Racer puri o Classic Boats di serie? 5 gioelli firmati Vallicelli (9-12 metri)
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Firmato Vallicelli: 5 Classic Boats dallo spirito racer
La vostra Classic Boat potrebbe essere erede di una grande regina delle regate. E le probabilità aumentano se, dietro il suo progetto, si cela un nome famosissimo: Andrea Vallicelli.
Padre di tante delle barche che fecero grande la vela italiana – come Brava e Azzurra, per citarne alcune – Vallicelli è artefice di un intero pantheon di piccoli capolavori, tanti dei quali nati one-off, barche da regata vincenti, poi prodotte in serie. Una caratteristica tipica dell’epoca, questa, che insieme alla crescente passione, contribuì al boom della vela degli anni ’70 e ’80. Dai piccoli nove metri al più voluminoso Two Tonner, ecco cinque grandi Classic Boat derivate da progetti vincenti firmati Vallicelli.
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Ziggurat / Ziggurat 916 | Half Tonner; 1975 – 76 (9.15 & 9.16 m)
È la barca da cui nasce tutto. Ancora studente universitario, Andrea Vallicelli, con Vittorio Mariani e Nicola Sironi, progetta un quinta classe IOR con cui partecipare alla Half Ton Cup di Trieste del 1976. Il progetto, seppur ispiratone, si discosta parzialmente dalle lezioni americane di Carter e Peterson , sia per ridotto dislocamento, sia nelle sezioni poppiere più pronunciate. Nasce un’icona della vela italiana, lo Ziggurat.
ZigguratHalf Tonner veloce e boliniero, lo Ziggurat si guadagna immediatamente un terzo posto overall, con una grande vittoria nell’ultima regata del ciclo, quella d’altura. La barca viene acquistata immediatamente e, in contemporanea, i cantieri CPR decidono di produrla in serie. Nasce così un grande successo della produzione di serie nostrana, lo Ziggurat 916, barca validissima.
Gattone / V-Cat 38 | One Tonner; 1976 (11.25 & 11.38 m)
Partecipe dell’esordio di Vallicelli, subito successivo allo Ziggurat, c’è il Gattone. Progettato con Carlo Alberto Tiberio (comproprietario del cantiere Artmare), il Gattone è questa volta un One Tonner e presenta soluzioni e forme un po’ più estreme rispetto al precedente, con un baglio massimo più appruato e poppa pi stretta. Seconda barca e seconda serie di successi, con vittorie nel Campionato del Mediterraneo, Giraglia e Coppa del Rey.
Nello stesso anno Artmare ne avvia la produzione di serie. Leggermente più lungo, nasce il V-Cat 38, disponibile in versione a pozzetto singolo o doppio.
Argento Vivo / Canados 33 | 3/4 Tonner; 1977 (10.15 & 10.08 m)
Ad un anno dai primi esordi, due armatori concedono al neonato Studio Vallicelli di fare il salto di qualità. Pigi Vagliani e Riccardo Trionfi commissionano un nuovo progetto, destinato alla Three Quarter Ton Cup di La Rochelle. Nasce Argento Vivo, uno scafo all round dal dislocamento medio, realizzato in lamellare da De Cesari.
Vincerà il Campionato italiano per due anni di seguito, classificandosi secondo alla Three Quarter Ton Cup di La Rochelle. Ne nascerà il Canados 33, dei cantieri romani Canados.
Canados 37 / Excelsior | One Tonner; 1979 (11.29 & 11.30 m)
Qui il caso è leggermente diverso, sebbene similare. Dopo il successo del Canados 33, il cantiere romano commissiona una seconda barca da prodursi in serie. Nasce il Canados 37, scafo dallo spirito corsaiolo in cui sono coniugati i canoni della scuola americana e i suoi dislocamenti medio-pesanti, con gli insegnamenti di quelli invece neozelandesi, più impostati sui dislocamenti leggeri. Il progetto, fornito in due diverse versioni, una crocieristica e una corsaiola, è particolarmente atteso, soprattutto in vista della vicina One Ton Cup, a Napoli nel 1980. Sarà proprio qui che l’Excelsior, un 37 di serie ‘fittato’ da regata, dimostrerà le grandi doti dello scafo, lottando fino all’ultimo per i primi posti, strappati infine da Filo da Torcere, un molto simile one-off, sempre di Vallicelli.
Blu Show / Show 42 | Two Tonner; 1979 – 81 (12.42 m & 12.62)
Disegnato dopo i grandi successi di Brava e Filo da Torcere, Blu Show è un Two Tonner in lamellare, realizzato da Pezzini di Viareggio e destinato alla squadra italiana partecipe alla Sardinia Cup del 1980. Il progetto si caratterizza da linee d’acqua meno assottigliate di quanto fatto in precedenza e un profilo prodiero più verticale, segno di tempi che cominciano a cambiare, come testimonia anche la poppa, squadrata, dal ginocchio più acuto. Nel 1981 ne viene varata la produzione in serie, dando vita allo Show 42. Questo, più lungo, porta seco gli insegnamenti dati dalla regata, presentando quindi sezioni poppiere diverse, più morbide e lunghe.
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