Le 10 barche a vela più grandi del mondo 2023

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barche a vela più grandi del mondo
Il Maltese Falcon (88 m), nella foto a sinistra, è tra le 10 barche a vela più grandi del mondo (foto di Carlo Borlenghi)

Quali sono le 10 barche a vela più grandi del mondo nel 2023? Ve lo sveliamo in questo articolo. Da 78,40 a 142 metri, abbiamo stilato la nostra top ten in ordine crescente.

Le 10 barche a vela più grandi del mondo – Classifica

Scoprirete tanti fatti curiosi: sapete che la terza barca a vela più grande del mondo è del 1931, ed è stata per più di 80 anni regina incontrastata? Oppure che un giorno un armatore asiatico ha alzato la cornetta e chiamato il cantiere olandese Royal Huisman chiedendo “per favore, costruitemi la barca dei miei sogni, vi do 90 milioni di euro?”.

Capirete anche la “geografia costruttiva” dei megayacht, che vede i Paesi bassi come polo chiave con cantieri specializzati nella costruzione delle barche a vela più grandi del mondo come il già citato Royal Huisman, Vitters, Oceanco. Entrerete nella mente di geniali progettisti che hanno ideato piani velici futuristici, come il Dyna Rig o il Falcon Rig.

Abbiamo scritto anche troppo. E’ l’ora di iniziare a scorrere la classifica delle 10 barche a vela più grandi del mondo del 2023, dalla meno grande alla più grande. Buon divertimento.


10. M5 – 78,40 m – Il superyacht secondo Ron Holland

Iniziamo la nostra classifica delle barche a vela più grandi del mondo con la più “piccola”. Al decimo posto troviamo M5 (78,40 x 14,80 m), che detiene comunque un primato. E’ il più grande sloop (ovvero con un solo albero) al mondo. L’albero è alto 88,3 metri e la superficie velica totale è di 3.700 mq. La barca, a vela, naviga più che bene.

Barche a vela più grandi del mondo – M5 quando ancora si chiamava Mirabella V (fonte wikipedia)

Costruito da Vosper Thorneycroft a Southampton, in Inghilterra, quello che oggi si chiama M5 fu varato nel 2004 come Mirabella V. La barca fu progettata dal mago delle barche IOR Ron Holland per Joseph Vittoria (ex presidente e amministratore delegato della società di autonoleggio Avis), come parte di una flotta di grandi yacht a vela utilizzati per charter privati ​​di lusso.

Tra le richieste del progetto c’era che lo yacht potesse utilizzare il porto di Palm Beach, in Florida. Ciò ha richiesto l’installazione di una chiglia sollevabile per ridurre il pescaggio.

Oggi è proprietà del tycoon del petrolio e del gas texano Roney Lewis e non è più noleggiabile. Mirabella era lunga 75 metri e Lewis, nel 2013 l’ha allungata di 3,2 metri nel corso di un refit presso i cantieri Pendennis.

Nell’ulteriore refit del 2019 sono arrivate le nuove verniciature, tendalini in composito, un albero rinforzato e un nuovo bow-thruster.


9. Sea Eagle II – 81 m – Costruita su un “sogno”

La storia dietro all’ideazione del Sea Eagle II (81,00 x 12,00 m), nona nella classifica delle barche a vela più grandi del mondo, è particolare.

Barche a vela più grandi del mondo - Sea Eagle II
Barche a vela più grandi del mondo – Sea Eagle II

“Per favore, costruisca la barca dei miei sogni”. Questa è la frase che ogni grande cantiere vorrebbe sentirsi dire da un armatore. E questo è quello che è accaduto a Royal Huisman, interpellati da un ricchissimo cliente asiatico, per il quale hanno iniziato a costruire un moderno schooner a tre alberi. Il costo? 90 milioni di euro. 

La barca, in alluminio, è stata progettata dal designer Mark Whiteley in collaborazione con Dykstra Naval Architects.

Ci sono voluti ben quattro anni a costruirla, dal 2016 al 2020, l’anno del varo.


8. Aquijo – 85,90 m – Il fascino dell’alluminio

Frutto di una collaborazione tra i cantieri specializzati in megayacht a vela Vitters e Oceanco, eccellenze olandesi, Aquijo (85,90 x 14,48 m), è stato sviluppato a stretto contatto con l’armatore che voleva, nonostante le dimensioni, divertirsi a vela. Infatti il progetto è stato affidato, per gli esterni, a Bill Tripp, mago delle barche a vela veloci. Gli interni sono Dölker + Voges.

