
Continuiamo ad andare alla scoperta delle occasioni migliori di barche usate sul nostro mercatino degli annunci. Qui potete vendere e comprare barche usate, accessori, posti barca, trovare l’idea giusta per le vostre vacanze e persino cercare e offrire lavoro! Oggi abbiamo scovato per voi cinque barche usate “vintage” sotto ai 10 metri, e quindi esenti da immatricolazione, da 5,80 a 9,30 m.
Cinque barche usate “vintage” da 5,80 a 9,30 m
Sono cinque barche usate perfette sia per iniziare, che per divertirsi in famiglia e in crociera. Con qualcuna potreste togliervi delle belle soddisfazioni anche in regata. Sono tutte costruite tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’80. Ve le presentiamo in ordine crescente di lunghezza. Un usato sicuro: garantisce il Giornale della Vela!
Elan 19 – 5,80 m – L’entry level perfetta delle barche usate
La prima delle barche usate piccole in vendita sul nostro mercatino è un gioiellino “mignon” degli anni ’80, perfetto come prima barca. Stiamo parlando di un Elan 19 (5,80 x 2,49 m), piccolo cruiser progettato nel 1985 dallo studio sloveno J&J (e rimasto in produzione fino al 1991).

Si tratta di una barca versatile, facilmente carrellabile dato che ha la deriva mobile e il timone esterno appeso, oltre che l’albero abbattibile. La costruzione è solida e la sicurezza è garantita da un baricentro molto basso. Armato a 7/8, il rapporto tra la superficie velica (23 mq) e il dislocamento (650 kg) denotano buone prestazioni. Le manovre sono semplici ed essenziali, il pozzetto è funzionale mentre sottocoperta gli interni sono in grado di ospitare quattro persone.
Il modello che vi proponiamo è del 1986 ed è visibile a Cecina. Tenuto bene, con motore fuoribordo Yamaha 6 cavalli e set di vele completo, viene venduto a un prezzo molto interessante.
Etap 20 – 6,05 m – Fu un clamoroso successo
Proseguiamo con la seconda delle barche usate piccole in vendita sul nostro mercatino. L’Etap 20 (6,05 x 2,30 m) è stata una delle barche più fortunate del cantiere belga Etap: del progetto del 1975 di Van de Stadt ne furono varati ben 1000 esemplari. Un bestseller che è rimasto in produzione fino al 1992.

Il suo segreto? La manovrabilità e la comodità di gestione, che lo rendono perfetto come “prima barca”, ottimo per brevi crociere e uscite in famiglia, oltre che in solitario.
La barca, dotata di deriva mobile, albero abbattibile e facilmente carrellabile, è leggera (solo 680 kg). La particolarità che distingueva gli Etap era la garanzia di inaffondabilità, dovuta a una particolare tecnica costruttiva.
Gli interni, sobri e razionali, hanno un angolo cucina, una cuccetta a V a prua, due divani laterali che possono diventare (anche se un po’ piccoli) due posti letto aggiuntivi per bambini e un tavolo centrale a scomparsa.
Il modello in vendita, visibile a Magione (sul lago Trasimeno), è in ottimo stato e dispone di due giochi di vele e un motore fuoribordo Yamaha da 2,5 cv. Prezzo molto buono.
Jeanneau Sangria – 7,60 m – Piccolo grande bestseller
La terza delle barche usate in vendita sul nostro mercatino è un altro grande bestseller della. Un Jeanneau Sangria (7,60 x 2,70 m) che Philippe Harlé progettò nel 1969 come primo scafo del cantiere francese, che sarebbe poi diventato uno dei grandi brand della nautica. La barca rimase in produzione fino al 1982 per un totale di 2.150 scafi varati.

Il successo di questo piccolo cruiser, vera icona della vela anni ’70, risiede nella sua costruzione solida e il suo spazio abitabile niente male per un 7 metri. Sottocoperta trovano spazio quattro cuccette, un tavolo centrale e quello da carteggio (entrambi abbattibili), cucina, wc, frigo e un’altezza in cabina che arriva fino a 1,80 m.
La barca viaggia bene sia di bolina che alle portanti (dislocamento di 1.800 kg per una superficie velica di 23,6 mq) e la sua conduzione è stabile e sicura, perfetta per le prime crociere in famiglia.
Il modello che vi proponiamo, visibile a Marina di Pisa, è del 1979. In buone condizioni, completamente riverniciata nel 2018, è motorizzata con entrobordo 11 cavalli, è fornita di gioco di vele e ha installata la spiaggetta di poppa.
Barberis Sciacchetrà – 8,00 m – Comodo, veloce, “francese”
Continuiamo con la quarta delle barche usate piccole sotto la lente: un Barberis Sciacchetrà (8,00 x 2,65 m) che, con il Sangria di cui vi abbiamo appena parlato, condivide il progettista, Philippe Harlé. Fu la prima barca prodotta in serie del Cantiere Barberis di Spezia e una delle prime di “larga diffusione” in Italia.

E’ un tipico esempio di barca alla francese che abbinava abitabilità e buone prestazioni a vela: non a caso, in quarta classe IOR, vinse molte regate e questo contribuì non poco al suo successo sul mercato.
Slancio di prua pronunciato, poppa a “cuore” la rendono stabile (anche in poppa) e boliniera. Nella versione regata non c’era la tuga importante che invece caratterizza le versioni da crociera. Sottocoperta, trovano spazio a prua una cuccetta a V, poi due a murata a poppa e il quadrato con tavolo centrale, panca a dritta, bagno e cucina a sinistra.
Il modello in vendita, visibile a Chioggia (Venezia), è del 1973, versione crociera. In ottime condizioni.
Varvet IW 31 – 9,30 m – Il “tocco” Sparkman & Stephens
Chiudiamo con l’ultima, la più grande, delle barche usate non immatricolate in rassegna oggi. Una barca nordica e particolare firmata dai geniali Sparkman & Stephens: il Varvet IW 31 (9,30 x 2,70 m). Basta scorrere i dati e vedere la lunghezza al galleggiamento (6,70 m) per capire la forma dello scafo, caratterizzato da slanci importanti e la tipica linea filante che caratterizza le barche di fine anni ’60 di S&S.

Una barca veloce anche con venti leggeri, half-tonner per eccellenza, ne furono costruiti 350 esemplari nella sede di Orust del cantiere svedese.
Si tratta di una bella Classic Boat 8il progetto è del 1968), anche perché l’attrezzatura, del modello in vendita, è originale (a parte il motore nuovo Lombardini, del 2019). La barca è sempre stata tenuta in modo impeccabile, gli interni sono stati restaurati nel 2016, mentre è del 2018 il refit esterno. La barca ha sempre navigato ed è stata sempre all’ormeggio in acqua dolce (è visibile a Salò): tutti gli inverni è stata ricoverata in capannone, quindi sullo stato di conservazione non si discute.
A cura di Eugenio Ruocco
Il mercatino delle barche usate del Giornale della Vela
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