Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la storia del successo riscosso da L30, la barca ucraina di Rodion Luka, al premio Barca dell’Anno 2023 (Boat of the Year) della prestigiosa rivista americana Cruising World, ma sono ben 17 i modelli premiati dai giudici, provenienti da 9 nazioni diverse: Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Sud Africa, Slovenia, Svezia, Stati Uniti e ovviamente Ucraina.
Sebbene l’effetto della pandemia sulla produzione mondiale di barche a vela è ancora abbastanza evidente, coi libri degli ordini dei cantieri che restano pieni (anche se non più ai livelli del 2021), ciò che sembra essere stato accantonato per il momento è la ricerca e lo sviluppo di nuovi modelli. Quasi tutti i cantieri sono ancora impegnati a consegnare le barche ordinate in questi ultimi anni. Detto ciò, anche in anni con due dozzine di barche in nomination in più, è raro che in finale per il premio Barca dell’Anno si presenti una flotta con una presenza internazionale così clamorosa.
Da notare come, se negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione dei grandi monoscafi, nella gamma dai 55 a 65 piedi, molti con prezzi a sette cifre, quest’anno non c’è una vera e propria classe di lusso. Sebbene il costo di diverse voci raggiunga facilmente il milione di dollari, per la prima volta nella storia, il monoscafo più grande è Elan Impression 50.1 (15,18 m), mentre tra i catamarani Lagoon 55 (16,56 m).
Ci sono inoltre un paio di classi eccezionalmente numerose, che certamente riflettono lo stato attuale del mercato. Sia la divisione “Performance Cruiser” di barche ibride da regata/crociera che la classe “Multihull” dei multiscafi da crociera ha visto la presenza di un quintetto di voci (quest’ultima con quattro catamarani e un trimarano). Nessuna delle due è stata particolarmente sorprendente, perché le barche ibride che servono a molteplici scopi sono ormai di moda da diversi anni, e la tendenza verso i multiscafi è diventata sempre più forte da più di un decennio e non mostra alcun segno di inversione.
Le migliori Barche dell’Anno 2023
Vincitori overall del premio Boat of the Year 2023 sono due bluewater cruiser, barche destinate alla lunga navigazione in oceano: Lyman-Morse LM46, miglior barca americana, e Hallberg-Rassy 400, miglior barca estera. Vediamole assieme.
Lyman-Morse LM46 (13,92 m x 4,09 m) – miglior barca americana
Un bluewater cruiser semicustom americano per una crociera attorno al mondo in famiglia. Progettato dal famoso architetto navale neozelandese Kevin Dibley, Lyman-Morse LM46 è una barca a vela leggera e veloce, forte ed elegante.
Nonostante il bordo libero basso, internamente è molto spaziosa, grazie anche alla tuga rialzata. Lo scafo è costruito in doppio fasciame e poi resinato con epossidica in infusione, per isolare il legno dall’acqua. Il pozzetto è pulito e funzionale con panche a tutta lunghezza, sostenute da un paramare curvo che scivola verso poppa, e separate da un tavolo centrale fisso con ante pieghevoli. I puristi dell’assetto delle vele saranno felici di trovare un carrello della scotta randa che copre l’intera larghezza del pozzetto, proprio di fronte alla doppia timoneria.
Hallberg-Rassy 400 (12,30 m x 4,18 m) – miglior barca estera
Disegnato dal maestro argentino German Frers, Hallberg-Rassy 400 ha mandato in pensione il 412 all’interno della gamma del cantiere svedese.
A differenza della sorella maggiore, anche se di poco, in questa barca la ruota del timone si sdoppia, come è consuetudine nei modelli più recenti. Rimane il tipico sprayhood rigido e gli interni sono disponibili in tre configurazioni. Scoprilo qui
Midsize Cruiser (media lunghezza, da crociera)
Tartan 365 (11,13 m x 3,66 m) – vincitore
Con uno stile un po’ retrò, Tartan 365 è una classica barca americana adatta alle famiglia e da crociera, che non rinuncia ad alcune innovazioni e materiali più moderni. Lo scafo ha un’altezza della linea di galleggiamento che scivola verso poppa, raggiungendo l’altezza minima al massimo del baglio.
Come sulle barche moderne, a poppa vi sono due ruote del timone e l’albero è in fibra di carbonio. Gli eleganti interni sono realizzati a mano in legno d’acero o ciliegio nordamericano, il paiolato della cabina è in teak e il tutto è rifinito con una vernice satinata altamente resistente.
