Che cosa sono le Classic Boat (1967-1998) e perché valgono di più

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Il Farr 40 costruito da Carroll Marine è una “Classic Boat” per eccellenza. (immagine tratta dal volume “The Fabulous 40s”

Se possedete o cercate una barca usata leggete qui. Vi spieghiamo perché le barche che hanno almeno 25 anni di vita, diventano storiche “Classic Boat”. Ma alcune hanno più valore di altre. Per questo abbiamo selezionato 100 barche costruite dal 1967 al 1998 che sono più preziose di altre, che vi presenteremo in 20 articoli dedicati. Benvenuti nel magico mondo delle Classic Boat.

Cosa sono le Classic Boat

Non tutte le barche usate sono uguali, soprattutto se hanno parecchi anni sulle spalle. E non tutte valgono allo stesso modo, pur avendo la medesima età. La grande differenza la fanno bellezza e unicità della barca. Scordatevi i vecchi parametri di valutazione. Qui non va considerato solo il cantiere che l’ha costruita e la svalutazione annuale rispetto al prezzo del nuovo. Nel caso delle barche che hanno più di 25 anni di età c’è dell’altro che determina il valore in più. A partire dalla firma di chi l’ha progettata. In sintesi, ci sono barche più azzeccate di altre. Alcune sono nate meglio.

Questa differenza “bella/meno bella” riguarda in parte la sfera della soggettività, ma non poi così tanto. Ma di quali barche parliamo? Di quelle costruite dal 1967, quando con l’avvento della vetroresina come materiale di costruzione, vengono costruite in serie. Da quell’anno finalmente anche nella nautica le barche non sono più come un quadro originale, uno diverso dall’altro. Ci sono più barche tutte uguali. Nasce la produzione di serie.

Baltic – Baltic 42 DP

Perché c’è chi vale di più

L’anno della produzione di serie non determina da solo il valore dell’usato. Da sempre dove la produzione di serie esiste da più di cento anni, il valore non è uguale per tutti i modelli. Fateci caso, il valore di auto, moto, orologi, arredamento dipende dal singolo modello e non dall’anno di produzione. I prodotti più azzeccati valgono di più. In pratica, non tutti gli oggetti valgono allo stesso modo. E anche qui il criterio bello/meno bello determina il valore dell’oggetto.

La quotazione trascende dall’età del manufatto costruito in più esemplari e si concentra sul valore storico, sulla sua riconosciuta originalità estetica, tecnica, qualitativa.

Diventa storica dopo 25 anni

La nostra indagine si concentra sulle barche costruite in serie in vetroresina della prima generazione, quelle costruite tra il 1967 e il 1998. Sono le barche degli albori della costruzione di serie, che hanno almeno 25 anni di vita. Un’età sufficiente a classificarle come storiche, secondo il parametro definito dalla carta della FIVA (Federazione Internazionale Veicoli Anziani) nata per classificare e preservare l’interesse storico delle auto e, in generale, degli oggetti in movimento. Criteri che ben si adattano anche alle barche.

Insomma, dopo 25 anni anche una barca può essere definita di valore storico.

Mariver – Pierrot

Si scopre che la vetroresina è eterna

Torniamo un attimo indietro per chiarire perché è fondamentale la data del 1967. Prima di allora le barche erano costruite in esemplari unici o in piccolissime serie, sempre realizzate una ad una, artigianalmente. Il materiale usato era principalmente il legno, alcune in ferro o ferrocemento, le più sofisticate in alluminio. Poi arriva la rivoluzione della vetroresina che permette di “stampare” più gusci e coperte tutti uguali. Così decolla la produzione industriale di serie. E finalmente le barche da pezzo unico, come un quadro d’autore, vengono replicate.

All’inizio c’era una incombente incognita. La domanda era: “quanto durerà uno scafo in vetroresina?” Oggi, dopo quasi sessant’anni, possiamo dire che la barca in vetroresina è praticamente eterna, non si distrugge e anzi, se ben manutenuta, vive intatta. Molto più longeva e con meno costi di refit di un’auto storica, che si deteriora molto di più.

Chiamiamole Classic Boat

Con 25 anni minimi di vita, abbiamo definito il periodo in cui una barca usata può fregiarsi dell’appellativo di barca storica. Ma gli vogliamo dare un nome a questa nascente categoria, che la differenzi dalle barche d’epoca, costruite in un pezzo unico e quasi sempre in legno? Le abbiamo chiamate Classic Boat. Suona bene e prende spunto dal mondo delle auto che appunto si divide in “auto d’epoca” e “auto classiche o storiche” per quelle che hanno almeno 20 anni di vita.

