Chi è la donna che sta battendo tutti al giro del mondo a vela
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Mentre Clarisse Crémer viene scaricata dallo sponsor perché mamma – leggi qui la polemica – tocca a un’altra donna dimostrare (se ce ne fosse ancora bisogno) che in oceano non ci sono distinzioni di genere. È la sudafricana Kirsten Neuschäfer, in testa alla Golden Globe Race (giro del mondo in solitario senza scalo su barche “vintage” con chiglia lunga e zero strumenti) e prima a doppiare Capo Horn.
Le donne e lo sport: il caso della vela
Inutile negarlo, lo sport femminile è molto spesso considerato come un’appendice alla sua controparte maschile. Sebbene circa il 70% degli sport offra la stessa quantità di premi in denaro per uomini e donne, solo il 4% dell’investimento commerciale totale nello sport va nello sport femminile. Per questo, da diversi anni, il mondo dello sport sta lavorando per cercare di abbattere le distanze di genere. In un report diffuso da World Sailing Trust sulle donne nella vela nel dicembre del 2019, è emerso l’80% delle donne intervistate e il 56% degli uomini ritiene che l’equilibrio di genere sia un problema in questo sport e che il 59% delle donne intervistate, contro il 14% degli uomini, afferma di aver subito discriminazioni: esperienze di isolamento e molestie, essere trattati come meno competenti e subire offese a bordo, mancanza di opportunità per donne e ragazze, essere stereotipati in base al genere e ricevere meno supporto rispetto alle controparti maschili. Fortunatamente la vela ha un grande vantaggio rispetto ad altri sport, al vento e alle onde non importa che tu sia un uomo o una donna, sei un velista, il che potenzialmente consentirebbe ad uomini e donne di competere su un campo di parità.
Chi è Kirsten Neuschäfer
Kirsten, 39 anni, naviga in deriva sin dall’infanzia, ma è dal 2006 che ne ha fatto la sua professione. Con alle spalle tante miglia di esperienza in oceano, anche in solitario, Kirsten Neuschäfer è una delle skipper più esperte della Golden Globe Race 2022. Per diversi anni, dal 2015, ha lavorato con Skip Novak nelle sue spedizioni pelagiche in Georgia del Sud, Penisola Antartica, Patagonia e Falkland. Ha esperienza come istruttore di vela ed ha lavorato come skipper per Leopard Catamarans di Città del Capo, consegnando barche ai Caraibi, Nord America, Sud America, Europa, Mediterraneo, Union Island, Nuova Zelanda, Australia e Hong Kong.
Minnehaha: il cutter più veloce della flotta
Ha anche una delle barche più veloci. Il suo cutter Cape George 36, Minnehaha, costruito nel 1988 dal cantiere Cape George (vicino a Seattle in USA), ha una superficie velica di 75 mq, ed è perfetto per resistere al maltempo dell’Oceano del Sud. Kirsten ha svolto lei stessa la maggior parte dei lavori di refitting sulla sua barca nell’Isola del Principe Edoardo (in Canada), dove è rimasta intrappolata durante la pandemia di COVID-19, dopo aver navigato con lo yacht da Newfoudland. Con un nuovo albero e piastre di rinforzo attorno alle crocette e alle sartie, lande, un nuovo ponte, accessori dello scafo e murate, Kirsten ha già attraversato da sola con Minnehaha l’Atlantico, dal Canada al Sud Africa, prima di risalire la costa fino alla partenza della regata a Les Sables d’Olonne, permettendole di effettuare una vera e propria prova in acqua e affinare il suo tattiche di tempesta.
Kristen e il salvataggio “nelle acque di casa”
Il 19 novembre scorso, dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza, Kristen è stata protagonista di un’eroico salvataggio nelle acque a largo di Port Elizabeth, sua casa natale. Il velista finlandese Tapio Lehtinen, dopo il naufragio del suo Asteria, è stato recuperato in meno di 24 ore dalla velista sudafricana, prima dei tre concorrenti messi in allerta dall’organizzazione a raggiungere la zattera di salvataggio. Kristen ha raggiunto il naufrago dopo avere passato l’intera notte al timone. Un’operazione non certo facile con 20 nodi di vento e 2/3 metri di onda, Kristen infatti non riusciva a vedere la zattera di salvataggio pur sentendo la voce di Tapio al VHF che l’aveva avvistata. Un salvataggio che le è valso il riconoscimento OCC Seamanship Award, premio del Ocean Cruising Club rilasciato a tutti quei velisti che si sono distinti per imprese di eccezionale abilità marinaresca e/o coraggio in mare.
Giacomo Barbaro
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3 commenti su “Chi è la donna che sta battendo tutti al giro del mondo a vela”
Felice per Khristen e per Minehaha , anch’io sono felice armatore di un Cape George 38 del 1988 ormeggiato a Genova alla Marina Porto Antico , è una bellissima barca solida ed affidabile con rifiniture di alta classe all’esterno ed all’interno , armata a cutter.
Le donne anche nel campo della vela sono eccellenti: forse per questo sono discriminate.
Ex crew del yacht a vela SVMM “Stella Polare” .
Le donne sono discriminate per la stupidità, forse ancor di più per la paura.
Paura da parte di uomini stupidi, di risultare inferiori per capacità e determinazione, senza ricordare che tutti nasciamo da una donna.
Francesco