Barche a vela più grandi del mondo - Aquijo
Barche a vela più grandi del mondo – Aquijo

Come ha raccontato recentemente Philippe Briand, l’armo a ketch è il migliore quando si tratta di superyacht. Infatti Aquijo è armato a ketch, mentre lo scafo è in alluminio. A vela naviga bene anche grazie a una superficie velica pazzesca, 4.000 mq. Dall’interno si gode di una vista panoramica dato che la sovrastruttura è alta sull’acqua.


7. Maltese Falcon – 88 m – Capolavoro di sviluppo e design

In questa particolare classifica, al settimo posto non poteva mancare quella che forse è la barca più iconica del cantiere italiano Perini Navi (a proposito, qui vi abbiamo parlato del suo rilancio): il Maltese Falcon (88,00 x 12,47 m), costruito nel 2006 nello stabilimento turco di Perini.

Barche a vela più grandi del mondo - Maltese Falcon
Barche a vela più grandi del mondo – Maltese Falcon

Non sono tanto le dimensioni, 88 metri di lunghezza, quanto l’innovativo piano velico Falcon Rig ad aver dato al Maltese Falcon una grande notorietà. Varato nel 2006 da Perini Navi sfrutta un sistema a vele quadre su alberi senza sartie, gestibili anche con un comando a distanza.

Il sistema è stato considerato un capolavoro di design, dello sviluppo e dell’ingegneria: sotto vela il Maltese Falcon ha raggiunto ben 24 nodi! Gli interni, progettati da Ken Freivokh, sono un sapiente mix di hi-tech e “industrial-chic”. A bordo c’è anche una collezione di arte moderna, dentro possono dormire – in totale comodità – 12 ospiti.

La barca venne realizzata per il finanziere statunitense Tom Perkins, ora l’armatrice è Elena Ambrosiadou, la regina degli hedge funds.


6. Athena – 90 m – Il megayacht che naviga (bene) a vela

Proseguiamo nella nostra classifica salendo ancora. La sesta delle barche a vela più grandi del mondo è Athena (90,00 x 12,20 m), costruita nel 2004 dal cantiere Royal Huisman in Olanda per lo sviluppatore di software americano Jim Clark.

Barche a vela più grandi del mondo - Athena
Barche a vela più grandi del mondo – Athena

Nonostante le sue dimensioni e il suo dislocamento (1.103 tonnellate) la barca è in grado di navigare anche con vento leggero. Ok, si tratta sempre di un megayacht, con tanto di spazio interno che solitamente si trova sui bolidi a motore, ma quello che piace del progetto è che resta una barca a vela. Con vento più sostenuto, Athena ha toccato i 19 nodi a vela.

L’imbarcazione, la cui sovrastruttura conta tre ponti “chiusi”, nasconde una gigantesca suite armatoriale, quattro suite ospiti, il salone sul ponte principale dove si trova la sala da pranzo e una sky-lounge extra lusso sul ponte più alto.


5. Eos – 92,93 m – 3.600 mq di vele!

Sceso nel 2006 dagli scali di Brema, in Germania, per il tycoon americano dei media Barry Diller, Eos (92,93 x 13,50 m) porta la firma di Lurssen, cantiere entrato di recente nel Guinness dei Primati per aver costruito Azzam che, a oggi, con i suoi 180 metri di lunghezza, è lo yacht più grande di sempre.

Barche a vela più grandi del mondo - EOS
Barche a vela più grandi del mondo – EOS

Pur non arrivando a tanto Eos, nel suo “piccolo”, con i suoi 93 metri di lunghezza (incluso il bompresso) figura come quinto yacht a vela più grande del mondo. Eos è un tre alberi con scafo e sovrastruttura in alluminio, ha un baglio massimo di 13,50 metri, un pescaggio che arriva a 5,50 metri e un dislocamento di 1.500 tonnellate di stazza lorda.

La superficie velica èdi  3.600 metri quadrati. L’altezza dei tre alberi, che arriva a 61 metri è stata calcolata anche per rientrare nei parametri Panamax fissati a 62,5 metri, soglia limite superata la quale non è consentito transitare per il Canale di Panama.

Per quanto riguarda il design gli esterni, che richiamano vagamente alla memoria linee rétro, sono opera dello studio Langan Design Associates, mentre per gli interni l’armatore si è affidato all’estro di Francois Catroux. Poco o nulla si sa sullo stile che caratterizza gli ambienti di bordo che possono accogliere fino a un massimo di 16 ospiti assistiti da un equipaggio di 21 persone.


4. Black Pearl – 106,70 m – Che piano velico!

Al quarto posto di questa superclassifica troviamo il Black Pearl (106,70 x 15 m) costruito dall’olandese Oceanco.

Gli studi Ken Freivokh Design, Nuvolari Lenard e Villate Design hanno giocato un ruolo chiave, come peraltro Dykstra Naval Architects, che ha disegnato i tre alberi da 70 metri DynaRig in carbonio. Ovviamente le vele sono comandate premendo un semplice pulsante, e i 2.900 metri quadri di tela possono essere pronti all’uso in sette minuti.