Beneteau Oceanis 34.1 (10,77 m x 3,57 m) – finalista
Oceanis 34.1 è l’ultimo modello della linea da crociera del costruttore francese Beneteau. L’architettura navale porta la firma di Marc Lombard mentre Nauta Design ha lavorato al piano di coperta e ai layout. Perfetta come prima barca a vela che sia facile e sicura da manovrare, anche con un equipaggio meno esperto. Questo modello, rispetto al suo predecessore, punta su un peso minore e sulla possibilità di disporre di una maggiore invelatura. Sottocoperta si possono avere due o tre cabine doppie. L’applicazione mobile Seanapps e la sua unità presente a bordo permettono di monitorare dal proprio smartphone lo stato dei diversi sistemi della barca (livello delle batterie, del carburante e dei serbatoi d’acqua, pianificazione delle operazioni di manutenzione), oltre che pianificare i propri itinerari o fare il punto sulla navigazione. Scoprilo qui
Dufour 37 (10,77 m x 3,80 m) – finalista
Disegnato dallo studio Felci Yacht Design di Umberto Felci, Dufour 37 è una barca da crociera comoda con ottimi volumi interni ed esterni, soprattutto a poppa nel pozzetto. Si tratta di fatto di un’evoluzione del Dufour 360, che è stato ripensato per avere interni più comodi, anche grazie ai 20 centimetri che guadagna in larghezza, e una superficie velica maggiore.
Come il suo predecessore dispone di una timoneria a pala singola e di due timoni a ruota. Lo scafo è moderno e stabile, simile a quello delle imbarcazioni per regate d’altura, ma con una parte inferiore dello scafo lievemente arrotondata che favorisce la fenditura delle onde e riduce la rumorosità all’interno della barca. Sul ponte e sulle murate trovano spazio delle ampie vetrate che illuminano gli interni di luce naturale. Scoprilo qui
Performance Cruiser (crociera-regata)
J/45 (13,85 m x 4,25 m) – vincitore
Lanciata per i 45 anni del cantiere, J/45 è la nuova ammiraglia del brand e segna il ritorno di J, o forse un vero e proprio ingresso, nel mondo della crociera, seppur performante.
Con linee moderne, a cominciare dal dritto di poppa verticale e a quello di prua leggermente inverso, con delfiniera integrata, l’idea che sta dietro al J/45 è quella di proporre una “terza via” agli armatori indecisi tra imbarcazioni tecniche orientate alle prestazioni o progettate per un comfort senza compromessi, anche a discapito delle prestazioni. La sintesi è stata tra il pragmatismo americano di J Boats (progetto) e il gusto francese di J Composites che la costruisce in Vandea. Scoprilo qui
Beneteau First 36 (10,97 m x 3,80 m) – finalista
Una barca da crociera ad alte prestazioni. L’intero scafo è infuso sottovuoto con una struttura a sandwich di schiuma, comprese le paratie e la maggior parte dei compartimenti. Una tecnologia fino ad oggi riservata alle barche da regata o di piccole serie.
Il risultato è una barca molto rigida, con un peso di soli 4.800 kg, caratteristiche che fanno del First 36 il cruiser/racer perfetto. La coperta è molto pulita e semplificata, con un grande pozzetto e le due ruote del timone con winch e tutte le manovre disponibili anche stando seduti. In modalità “crociera” si può allestire un grande tavolo centrale (pieghevole) con due sedute aggiuntive. Scoprilo qui
L30 (9,58 m x 2,54 m) – finalista
Daysailer sportivo di 30 piedi ideato dal campione ucraino Rodion Luka per l’evento offshore delle Olimpiadi di Parigi, poi annullato. Prodotto in Ucraina (e Ungheria) e esportato in tutto il mondo, ha la chiglia retrattile, il timone a baionetta e l’albero in carbonio incernierato in coperta, che può essere armato facilmente in un paio d’ore.
Può essere trasportata facilmente su un carrello con una normalissima auto. Infatti, L30 è una barca relativamente stretta per gli standard odierni, grazie ad un baglio massimo di 2,54 metri può anche essere spedita tramite un container. Il pozzetto è grande e aperto, le due ruote del timone si trovano ben a poppa e non ci sono sedute nel pozzetto. Gli interni sono minimalisti e funzionali, sufficienti per piccole crociere o per una notte di trasferimento verso una regata e ritorno. Scoprilo qui
X-Yachts X4³ (13,24 m x 3,99 m) – finalista
Ecco la nuova versione MK 2 di X4³, il 13 metri della serie PureX di X-Yachts che è stato costruito in più di 100 esemplari. Il nuovo design dello scafo ha uno specchio di poppa più ampio e degli spigoli morbidi sollevati. Questo dona ulteriore stabilità di forma e permette di ridurre la scia e la turbolenza sull’acqua con la barca sbandata.
