità: a pronto comando pronta risposta, lesti a filare le lenze, dare motore ed ammainare la randa. Anche l’attrezzatura sarà limitata e quindi puntiamo a prede di taglia media e grande. Teniamo velocità sostenuta sui 5 nodi e due canne pronte da 30 libre con terminali 0,40 la più vicina in scia col rapala e l’altra esterna con la piumetta. Sull’altro lato, la lenza a mano da 0,60 con terminale 0,25 appunto armata con Stim e un minnow di 4-6 cm. In altura, se sappiamo che lungo la rotta possiamo trovare grandi pelagici, possiamo portare una canna tuna da 40-60 libre che fileremo centrale. Ma per me, non è cosa da barca a vela, a meno che non abbiamo un gommone decente.

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