Il segreto della barca è proprio il DynaRig, replicato anche nella barca di Jeff Bezos che scoprirete a breve. Il Dyna Rig è stato inventato da Wilhelm Prölss negli anni ‘60. Il DynaRig che è stato montato con successo su Black Pearl, funziona con alberi rotanti indipendenti con attrezzatura velica autoportante (non c’è sartiame).

Ogni albero sostiene sei pennoni che, a differenza di un albero convenzionale, hanno una curvatura preimpostata del 12%. Le quindici vele quadrate sono posizionate tra i pennoni in modo tale che quando sono issate non ci sono spazi vuoti tra un albero e l’altro, così da agire come un’unica ala.

Le vele sono avvolgibili e vengono immagazzinate nell’albero, possono essere issate in sei minuti da potenti motori elettrici. La regolazione delle vele avviene ruotando gli alberi. Poiché non c’è sartiame, gli alberi e i pennoni possono essere ruotati sino a far navigare la barca anche di bolina stretta.


3. Sea Cloud – 109,5 m – La veterana

Sea Cloud fu progettato da Cox & Stevens e costruito nel 1931 come Hassar II da Friedrich Krupp a Kiel, in Germania, per Edward F. Hutton e l’ereditiera Marjorie Merriweather Post. Una barca gigantesca per l’epoca (109,5 x 14,94 m) che ha resistito come più lunga al mondo per più di 80 anni, oggi si deve “accontentare” della medaglia di bronzo.

Barche a vela più grandi del mondo – Sea Cloud

Dopo il divorzio, Marjorie si tenne la barca e lo ribattezzò Sea Cloud. In seguito, dopo aver prestato servizio durante la Seconda Guerra Mondiale, Sea Cloud diventò proprietà del presidente della Repubblica Dominicana Rafael Trujillo, che la ribattezzò Angelita, e poi di Clifford Barbour, che la rinominò Antarna.

I nuovi armatori tedeschi nel 1978 lo hanno refittato e hanno cambiato il nome in Sea Cloud. Sea Cloud ha 60 membri di equipaggio e 32 cabine per gli ospiti ed è disponibile per luxury charter tutto l’anno.


2. Koru – 127 m – La superbarca di Jeff Bezos

Al secondo posto della classifica delle barche a vela più grandi del mondo c’è lo yacht del momento, Koru, costruito da Oceanco per il magnate di Amazon Jeff Bezos. Lunga 127 metri e larga 16, la barca a vela di Jeff Bezos non ha eguali. Per capire le proporzioni, è circa il 20% più lunga di un campo da calcio a 11. O grande come 10 autobus di linea, se preferite.

Koru – Fonte immagine: Ansa.it

C’è sempre molta riservatezza intorno al costo di questi oggetti. Secondo le voci più informate Jeff Bezos avrebbe speso 500 milioni di dollari per Koru. Può sembrare tantissimo, ma sono “bruscolini” per un uomo che ha un patrimonio stimato di 144 miliardi di dollari ed è la terza persona più ricca al mondo (dopo Elon Musk e Bernard Arnault)!


1. “A” – 142 m – La barca a vela più grande del mondo

Alzi la mano chi lo ha visto navigare a vela. Il leader della classifica delle barche a vela più grandi del mondo di “velico” a poco. “A” è una barca che ha sempre fatto discutere, fin dal suo varo, nel febbraio 2017 su progetto dell’archistar Philippe Starck per il magnate russo Andrey Melnichenko.

Barche a vela più grandi del mondo - A
Barche a vela più grandi del mondo – Lo yacht A

Andrey Melnichenko ha speso 450 milioni di dollari per farselo costruire ed è lungo 142 metri e dispone di tre alberi alti 90 metri.

Costruito nei cantieri tedeschi Nobiskrug a Kiel, dispone di otto ponti per il magnate e i suoi ospiti, seguiti da un equipaggio di 54 persone. Oltre a un’area per l’atterraggio di elicotteri, al suo interno c’è una sala per l’osservazione subacquea. I motori diesel sono due MTU da venti cilindri a “V” per una potenza di 3600 Kw. Lo yacht è dotato di quattro generatori elettrici da 2800 Kw per l’alimentazione dei sistemi di bordo. La propulsione è garantita da un impianto ibrido diesel-elettrico con idrogetti anziché le vecchie eliche.

Adesso “giace” ormeggiato nel Golfo di Trieste, messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza in esecuzione delle sanzioni decise dall’Unione Europea contro gli oligarchi russi. Lo stazionamento e la manutenzione costa milioni e milioni allo stato Italiano.

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