Inoltre, il baglio massimo è stato arretrato, aumentando notevolmente i volumi. A prua la delfiniera è stata allungata ed ora integra l’ancora e il sistema di ancoraggio, oltre a conferire un punto di mura delle vele da vento portante più avanzato. Il piano velico è stato ridisegnato ed offre una superficie maggiore che garantisce migliori prestazioni anche con poco vento. Scoprilo qui
Cruising Multihull (multiscafi da crociera)
Tanna 47 (13,94 m x 7,70 m) – vincitore
Il nuovo catamarano di Fountaine Pajot si rivolge a chi sta cercando una barca su cui trascorrere a bordo periodi anche molto lunghi, senza rinunciare al comfort che ci si aspetta da un catamarano.
L’imbarcazione viene proposta con due differenti configurazioni di layout interno. La prima, per l’utilizzo privato e famigliare, è la “Maestro”. Una grande cabina armatoriale sviluppata lungo tutto lo scafo di sinistra, con bagno dedicato e box doccia oltre che una vera e propria scrivania/studio lungo la murata. A dritta trovano spazio due doppie, ognuna con bagno dedicato. La versione “Quintet” è invece decisamente orientata al charter: cinque cabine doppie (una di esse con cuccette a castello) e cinque bagni dedicati. Quello che non cambia, nelle due versioni, è l’ampio quadrato centrale “vista mare” con cucina a L sul lato di sinistra (300 litri di spazio di stivaggio), a poppa dell’accesso alle cabine e il tavolo da pranzo con divano a dritta, a prua della scala che porta sottocoperta. Scoprilo qui
Balance 442 (13,50 m x 7,60 m) – finalista
Un catamarano compatto che può essere facilmente gestito senza equipaggio. Il cantiere sudafricano Balance Catamarans propone sul mercato uno yacht perfetto per vacanze tra un’isola e l’altra di un arcipelago, ma che può essere attrezzato in ogni momento anche per crociere transoceaniche.
Balance 442 è per molti versi una versione ridotta del 482, offre un’interessante equilibrio tra un catamarano ad alte prestazioni e un armo autovirante gestibile facilmente, con un layout di coperta ottimizzato per un facile servizio di guardia in solitario durante la navigazione. Non manca anche su questo modello il timone girevole a 90 gradi, marchio di fabbrica di Balance, che consente di pilotare sia in alto, all’aria aperta, che in basso nel pozzetto, protetti dalle intemperie. È disponibile con chiglia fissa o daggerboard, quest’ultima con un pescaggio minimo di soli 1,05 metri.
Lagoon 55 (16,56 m x 9,00 m) – finalista
Fedele alle sue radici e ai suoi valori, il nuovo Lagoon 55 (erede di quel primo modello lanciato dal cantiere nel lontano 1987) è un catamarano sicuro e confortevole, per chi ama navigare lungo ma comodo.
Su progetto di Marc Van Peteghem e Vincent Lauriot-Prévost (VPLP design), come l’originale di 36 anni fa, e con il contributo di Patrick le Quément per il design degli esterni e dell’italiana Nauta Design per gli interni, Lagoon 55 si distingue per un flybridge davvero XXL, con 2,30 metri di altezza del tettuccio, e degli interni molto luminosi, che grazie sia alle finestre sopraelevate nel tettuccio e alle grandi finestre verticali creano quell’effetto “open air” tanto caro a Massimo Gino, l’interior designer (Nauta Design). Enorme la plancia abbattibile poppiera. Nell’area living di poppa a dritta trova spazio un divano dove stanno comode dodici persone, attorno a un tavolo da pranzo componibile e un lettino prendisole. Scoprilo qui
Nautitech 44 Open (13,30 m x 7,36 m) – finalista
Nautitech 44 sposa una filosofia precisa, quella dell’equilibrio tra performance, comfort, sicurezza. Non troverete lussuosi flybridge, ma una barca marina per girare il mondo e per la crociera bluewater che Marc Lombard ha ideato in collaborazione con il team di ricerca e sviluppo di Nautitech.
