Prosegue senza sosta la preparazione dei team alla Coppa America 2024, con i sindacati che si allenano ormai a pieno regime. Luna Rossa è l’unico sfidante a non avere ancora ricevuto l’AC 40, ma l’attesa sembra ormai finita e dovrebbe essere questione di giorni. Sembra ci siano state delle tensioni su questo tema tra Luna Rossa e il Defender, con gli italiani che lamentavano, con tanto di richiesta ufficiale all’Arbitration Panel, di essere stati scavalcati dagli altri team, American Magic in particolare, nella consegna dello scafo. Sembrerebbe però che nelle maglie del Protocollo esista la possibilità per i team di “scambiare” gli slot costruttivi dei 40, e questo potrebbe spiegare il ritardo del team italiano con gli americani che avrebbero ricevuto uno degli slot originariamente destinati al defender.

©Paul Todd/AMERICA’S CUP
Proprio i nuovi AC 40 sono i protagonisti di queste settimane, con il defender Team New Zealand che si allena ormai stabilmente con due barche e gli altri sindacati che hanno ricevuto il primo scafo.
AC 40 – La barca perfetta?

I nuovi AC 40 come noto verranno impiegati per la Woman e Youth America’s Cup, ma in queste settimane sono a disposizione anche dei team principali che possono modificarli e usarli in allenamento. Per le regate ufficiali dovranno invece essere riportati in versione strettamente One Design.

Una cosa è certa però, questi AC 40 sembrano una barca decisamente azzeccata: i team fin dalla prima uscita riescono a condurli sui foil senza difficoltà, in virata e strambata anche con poco vento, mostrando capacità di manovra decisamente impressionanti e punte di velocità non lontane dalla prima generazione di AC 75.

Non saranno le barche ufficiali con cui si correrà la Coppa America 2024, che sarà sempre con gli AC 75, ma promettono di dare spettacolo nelle regate femminili e in quelle dedicate ai giovani, lasciando presagire una grande versatilità sia per le regate in match race che per quelle di flotta.
Luna Rossa sul prototipo in attesa dell’ AC 40

I report delle uscite di Luna Rossa sul prototipo di 12 metri sono decisamente positivi, sicuramente migliori rispetto a quelli di Ineos, che prima di varare l’AC 40 ha navigato con un suo prototipo. Luna Rossa ha mostrato nelle ultime settimane un controllo impressionante in tutte le condizioni in cui è stata vista in mare, con i timoni affidati negli ultimi giorni a Ruggero Tita e James Spithill, oltre che a Francesco Bruni, e Vittorio Bissaro visto spesso nel ruolo di flight controller.
Con l’arrivo dell’AC 40 vedremo presumibilmente il team italiano eseguire test a due barche, fondamentali per mettere a punto eventuali soluzioni da riprodurre poi sui futuri AC 75. Resta qualche alone d’ombra per quanto riguarda il design team di Luna Rossa: nessun annuncio ufficiale di nuovi nomi è stato fatto dopo le uscite di Martin Fisher e Mario Caponnetto. Quest’ultimo figura in questo momento ancora nella pagina web ufficiale del design team di Luna Rossa, e contemporaneamente in quella di American Magic, ma è noto ormai da tempo si sia trasferito al sindacato del New York Yacht Club. Stesso discorso per Davide Tagliapietra. Insomma Luna Rossa tiene, come spesso accaduto anche in passato, i fari spenti anche nella comunicazione, soprattutto per quanto riguarda il dipartimento design, al quale però in vista della prossima Coppa America sarà chiesto di fare quanto non riuscito nella scorsa: realizzare una barca vincente per giocarsela fino in fondo.
Mauro Giuffrè
1 commento su “Coppa America: arrivano gli AC 40, a breve in acqua anche quello di Luna Rossa”
Nei video di youtube vedo che newzeeland ha già AC 75 E’ POSSIBILE?