Bandiere in barca, le 13 regole che (forse) non sai

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bandiere in barca

Bandiere in barca. Un tema che spesso trattiamo dal punto di vista burocratico (qui, ad esempio, vi abbiamo spiegato le differenze tra la bandiera italiana e quelle polacca e slovena, che sono la tendenza del momento), meno dal punto di vista “marinaresco”.

Bandiere in barca, quali avere

A bordo di ogni barca si dovrebbero avere tre bandiere nazionali; il guidone sociale del proprio Club e, se si pensa di viaggiare in acque territoriali di una o più nazioni straniere, la relativa bandiera nazionale che prende il nome di bandiera di cortesia; la serie completa del codice internazionale dei segnali e volendo della bandiera del proprietario o armatore. Dell’esatta posizione delle bandiere in barca tratteremo nel dettaglio in un prossimo articolo.

Vi spieghiamo 13 regole generali sull’uso appropriato delle bandiere in barca.

Bandiere in barca, le regole generali

  1. La bandiera nazionale deve essere la più grande esposta.
  2. La bandiera nazionale va issata all’alba ed ammainata al tramonto
  3. Le altre bandiere seguono l’issata e procedono l’ammainata.
  4. Unica eccezione è il guidone sociale che issato in testa all’albero di maestra non si ammaina quasi mai.
  5. In porto l’alzabandiera viene determinato dall’autorità portuale o dalla nave militare più grande presente o del maggior rango, normalmente avviene alle 08,00 del mattino. Anche i Club, che seguono la tradizione, possono essere di riferimento per l’alzabandiera.
  6. Di notte la bandiera va issata a richiesta di una nave militare ed all’entrata o uscita da un porto, e comunque lungo costa.
  7. La bandiera va issata su una apposita asta normalmente a poppa delle imbarcazioni a dritta dello specchio di poppa e non legata al paterazzo di poppa.
  8. Mettere una bandiera sopra un’altra ha significato che quella sottostante è preda bellica quindi non si deve utilizzare nel diporto. Anche, come spesso si vede, uno o più guidoni uno sopra l’altro legati alle crocette è un doppio errore; primo il guidone non va issato alle crocette, secondo non si mettono uno sull’altro.
  9. Anche se è comune in Francia legare la bandiera nazionale allo strallo di poppa non è corretto e fra l’altro poco elegante quando il resto del mondo la lega ad un’asta a poppa. Questa tradizione deriva dal fatto che sulle barche con vele auriche la bandiera veniva issata sul picco, e quindi si legava la bandiera nella posizione che avrebbe avuto se fosse stata aurica.
  10. La bandiera deve essere integra e non sporca.
  11. Barche in regata. Le imbarcazioni in regata normalmente non espongono la bandiera nazionale. Quindi issarla in competizione ha quindi il significato di non far più parte delle barche in regata e quindi significa “Ritirarsi”.
  12. La bandiera non può essere usata come tovaglia o in modo non appropriato.
  13. Quando la bandiera nazionale è inutilizzabile non va gettata via ma bruciata in forma privata.

Siate sinceri: sapevate tutte queste regole sulle bandiere in barca?

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14 commenti su “Bandiere in barca, le 13 regole che (forse) non sai”

  1. Quasi tutte, ma vorrei aggiungere che nel preparare la bandiera per l’issata va piegata in modo tale che il verde deve essere sopra e sotto, in pratica si vede solo il verde.
    Sergio

  2. Se si passa vicino ad una unità militare si dovrebbe ammainare a metà altezza in segno di saluto…e loro dovrebbero rispondere.

  3. In teoria, in navigazione al tramonto viene ammainata e riportata a riva. Non sempre il pennone è a dritta: può essere anche issata a un’antenna montata su un rollbar o al palo della turbina eolica o ancora può esserci un albero centrale come su certe barche da regata.

  4. Lorenzo Pasqualucci

    Si può utilizzare una bandiera con la foggia della fiamma da guerra (triangolare, molto lunga) al posto della bandiera nazionale? Oppure è vietato / riservato alle sole MaVi militari.

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