Due furti di barche a vela in meno di un mese, cosa sta succedendo nei mari del Cilento? Da inizio aprile ad oggi ci sono stati due furti di imbarcazioni a noleggio in Campania. Lo schema è lo stesso: noleggiano la barca, saldano regolarmente, in navigazione si spegne il localizzatore satellitare e la barca sparisce. Alcune analogie tra i due furti lasciano pensare ad uno schema criminale ben organizzato.
Due furti in meno di un mese. Che fine hanno fatto?
Il primo furto è avvenuto la settimana di Pasqua, si tratta di un Beneteau Cyclades 43 del 2006 ormeggiato al Marina d’Arechi (Salerno) e noleggiato da una persona di circa 40 anni. Il secondo, invece, la settimana scorsa, un Bavaria CR 51 del 2017 ormeggiato a Procida (una locazione con skipper). Di entrambi i furti si sono persi i contatti nelle acque del Cilento.
Rubano un Cyclades 43 il weekend di Pasqua
Ciro Cassarano, amministratore di Youboat Italia, racconta incredulo: “temi sempre che il cliente possa fare danni o farsi del male, mai avrei pensato che mi rubassero la barca“. Il furto è avvenuto nel weekend di Pasqua. Il cliente, un italiano con un accento misto tra campano e laziale, lo contatta tramite un portale di noleggio: vuole fare una sorpresa alla propria fidanzata e portarla in crociera una settimana nelle acque del Cilento.

Il venerdì al check-in tutto tranquillo. Firmano il contratto, che viene saldato, e il ragazzo si presenta con una magnum di champagne e addobba la cabina per l’arrivo della fidanzata da Milano. Il giorno dopo, Ciro segue il tracciato del localizzatore satellitare a bordo della barca e si assicura che tutto proceda per il meglio: la meteo non è delle migliori così consiglia ai clienti di cercare un riparo. Via WhatsApp gli mandano un video dalla baia di Palinuro, tutto sembra essere normale.
Il localizzatore smette di funzionare
La domenica il localizzatore satellitare smette di funzionare, forse un errore – pensa il noleggiatore – ma essendo Pasqua la società che si occupa di fornire il servizio è chiusa e non c’è modo di verificare cosa sia successo. “Pensi sempre che il cliente sia in buona fede“, così dopo aver ricevuto un ulteriore video di rassicurazioni dalla barca ancorata a Palinuro, Ciro decide di attendere che il sistema torni a funzionare. Martedì l’amara scoperta: il servizio di tracciamento satellitare lo informa che l’impianto è stato spento.
A questo punto il noleggiatore chiama il cliente e chiede informazioni sulla posizione, fingendo di non sapere che il localizzatore satellitare è stato spento. Il cliente tergiversa e allora Ciro si rivolge alla questura per far controllare i documenti che gli sono stati forniti. Sono falsi, così come tutti i dati fiscali, infatti la fattura elettronica viene scartata dall’agenzia delle entrate per codice fiscale errato. Sporge querela per furto e manda una foto della barca a tutte le capitanerie di porto. Da Palinuro rispondono che hanno trovato un tender con sopra una batteria tampone e il localizzatore.
In contatto fino all’ultimo giorno
Fino a venerdì mantiene i contatti coi ladri, fingendo di non sapere del furto. Cerca di individuare la loro posizione, ma attraverso degli accorgimenti tecnologici riescono sempre a mascherarla. Il numero di cellulare fornito è estero e i Carabinieri non riescono ad individuare l’intestatario. Il venerdì sera l’ultimo contatto, i ladri fingono di essersi riparati in un porto in attesa che il tempo migliori per fare poi rotta verso Salerno, ma probabilmente a quel punto la barca si trova già all’estero (forse in Tunisia).

Dai tabulati del localizzatore emerge poi che la barca, contrariamente a quanto era stato dichiarato, ha lasciato il porto d’imbarco la mezzanotte del venerdì, e non il sabato mattina presto. Si sono fermati a lungo (circa due ore) nella baia di Ogliastro, nel mezzo della notte, forse per smontare il localizzatore o cambiare l’equipaggio, e poi sono partiti per Palinuro. Ad oggi l’assicurazione – la barca aveva una polizza corpi – sta ancora studiando il caso, in attesa di risarcire la società di charter.
Sparisce un Bavaria CR 51
La settimana scorsa il secondo furto. La barca, un noleggio con skipper di due settimane con imbarco a Procida, è sparita da un porto in Calabria il giorno prima della riconsegna. Anche in questo caso il localizzatore ha smesso di funzionare qualche giorno dopo l’imbarco, a circa le stesse latitudini del Cyclades 43. A differenza del furto della prima barca però i documenti e le persone che hanno noleggiato il Bavaria 51, incluso lo skipper, sono reali. Gli stessi poi hanno sporto denuncia per il furto, ma non si spiega come il localizzatore fosse stato spento giorni prima del fatto, né come non ci siano ricevute o documenti che provino che la barca si trovasse effettivamente ormeggiata in un porto.

Roberta di Vaio di Progetto Oceano è senza parole, oltre al danno dovrà risarcire i clienti che hanno prenotato per la stagione estiva. “Sono in ginocchio, la nostra è una piccola flotta. Sono giorni che non riesco più a lavorare serenamente. In 25 anni di attività non mi era mai successa una cosa del genere. Dopo quanto accaduto è difficile tornare a fidarsi delle persone a cui affidi la tua barca e, se parlarne non credo possa aiutarci a recuperarla, almeno spero possa servire per fermare questa serie di furti e trovare una soluzione per noi del settore che ci tuteli in questi casi.”
Giacomo Barbaro
7 commenti su “Occhio, rubano barche a vela. Cosa sta succedendo”
Servono per trasporto immigrati?
son d’accordo!!!
Questi episodi sollevano delle preoccupazioni per la sicurezza delle barche a vela e per il danno economico che subiscono le società di charter, che spesso non sono adeguatamente assicurate o protette da sistemi d’allarme efficaci. Si auspica che le autorità competenti riescano a individuare e arrestare i responsabili di questi furti e a recuperare le barche scomparse, al fine di garantire la tutela del patrimonio nautico e la serenità degli armatori e dei noleggiatori.
Sarà meglio nascondere un secondo localizzatore…
Bravo Giorgio, ottima intuizione e forse unica soluzione.
Io credo che siano poco credibili, possibile un ciclades 43 che non ha nome sullo specchio di poppa e neanche la “targa”?
Analogamente per Bavaria?
Le barche da charter hanno nomi scritti grandi quanto una casa…per carità
Anche sulla pagina facebook hanno pubblicato la notizia,con tanto di foto della carta d’identità del tizio,che era palesemente falsa è anche scaduta,ma mi domando da quando si noleggiano barche di questa categoria con soldi alla mano e senza carta di credito e senza patente nautica?