Cime e cordame: cosa devi sapere su scelta, cura e lavorazioni
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Cima da ormeggio assicurata a una bitta su un pontile
Le cime non sono eterne, e andrebbero cambiate più spesso di quanto solitamente succede. Questo perché con il continuo allungamento, l’umidità e il contatto con l’acqua salata le cime perdono gradualmente le loro proprietà e la resistenza al carico. Cambiare le cime quindi non è solo una questione di performance (cime più nuove aiutano a navigare meglio) ma anche di sicurezza. Oltre a lavorazioni su misura, SVB Marine offre un ampio assortimento di cime e cordame dei marchi Gleisten e Liros.
– Qui trovi l’assortimento delle cime Gleistein e Liros disponibili su SVB Marine –
Guida alla scelta delle cime giuste
Cime da crociera, cime da regata oppure soluzioni che si adattano al doppio uso. A seconda dell’utilizzo principale che si fa della barca cambia anche il tipo di cime che è consigliabile avere a bordo. All’interno dello shop SVB Marine trovate un servizio fondamentale per assicurarsi di avere le cime giuste a bordo: la guida completa alla scelta delle cime. Inoltre, in partnership con Gleistein, SVB offre una consulenza completa per la scelta e la lavorazione delle cime, consentendo anche di effettuare impiombature, impalmature ed altre lavorazioni su misura. Inoltre SVB offre assistenza e un puntuale servizio post vendita, molto utile per tenere sempre sotto controllo lo stato delle cime.
Qui trovi la guida completa di SVB Marine alla scelta delle cime
Per quanto riguarda cime e drizze è consigliabile optare per cime intrecciate, realizzate incrociando o intrecciando singole fibre anche di diverso tipo. Questa soluzione permette di ottenere il giusto mix tra fibre più robuste e resistenti, fibre più elastiche (come il poliestere), fibre più leggere (come il Dyneema). Quando invece parliamo di cime di ormeggio e ancoraggio è solitamente preferibile optare per le cime ritorte, che hanno solitamente una maggiore elasticità e capacità di allungamento.
Come prendersi cura delle cime?
È buona norma valutare le condizioni del cordame prima dell’estate, il periodo in cui si utilizza e si stressa di più la barca e tutta l’attrezzatura di bordo. Scotte e drizze, devono avere un’elevata resistenza e alti carichi di rottura, mentre le cime d’ormeggio devono anche essere elastiche ed ammortizzate e permettere un certo grado di allungamento. Condizioni meteorologiche e cattivo uso possono accorciare di molto la vita del cordame, che deve essere sottoposto a continua manutenzione e tenuto con cura.
Innanzitutto conviene valutare bene tutto il percorso che devono affrontare le cime una volta installate – controllando pulegge, bozzelli e verricelli per assicurarsi che non ci siano ostacoli allo scorrimento. Durante l’utilizzo è bene ispezionare regolarmente tutte le manovre correnti e le relative impiombature, mentre alla fine della stagione – prima dell’invernaggio – è buona norma conservare le cime in un luogo adatto al riparo dall’umidità.
Per pulire le cime da corpi esterni che possono provocare l’abrasione delle fibre e dei filamenti è buona norma lavare le cime con un lavacime, oppure con un lavaggio delicato in lavatrice, almeno una volta all’anno. Per le cime in Dyneema che hanno un rivestimento speciale è consigliabile un lavaggio a mano con detergente delicato ed acqua tiepida. Se desiderate tenere le cime in ordine è buona norma sciacquare periodicamente le cime con acqua dolce.
*in collaborazione con SVB Marine
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