Rolex Fastnet Race: battaglia tra i Class 40, su Bona e Beccaria incombe l’OCS
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La Rolex Fastnet Race entra nelle sue battute decisive con il grosso della flotta impegnato nell’avvicinamento a Cherbourg e le barche più grandi dai 60 piedi in su già al traguardo.
In attesa di conoscere chi sarà il vincitore della classifica IRC overall, che assegna la vittoria generale della regata tra la flotta a rating, per l’Italia l’attenzione resta puntata tra i Class 40 dove i nostri si stanno difendendo, come sempre ultimamente, in modo egregio.
Rolex Fastnet Race – Fiato sospeso tra i Class 40
La prima fase della regata con vento forte da ovest è stata come previsto molto difficile per tutta la flotta. Ancora di più per i Class 40 italiani, due in particolare, con Alberto Bona di IBSA e Ambrogio Beccaria con Allagrande Pirelli che sono incappati in una partenza anticipata. Il regolamento sul tema è implacabile: due ore di penalità. I due italiani sono stati costretti quindi ad attaccare da subito per cercare di mettere miglia di distacco sugli avversari. A tenere loro compagnia in testa alla flotta anche Andrea Fornaro con la nuova Influence 2, barca gemella di Allagrande Pirelli, che però non essendo OCS può seriamente ambire al podio del Fastnet o anche a qualcosa di più.
Rolex Fastnet Race – Beccaria tenta una scelta estrema
Beccaria e Allagrande sono stati il primo Class 40 a doppiare il faro a sud dell’Irlanda, ma nella discesa verso Cherbourg il milanese ha scelto una rotta più a sud, per cercare di spaiare le carte dato le due ore di penalizzazione che pendono sul suo tempo di regata. Con questa scelta, che ancora potrebbe dare i suoi frutti in quest’ultima parte di corsa verso Cherbourg, Ambrogio è scivolato al momento in ottava posizione. IBSA e Influece 2 invece, posizionati un po’ più a nord, sono rispettivamente in seconda e terza. Indipendentemente da come andrà a finire, quando a Cherbourg mancano poco più di 100 miglia, un’altra grande prova dei nostri in Oceano.
Rolex Fastnet Race – Gabart fa il record, Pedote testa i foil
La regata ha fatto segnare il record sul nuovo percorso, 1 giorno, 8 ore, 38 minuti e 27 secondi, primato che va al maxi Ultimi Lazartigue condotto da François Gabart, il primo sulla linea d’arrivo di Cherbourg.
Per la vela italiana è arrivato il primo verdetto, con Giancarlo Pedote che ha chiuso a 14mo posto tra gli Imoca 60, dove Charlie Dalin si è imposto con il suo nuovo Imoca Macif alla prima uscita stagionale in una regata lunga. Per Pedote è stato un buon test, dato che la sua Prysmian era all’esordio con i nuovi foil.
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