Nautitech 44 viene proposto in configurazione Open, con salone più piccolo e pozzetto più grande. A poppa una doppia stazione di comando. Ascoltando l’esperienza gli armatori che navigano “lungo”, Nautitech ha sostituito la cabina di prua a dritta con una “SmartRoom”, ovvero una stanza sottocoperta che è molto di più del classico “vano tecnico”. All’interno di questo spazio multifunzionale, che funge da officina e lavanderia, a seconda delle esigenze, c’è anche la possibilità di aggiungere una lavatrice standard o un grande congelatore. Scoprilo qui
Neel 43 (13,11 m x 7,50 m) – finalista
Entry level della gamma Neel Trimarans, cantiere francese specializzato in trimarani da crociera. Neel 43, l’ultimo nato dalla matita di Marc Lombard, è un trimarano capace di raggiungere ottime velocità senza rinunciare al confort di bordo, spesso sacrificato sui trimarani rispetto ai catamarani.
Sul ponte principale trovano posto, oltre alla cucina e al posto di guida interno, due cabine doppie con vista panoramica verso l’esterno e un bagno. La zona del pozzetto può essere unita a quella del salone per ospitare nella zona living fino a dieci persone. Nelle prue vi sono altre tre cabine, due cuccette con accesso esterno sugli scafi laterali, una cabina doppia, con bagno che la precede, nello scafo centrale.
Full-Size Cruiser (sotto i 50 pedi, da crociera)
Moody 41DS (12,52 m x 4,20 m) – vincitore
Moody Decksaloon 41 ha come obiettivo quello di esprime una navigazione che sia al tempo stesso sicura e con buone capacità veliche. Il ponte walk-around, originariamente sviluppato da Moody, consente di raggiungere agevolmente i lettini nella parte anteriore, l’alto bordo libero e il doppio ponte garantiscono sicurezza e comfort.
Il doppio strallo di prua di serie facilita il cambio delle vele. Le sartie superiori sono attaccate al bordo libero, le sartie inferiori al ponte di coperta, in modo da non intralciare il passaggio. Il rig con un piano velico di 83 mq punta a far raggiungere velocità sportive. Interessante la zona living ricavata nella tuga con vetrata panoramica a 360° che, grazie all’innovativa soluzione “Patio push & sliding door“, può estendersi fino al pozzetto, grazie alle vetrate a scomparsa e al bimini estraibile.
Elan Impression 50.1 (15,18 m x 4,68 m) – finalista
Ammiraglia di casa Impression, l’ultima nata del cantiere sloveno Elan è un bluewater pensato per la crociera e le lunghe navigazioni. Le linee d’acqua sono disegnate da Humphreys Yachts Design in collaborazione col design team di Elan, e, pur essendo una barca da crociera, offre delle buone prestazioni anche a vela.
Come tutti gli scafi prodotti dal cantiere in Slovenia, è realizzato con la tecnica in infusione a sottovuoto, cosa che rende lo scafo estremamente rigido. Ampi gli spazi sia interni che esterni. Innovativa la posizione della dinette, che risulta ribaltata rispetto alla cucina, per poter sfruttare al meglio la larghezza massima della barca. Nel pozzetto trova spazio la doppia timoneria, un doppio tavolino con passaggio centrale, e sei winch, pur essendo una barca da crociera (quelli a poppa sono molto arretrati per agire in autonomia dalla pozione del timoniere). Sul pulpito di poppa non mancano i due seggiolini, segnale distintivo della linea Impression.
Hanse 460 (14,60 m x 4,79 m) – finalista
Hanse 460 è la barca che inaugura una nuova era del cantiere tedesco. L’estetica è diventata leggermente più sportiva, la prua ha volumi potenti e il flesso inverso; per la prima volta compare anche un piccolo spigolo, un buon espediente per recuperare un po’ di volume interno e avere anche un elemento di stabilità in più con mare formato e vento fresco. A poppa il ginocchio è invece morbido, ma anche questo fungerà da appoggio in acqua a barca sbandata.
Per quanto riguarda i layout di coperta Hanse si è affidata a quelli già sperimentati sugli ultimi modelli, con i winch a ridosso della timoneria. L’easy sailing, il comfort in navigazione e i grandi volumi interni sono i concetti che guidano il nuovo 460, e che da sempre sono cari ad Hanse. Scoprilo qui
Giacomo Barbaro
2 commenti su “Le migliori 17 barche del 2023 da 9 a 17 metri secondo gli americani”
Gli ameri8cani mi pare ci capiscono molto poco.
Gli americani mi pare ci capiscono molto poco.