
La classe Imoca 60 si prepara a un biennio di fuoco, che culminerà con il Vendèe Globe 2024. In queste settimane molti skipper sono a lavoro sulle proprie barche, e nuovi vari si susseguono in Francia. Uno degli ultimi nuovi progetti ad andare in acqua è stato l’Imoca 60 di Thomas Ruyant, For People. Una barca che suscita interesse, sia perché lo skipper è uno dei potenziali favoriti alla vittoria del prossimo giro del mondo, sia perché il progetto porta con se alcune idee interessanti.
L’Imoca 60 di Thomas Ruyant – Tornano Finot-Conq

L’Imoca 60 di Thomas Ruyant è stato disegnato dagli architetti navali Antoine Koch e Finot-Conq, con l’assistenza della società di consulenza di progettazione ingegneristica GSea Design, nonché il know-how del cantiere bretone CDK Technologies. La forma dello scafo è diversa da quella dei recenti Imoca 60 varati. Ha sezioni più strette nella parte inferiore, svasata verso lo spigolo. Volendo fare un paragone ricorda quasi alcune forme viste su alcuni prototipi dei team di Coppa America, con le dovute differenze.

Una barca che su alcuni aspetti va in controtendenza rispetto al resto dei nuovi progetti Imoca, anche nelle sezioni di prua che sembrano più magre e meno rotonde.
Come navigherà l’Imoca 60 di Thomas Ruyant?

Con questi volumi più magri sarà una barca veloce nel vento leggero, quindi nelle fasi di transizione tra i sistemi meteo tipiche del Vendée Globe. Sembra avere anche forme particolarmente adatte al foiling: con una superficie meno bagnata sotto la barca dovrebbe essere in grado di staccarsi prima dall’acqua.
Di contro ci sarà da valutare come reggerà la spinta all’ingavonamento verso prua, tallone d’Achille delle barche da regata oceaniche. Avendo una forma dello scafo che non è piatta ma anzi mostra una forma quasi a U, gli impatti sulle onde dovrebbero essere più morbidi.
Ne sapremo di più nei prossimi mesi, anche perché il 2023 è anno di Transat Jacques Vabre, la traversata oceanica in doppio dove gli Imoca 60 saranno tra i protagonisti.
Mauro Giuffrè