Se sei un velista disabile puoi scordarti le Olimpiadi
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Fumata nera. Il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) ha respinto la richiesta, presentata da World Sailing (la Federvela mondiale), di riammettere la vela come disciplina ai giochi Paralimpici di Los Angeles 2028.
La vela ancora esclusa dalle paralimpiadi 2028
Già esclusi dalle paralimpiadi di Tokyo 2020 e di Parigi 2024 (a seguito di una decisione maturata nel 2018), gli atleti con disabilità non potranno concorrere alle medaglie. Partecipare alle Olimpiadi è il sogno di ogni sportivo. Ai para velisti per adesso questo sogno, rappresentato appunto dalle Paralimpiadi, è negato.
Cosa è successo? La vela si è “persa” tra tantissime nuove discipline che hanno fatto richiesta di ammissione (ben 33 le novità presentate, tutte respinte perché le 22 disclipine ammesse sono le stesse di Parigi 2024), e le motivazioni del “no” andrebbero ricercate, secondo l’IPC, nella scarsa innovazione delle classi veliche paralimpiche e in una presenza modesta di para atlete di sesso femminile.
Cosa ne sarà di tutti i – bravissimi – atleti italiani che hanno regatato in tutti questi anni sulle classi paralimpiche, come il singolo 2.4 mR (con gli eccellenti risultati del nostro Antonio Squizzato), lo Skud 18, monotipo per equipaggio doppio e Sonar, per regate in equipaggio? In un intervista il ventenne Davide Di Maria, che nel 2019 aveva vinto assieme a Fabrizio Olmi il Mondiale della classe paralimpica RS Venture (e che noi avevamo premiato nel 2020 al Velista dell’Anno), ha dichiarato che le Paralimpiadi sono il suo sogno. Come quello di tantissimi para atleti italiani che si stanno facendo le ossa sulle classi succitate (e sull’Hansa 303).
I numeri ci sono
Di certo, in questi anni la vela mondiale non è stata con le mani in mano. World Sailing ha lanciato, dopo l’esclusione a seguito di Rio 2016, il programma di sviluppo per la vela paralimpica (Para Sailing Development Program, PDP), che ha coinvolto centinaia e centinaia di para atleti da tantissime nazioni, dalla Cambogia all’Iran, dall’Italia a Malta.
Dopo la campagna “backthebid” per accendere i riflettori sulla vela paralimpica del 2021, adesso sono ben 41 le nazioni attive in cinque continenti nelle classi paralimpiche e 630 para atleti attivi registrati con World Sailing.
Alla faccia della tanto decantata inclusione.
Paralimpiadi, le 22 discipline ammesse
Per la cronaca, al momento sono 22 le discipline in calendario per Los Angeles 2028:
1. Badminton
2. Boccia
3. Blind football
4. Goalball
5. Judo
6. Canoa
7. Equitazione
8. Tennistavolo
9. Tennis in carrozzina
10. Scherma
11. Pallacanestro
12. Tiro con l’arco
13. Atletica
14. Pesistica
15. Sitting volley
16. Nuoto
17. Canottaggio
18. Tiro a Segno
19. Taekwondo
20. Triathlon
21. Rugby in carrozzina
22. Ciclismo/Handbike
Speriamo le acque si muovano in vista di Brisbane 2032…
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