Alpa – Alpa 12.70

Il valore della firma

Come dicevamo all’inizio, non tutte le barche usate di serie costruite in vetroresina con almeno 25 anni d’età, sono uguali. Ci sono quelle che hanno un valore storico maggiore, altre minore. Sempre per esemplificare, qualcuna è venuta meglio, altre peggio. Per fare una classificazione, non c’è solo il parametro estetico per classificare una “Classic Boat” d’eccellenza. La firma è un elemento rilevante di valutazione. Ancor di più in quel periodo.

Grazie alla nascita delle barche di serie nel 1967 nacquero nuovi cantieri, nati da zero. Questi cantieri attinsero a una nuova generazione di formidabili progettisti/designer, figli del boom economico mondiale. Avevano coraggio, innovavano. Molti designer di questa nuova generazione, sono diventati delle archistar. State sicuri, una barca firmata vale più di una senza padri nobili. La firma conta, per determinare il valore dell’oggetto, nel mondo della moda, dell’arredamento e anche delle auto. E quindi anche nel mondo delle barche.

Non tutti i modelli sono uguali

Ma non tutte le barche sono uguali, anche se costruite da un cantiere famoso e disegnate da un progettista di grido. Per determinare una selezione di valore storico, intervengono ulteriori criteri di valutazione: il grado di innovazione, la qualità, le caratteristiche veliche, l’originalità della barca nel suo complesso.

E qui interveniamo noi del Giornale della Vela. Esistiamo da 48 anni, abbiamo un archivio immenso che contiene tutte le informazioni e i dati necessari a classificare quali sono i modelli di barche usate con almeno 25 anni, costruite dal 1967 al 1998, con un maggiore valore storico rispetto ad altre.

Cantiere del Pardo – Grand Soleil 34

Le 100 Classic Boat Memorabili

Dopo un grande lavoro di selezione, abbiamo selezionato 100 Classic Boat per voi. Cento barche che, a partire da Venerdì 24 Marzo, presenteremo 5 alla volta, in ordine di lunghezza crescente. Sia chiaro, non è un elenco definitivo. Lo aggiorneremo, mano a mano, anche con i vostri suggerimenti, che potete scriverci via mail a deluise@panamaeditore.it.

Ma queste 100 Classic Boat sono sicuramente oggetti di culto, che hanno una storia, una firma, un valore destinato a crescere nel tempo.

Se possedete una di queste 100 Classic Boats, siete fortunati. Se avete intenzione di acquistare una barca usata Classic Boat, invece, seguite questa serie di articoli, scoprite le barche e leggetene caratteristiche e motivazioni, guardate le foto. Sicuramente troverete la barca giusta per voi. Una barca speciale, destinata a valorizzarsi. A patto che la teniate bene. Le barche, come le persone, vanno amate e preservate.


Tre “chicche” sulle Classic Boats


 

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26 commenti su “Che cosa sono le Classic Boat (1967-1998) e perché valgono di più”

    1. Giornale della Vela

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      Buongiorno,

      questo articolo rappresenta una introduzione alle 100 Classic Boat. Nelle prossime settimane avrà modo di veder uscire tutte le barche. E, non tema, come vedrà, abbiamo preso in considerazione anche il cantiere Wauquiez.

      Continui a seguirci!

      La redazione

      1. Buongiorno sono un felicissimo armatore di un Comet 850, che per me è una barca splendida. Volevo sapere i vostri commenti. Grazie mille.

    1. Giornale della Vela

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      Buongiorno,

      comprendiamo bene il suo entusiasmo, avere un Swan firmato da Sparkman & Stephens è sempre una soddisfazione.
      Barca dal grande fascino, complimenti. Se ne prenda buona cura, la merita tutta.

      Un cordiale saluto,

      La redazione

  1. Giorgio Sodomaco

    Buongiorno io sono il fortunato propietario di Zurich barca disegnata da Judel/Vrolik per l Admiral del 91 costruita da MayfarMarine interamente in carbonio prevedete di creare una categoria anche per questo tipo nelle Classic Boat?

      1. Giornale della Vela

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        Buongiorno,

        Ha indubbiamente ragione a elevare le grandi doti di Vallicelli, un vero Maestro.
        Potrebbe interessarla un recente articolo su 5 barche di serie derivate da suoi grandi one-off da regata. Lo trova sul nostro sito, titolato “Racer puri o Classic Boats di serie? 5 gioelli firmati Vallicelli”.
        Intanto, la ringraziamo per la segnalazione.
        Cordialmente,

        La redazione

    1. Giornale della Vela

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      Buonasera e grazie per la segnalazione.
      Se avesse ne avesse piacere, può mandarcene alcune foto e qualche riga di descrizione (alla mail deluise@panamaeditore.it) in quanto Classic Boat IOR, di cui usciranno news in futuro.

      Un cordiale saluto,
      La redazione.

