PaperOtto, la deriva pieghevole italiana (3m) che piace ai tedeschi
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
C’è una barca che piace tantissimo ai tedeschi. E’ venduta in Germania. Ma è italiana. Si chiama PaperOtto ed è una deriva pieghevole “prêt-à-porter” lunga 3,05 metri e larga 1,41 in grado di ospitare a bordo 4 persone e, soprattutto, perfetta da portare con sé in vacanza, magari sul portapacchi. La armi in quattro e quattr’otto e la puoi utilizzare in diverse configurazioni a seconda che tu scelga di montare le riserve di galleggiamento all’interno o all’esterno dello scafo!
Il PaperOtto amato in Germania
Il tedesco Robert Heine, appassionato campeggiatore, stava cercando una piccola barca a vela da portarsi in vacanza con la famiglia e si è imbattuto, su internet, nel PaperOtto, progettata dall’italiano Marco Oliveto. “Fu amore a prima vista”, svela Robert.
“Dopo aver tradotto il sito italiano di PaperOtto con l’aiuto di google-translate, ho subito contattato Marco. Sfortunatamente, non poteva consegnare la barca in Germania… Ero disperato. Una barca così fantastica e non posso comprarla, mi sono detto. Sono rimasto in contatto con il produttore ed è maturata in me l’idea di portare PaperOtto in Germania. Dopo un breve viaggio in Italia e tre giorni meravigliosi con la famiglia Oliveto, la mia decisione è stata presa. Commercializzerò PaperOtto in Germania!”.
I segreti di PaperOtto
Come funziona PaperOtto, nel dettaglio, ce lo svela Oliveto. “Con la certificazione del RINA fino a 400 kg di portata e 41 kg di ingombro, facilmente gestibile grazie al sistema esclusivo di piegatura, il PaperOtto è la barca perfetta per la vacanza: è possibile trasportare la barca comodamente sul portapacchi dell’auto richiusa nella sua sacca di trasporto e, grazie alla sua forma aerodinamica, viaggiare a normale velocità autostradale senza attriti o turbolenze, senza pagamenti di pedaggi per autostrade e traghetti.
Il peso ridotto, la carena piatta planante e la rigidità della struttura, gli consentono di muoversi agilmente a vela, remi, motore”.
Prosegue Oliveto: “E’ una barca dalle sorprendenti qualità marine, sviluppata attraverso l’esperienza di oltre 50 prototipi testati anche in condizioni meteomarine molto severe, in collaborazione con un joblab composto da competenti marinai”.
E dopo l’uso come si gestisce? “Zero costi di rimessaggio e manutenzione. Riposta in un angolino della casa resterà sempre pronta all’utilizzo”.
Oliveto racconta anche le “reference” del progetto PaperOtto: “Il nostro progetto, basato sulla reingegnerizzazione in chiave pieghevole del Dinghy Mirror (barca considerata da sempre la migliore dalle Scuole di Vela anglosassoni), è l’unica pieghevole al mondo nata per la vela e concepita per navigare in sicurezza anche in mare aperto.
Costruita utilizzando esclusivamente legno pregiato di diverse essenze certificato RINA e FSC, fa uso di armo portoghese (soluzione che riduce l’altezza dell’albero alla stessa lunghezza della barca) integrabile da un gennaker triradiale avvolgibile su bompresso. Per una efficiente propulsione anche a voga la barca è dotata di remi tecnici.
I componenti che abbiamo selezionato, ad iniziare del tessuto tanbark con cui sono cucite le vele color mattone, si fondono al design a doghe delle panche in legno. E nel gioco delle gradazioni delle diverse essenze, trattate da un ciclo di verniciatura di prim’ordine che esalta la naturalezza delle venature e le preserva intatte nel tempo, questa barca riesce ad emozionare il suo equipaggio durante ogni esperienza di navigazione”.
I tubolari: puoi metterli interni o esterni!
Continua Oliveto: “La versatilità della barca si esprime compiutamente attraverso la possibilità di utilizzare le riserve tubolari gonfiabili ad alta pressione in dotazione secondo due diverse modalità.
