È nata una nuova stella: presentato il Class 40 Acrobatica di Alberto Riva

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Il Class 40 Acrobatica

Si chiamerà Acrobatica il Class 40 di Alberto Riva, il cui progetto sportivo è stato presentato alla stampa a Genova, nell’ambito di una conferenza che ha illustrato i programmi del velista milanese con la nuova barca. Edilizia Acrobatica sarà il main sponsor, che accompagnerà Alberto Riva a partire dalla prossima Transat Jacques Vabre, la transatlantica da Le Havre alla Martinica, in doppio, in programma a fine ottobre.

Acrobatica è una sistership di Allagrande Pirelli, il Class 40 di Ambrogio Beccaria, il cui progetto, denominato Musa 40, è opera di Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli, designer tra i candidati al Velista dell’Anno 2023.

Alberto Riva

Class 40 Acrobatica – Una storia italiana e genovese

Non è un segreto che Alberto Riva e Ambrogio Beccaria siano molto amici, tanto che Riva ha preso parte attivamente, come preparatore della barca e come membro dell’equipaggio, al progetto Allagrande Pirelli. Con l’arrivo di Acrobatica, il cui varo è previsto a inizio agosto, i due amici diventeranno avversari, ma faranno anche squadra allenandosi insieme.

L’equipaggio di Allagrande Pirelli al Defi Atlantique, da sinistra Beccaria, Gianluca Guelfi (progettista del musa 40) e Alberto Riva.

Il Class 40 di Alberto Riva viene costruito anch’esso dalla Sangiorgio Marine di Genova guidata da Edoardo Bianchi, con un team molto genovese di cui farà parte anche lo storico fondatore della classe Mini in Italia, Ernesto Moresino.

Class 40 Acrobatica – Parlano i protagonisti

Alberto Riva con Ernesto Morosino, a sinistra, e Riccardo Iovino a destra, CEO di Edilizia Acrobatica

“Fin da piccolo mi sono appassionato ad andare per mare in barca a vela e lì ho trovato la mia dimensione” ha raccontato Alberto Riva. “Dall’altra parte mi è sempre piaciuto capire come funzionano le cose e trovare soluzioni creative a problemi tecnici. Le barche sono macchine estremamente complesse dal punto di vista ingegneristico e la vela d’altura riesce a mettere insieme le due mie passioni: l’ingegneria e la sfida sportiva. Oggi realizzo finalmente il mio sogno grazie a EdiliziAcrobatica, azienda con la quale ho partecipato già alla Transat del 2021. Con Riccardo Iovino condividiamo le stesse passioni per l’innovazione e la sfida, sia sportiva che imprenditoriale” ha spiegato il navigatore.

“Conosco Alberto già da qualche tempo e ho avuto modo di apprezzarne il coraggio, la determinazione e la lungimiranza quando con EdiliziAcrobatica lo abbiamo sostenuto in occasione della Minitransat 2021″ racconta Riccardo Iovino, CEO di Edilizia Acrobatica.

“Da allora il nostro legame si è rinsaldato sempre più, per questo quando mi ha parlato del suo progetto ho deciso di sostenerlo con ancora maggiore forza che in passato: così oggi saluto questa nuova avventura ‘Acrobatica’, che coincide anche col rebranding dell’azienda che, a partire dai mercati francese e spagnolo, e dal 2024 anche italiano, si chiamerà proprio Acrobatica. Sono certo che anche questa nuova avventura sarà straordinaria, come lo è Alberto, come lo sono gli uomini e le donne che fanno parte di Acrobatica” conclude Iovino.

“Sono molto soddisfatto delle prestazioni di “Alla Grande – Pirelli”, la barca gemella di “Acrobatica”, esordisce Fabio D’Angeli, uno dei due progettisti, “che si è dimostrata molto veloce in tutte le condizioni di vento, quindi sono sicuro che anche “Acrobatica” lo sarà altrettanto, anche perché abbiamo apportato delle migliorie basate sui ritorni di esperienza delle ultime regate e alcune personalizzazioni di ergonomia in sintonia con la personalità di Alberto”.

Class 40 Acrobatica – Le Differenze con Allagrande Pirelli

Allagrande Pirelli

I Class40  sono barche studiate per affrontare l’oceano anche con condizioni meteorologiche estreme. “Acrobatica” presenta poi nuove formule innovative rispetto alla classe: la posizione dell’albero, un pozzetto con soli 4 winch di cui 2 winch centrali che permettono maggiore rapidità nelle manovre e i timoni sono basculanti e si sganciano automaticamente verso poppa quando c’è uno shock con un oggetto galleggiante.

Rispetto al progetto iniziale, su “Acrobatica” sono state fatte leggere modifiche alle appendici e nuovi pulpiti per proteggere meglio la coperta da spruzzi d’acqua nonché migliorie alla struttura, rinforzi per renderla ancora più robusta e affidabile. Modifiche anche dal punto di vista ergonomico per permettere una migliore disposizione dei pesi e una gestione più funzionale delle energie dello skipper.

La barca, per quanto può esserlo una imbarcazione di vetroresina, è a basso impatto ambientale: l’energia è prodotta da fonti rinnovabili; l’acqua è prodotta da un dissalatore che a sua volta è alimentato dall’energia rinnovabile. Inoltre, “Acrobatica” sarà una sorta di barca-laboratorio per iniziative di divulgazione e sperimentazioni per la ricerca realizzate in collaborazione con l’Università delle Baleari e il MIT, grazie alla sinergia tra Alberto Riva, ingegnere fisico e appassionato di scienze applicate, e il ricercatore Enrico Ser Giacomi.

Class 40 Acrobatica – La flotta italiana fa squadra

La sfida italiana tra Beccaria e Bona nelle ultime regate dei Class 40 ha acceso l’entusiasmo e i riflettori sulla vela italiana, adesso si aggiunge il progetto di Alberto Riva, ma anche Andrea Fornaro a breve annuncerà una barca nuova, un’altra sistership di Allagrande. L’Italia avrà così schierati per la prossima Transat Jacques Vabre quattro Class 40 di ultima generazione, qualcosa che non si era mai visto nella storia della vela nostrana.

Quattro skipper che potranno fare squadra soprattutto negli allenamenti, rivali in regata, ma alleati a terra per puntare a traguardi importanti. Una cosa è certa, ne vedremo delle belle.

a cura di Mauro Giuffrè

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