  2. Ciao a tutti sono armatore di un velocissimo e comodo X372 dal 1990 vincitore di moltissime regate. Ottima la Vs iniziativa di riproporre queste meravigliose imbarcazioni grazie a presto e buon vento a tutti

    1. Antonio Matarrese

      Ho una Leader 31 dei Cantieri del Garda. Anno 1974. Cabina tutta in legno e scafo blu. Rientra nelle Classic boat?

    1. Giornale della Vela

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      Buongiorno,

      Complimenti, indubbiamente un pezzo di storia della cantieristica italiana.
      La tratti bene e continuerà a regalarle soddisfazioni.

      Un cordiale saluto,
      La redazione.

    2. Georg Kerschbaumer

      Anch´io ho un´Alpa 9,5 al lago di Garda, aquistata a dicembre.
      Bellissima barca 🙂
      Sono curioso anch´io dell´articolo su questa „Classic Boat“

  3. Buongiorno ho visto nel vostro articolo sulle classi boat inserita la fotografia della barca del Cantiere Mariver modello Pierrot ? Avete preso in considerazione anche il Modello 37 piedi Fenicia sempre di Mariver?
    Grazie
    Fabio

    1. Francesco Petrosillo

      Buongiorno, possiedo un Ecume de Mer la prima barca di Jean Marie Finot disegnata appena finiti gli studi da architetto, eletta Barca dell’anno nel 1975, progenitrice di tutti gli scafi a venire.
      Spero di vedere pubblicato un articolo su questa bella barchetta.
      Grazie
      Francesco

  4. Elio Calabretta

    Buongiorno
    Ho seri dubbi che , come affermate , la vetroresina non sia soggetta a invecchiamento . Anni di navigazione , anche con mare formato stressano strutturalmente lo scafo e la delaminazione è una eventualità tutt’altro che remota. Inoltre la permanenza in acqua è noto può determinare fenomeni osmotici, come ho potuto constatare in alcuni dei modelli citati nell’articolo. Naturalmente uno Swan ante 1998 è senz’altro un prodotto che offre tutte le garanzie
    Elio C.

  5. Hallberg Rassy 42 K 1988 : Ho girato il Mediterraneo e la barca è più bella che mai!!!!! Fantastica spesa anche se molto elevata.

    1. Giornale della Vela

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      Buonasera,
      L’Hallberg Rassy 42 è già inserito tra le prime 100 Classic Boat memorabili.
      Potrà leggerne sulla rivista del prossimo numero di maggio e, prossimamente, anche sul nostro sito.

      Un cordiale saluto,
      La redazione.

  6. Alberto Eleonora Dollinar

    Abbiamo una Alla a 11 Supermaica del 1969 progetto di John Illingworth e ne siamo orgogliosi in termini di imbarcazione morbida sull’onda, ideale per noi due, storica e ben proporzionata.
    È l’ esempio di navigazione comoda, marina, confortevole grazie alle linee disegnate da una esperta penna per assetto dislocante e da un eccellente cantiere.
    Non abbiamo molte informazioni sul cantiere Alpa di Offanengo in provincia di Cremona dove sarebbe bello ci fosse un museo Alpa.
    Grazie se potete parlarne…..

  7. Giorgio Hiuliani

    Orgoglioso proprietario di un Valiant 40, disegno di Robert Perry, del 1980. Negli USA è più di una Classic Boat, è un oggetto di venerazione e sconfinata fiducia. Vedere la pubblicistica americana! Dopo venti anni di suo uso confermo: meglio di un Halberg Rassy! Possibile vederla inclusa nel Vs elenco?

  8. Davide

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    Mi soffermo volentieri sulle pagine del GDV dedicate alle Classic/IOR, perché catturano la mia attenzione e stimolano la mente nell’esercizio di associare la foto in quel momento stampata a qualche fotogramma impresso qua e là, magari curiosando d’estate tra i pontili dei porti che ho avuto il piacere di visitare. Si perché i nostri porti hanno in seno un grande e vario patrimonio di questi oggetti dal fascino intramontabile, curatissimi e risplendenti in rada o all’ormeggio che vogliono ancora oggi dire la loro, trasmettendo un magnetismo proprio delle cose di un tempo. Come voi le avete descritte, sono dei cult della vela, capaci ancora oggi di attrarre e stimolare, testimoniano l’idea del mare e della nautica che prende forma e consistenza. Oggi siamo abituati a vedere grandi barche dal design accattivante, futuristico, ottimizzato alle prestazioni, volanti addirittura. Ma alla vista di ciò che per noi oggi è il Classico, ci si sofferma sempre con ammirazione e stupore, poichè esprimono un ineguagliabile fascino dato della forma elegante ed aggraziata e al tempo stesso carica di robustezza e affidabilità. Sono del resto le barche per le quali la lunga crociera della vita non è ancora terminata ed orgogliosamente ci ricordano cosa vuol dire andar per mare.

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