1. Riserve interne, al fine di mantenere intatte le sue linee d’acqua e godere di una buona risposta al timone e agli effetti del vento;
2. Riserve esterne, al fine di incrementare la stabilità di forma. Tale configurazione sterilizza il rischio della scuffia ed offre vantaggi nei diversi scenari d’uso”. Elenchiamoli, questi scenari:
- offrire l’utilizzo di una deriva a quanti sono spinti a seguire corsi di vela d’iniziazione su barche a chiglia, consentendo loro di migliorare il risultato del loro percorso di apprendimento; tale vantaggio si traduce anche in una drastica riduzione dei costi di formazione, considerando che un solo istruttore potrà seguire contemporaneamente 5 barche e dunque un elevato numero di allievi;
- consentire vantaggi gestionali durante l’organizzazione di grandi eventi, come ad esempio corsi scolastici, colonie estive, centri vacanza, noleggi, manifestazioni fieristiche, ecc…
- consentire ai portatori di handicap di navigare a vela senza la necessità di accedere in barca dalla banchina mediante l’ausilio di complesse strutture portuali (gru e altre attrezzature), sfruttando il comodo accesso diretto dalla spiaggia;
- assicurare grande stabilità durante sessioni di lavoro in cui avviene carico/scarico di attrezzature pesanti, come nel caso di utilizzo della barca per subacquea o altri scopi professionali;
- dotare la barca di efficaci respingenti laterali, evitando contatti rigidi con altre barche, soluzione ideale nell’uso come tender;
- assicurare un comodo rientro a bordo durante le gite per fare il
bagno; - aggiungere idrosostegno durante la navigazione a motore;
- proteggere il motore fuoribordo dal rischio della scuffia nella
navigazione a vela con motore ausiliario.
PaperOtto – Scheda Tecnica
Lunghezza fuori tutto 3,05 m
Baglio max 1,41 m
Misure della barca smontata: 3,19 x 0,55 x 0,18 m
Peso scafo a vuoto 41 kg
Peso scafo base allestito: 48 kg
Peso scafo attrezzato a vela 58 kg
Certificazione RINA CE
Classe D
Portata 400 kg
Persone 4
Prezzo base: 7.900 euro
Tempi di montaggio e smontaggio
Montaggio scafo 2 min.
Armo barca a vela 8 min.
Armo bompresso e gennaker 3 min.
Gonfiaggio tubolari 3 min.
Spostamento tubolari interno/esterno 4 min.
Disarmo barca 8 min.
Sito web: www.paper8.de
Per info in italiano: marco@paper8.it
Video – Come si monta (e naviga) PaperOtto
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Classe 2000: 5 ‘nuove’ barche da 40 a 60 piedi diventano Classic Boat (14-19 m)
Anno nuovo, nuove Classic Boat: arrivano le ‘Classe 2000’. Apriamo l’anno sul fronte ‘classic’ parlando di quei progetti di inizio XXI secolo che, nei prossimi 12 mesi, compiranno ben 25 anni dal loro primo varo, classificandosi così come Classic Boat.
Fountaine Pajot 44 (13 m): il catamarano per la crociera “estrema”, anche elettrico
Se si pensa a dei catamarani spaziosi come una villa al mare, adatti al charter ma anche alla crociera con numerosi ospiti, non possono che venire in mente anche i Fountaine Pajot. Campioni di comodità, sono tra i catamarani a
Nautor Swan a caccia di ultraricchi. Esplode il mercato dei superyacht
Partiamo da un presupposto. Nel mondo (dati 2024) ci sono 2.769 miliardari (ovvero coloro che detengono almeno un miliardo di dollari statunitensi) e i loro patrimoni ammontano a 15 mila miliardi di dollari. Gli ultraricchi sono 200 in più rispetto
VIDEO – First 30 (9,35 m) la nuova piccola sportiva di Beneteau
Il Boot di Dusseldorf storicamente è un salone nautico dove trovano spazio anche le barche sotto i 10 metri. Beneteau ha scelto infatti la fiera tedesca per lanciare il nuovo First 30 Manuard/Argento, una barca che segna il ritorno del