Neo 570c, il fast cruiser (17 m) fuori dal coro
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Ci sono progetti nuovi e ci sono progetti innovativi. Come anche ci sono tutti quei progetti che stanno un po’ a metà, galleggiando nel mezzo, sfiorando l’uno o l’altro limite. E poi c’è il nuovo Neo 570c, che gioca in una lega tutta sua, oltre il nuovo e l’innovativo, in un connubio più che ben riuscito di ambedue, e oltre. Nato come qualcosa di unico sul mercato, il Neo 570c di Neo Yachts & Composites è un progetto se vogliamo rivoluzionario, o iconico se non altro: un fast cruiser davvero degno di tale nome, perchè veloce è veloce, performante è performante, e indubbiamente non disdegna comfort e interni all’altezza del termine secondo: cruiser.
Neo 570C
Lungo 17.50 metri e largo 5.30 al baglio massimo, il nuovo 570c è fondamentalmente una macchina da corsa, superleggera e altrettanto tirata – però pensata per poter anche essere apprezzata appieno in crociera. Un ibrido tra due mondi, un gioco rischioso, che però si rivela capace di soddisfare al meglio ambedue le origini. Un piccolo miracolo figlio della collaborazione tra Neo Yachts e Carkeek Design Partners.
Neo 570C – Progetto e Performance
Interamente realizzata in carbonio, la barca presenta linee d’acqua pulite e filanti, a partire dalla prua rovescia e dai profondi svasi che da qui disegnano un’opera morta a spigolo, dipanando verso mezza-barca, a filo della falchetta. Una soluzione, questa, che non trova ragion d’essere nell’estetica – sebbene sia eccezionalmente piacevole – ma che fonda i suoi principi su basi più concrete, vicine se vogliamo, all’ idrodinamica, l’aerodinamica e la fluidodinamica. O meglio, gli svasi ed i profondi spigolo prodieri disegnano uno scafo micidiale nell’attraversare l’acqua, riducendo lo sforzo che la prua compie sia nell’infilare le onde, sia nell’uscirne, conseguentemente riducendo la componente ‘frenante’ che si andrebbe altrimenti a generare.

In secondo luogo, oltre a arretrare volumi ed i pesi verso il centro barca, il disegno produce anche un effetto sulle vele prodiere, veicolandovi il vento e migliorandone il rendimento, soprattutto a barca sbandata.
Il lavoro del cantiere non si ferma però a linee e volumi, ma si gioca anche sul frangente ‘pesi’, dove il Neo 570c si classifica come ‘piuma’ grazie ad un netto di 11.5 tonnellate, di cui quasi la metà, 5.3 t, solo di zavorra. Numeri non indifferenti e traducibili in una barca dallo spirito palesemente competitivo, che si concede però anche alla crociera, comunque componente centrale nel progetto. E non è un cruiser solo a parole, ma anche nei fatti, tanto da avere soluzioni innovative anche sottocoperta e, a facilitar la vita dell’armatore, anche ‘ingombri’ ridotti, grazie ad una Lifting Keel in grado di passare da 4.2 a 2.8 metri di pescaggio. Dettaglio non indifferente, le pale del timone, a scelta presenti come singola centrale o doppia.

Neo 570C – Armo e Coperta
A partire dagli esterni, già il colpo d’occhio tende a suggerirci che tipo di barca abbiamo di fronte. Il pozzetto è ampio, sgombro e interamente coperto in grip, soluzione che procede lungo la coperta intera, di pari passo con ergonomie e linee pulitissime. Due ruote del timone accolgono subito prima dello step che funge da seduta (imbottita qualora in crociera), mentre il resto delle strutture sopraelevate (tuga etc) fugge pulito verso prua, fondendosi in un flush deck immacolato.

A pagliolo si trovano diversi gavoni e persino un tender garage, mentre le manovre mobili sono disposte con criterio attraverso lo spazio, su un complesso di 4 winch per mura. Le manovre fisse corrono invece al coperto, innestate sotto la tuga, ma facilmente accessibili. Ovviamente, tutte rimandate in pozzetto, appena in fronte e ai lati del tambuccio. Nascosto, a incasso come le manovre, troviamo anche uno sprayhood, fruibile in caso di necessità.

| Piani Velici e Superfici | Neo 570c |
| Superficie Velica (Bolina) | 184 mq |
| Superficie Velica (Portanti) | 410 mq |
| Superficie Randa da Regata | 110 mq |
| Superficie Randa da Crociera | 100 mq |
| Superficie Velica Prodiera | 74 mq |
| Superficie Spinnaker Asimmetrico | 300 mq |
Neo 570C – Interni e Crociera
Illuminati da ben 12 luci – tra osterigi e passauomo – gli interni del Neo 570c sono assolutamente in linea con il resto del progetto: funzionano, hanno un’appeal tutta loro, e sono decisamente fuori dal coro. A garantire anche lo spirito crocieristico ricercato, sottocoperta troviamo uno standard elevatissimo, completo di tutto il necessario, ma reso in termini forse inediti.

Disponibili in ben 4 varianti (2×2; 3×3; 3×3 V2 e 2×2 Race), la configurazione si basa principalmente su di uno standard, doppia matrimoniale gemella in poppa, servizi gemelli a murata, ampio salone centrale open space e triangolo prodiero. Qui, nell’ultimo, abbiamo la differenza tra le tre versioni: la 2×2 (presente nel video) ospita qui un angolo conviviale con tavolo e divani; la 3×3 vi ci ospita una terza cabina con matrimoniale a tutto baglio; e la 3×3 v2 presenta una terza cabina ridotta con matrimoniale di inferiore dimensione, ma toilette privata. La variante 2×2 Race, invece, mantiene la struttura della 2×2, spogliandola del superfluo e ottimizzando gli spazi in funzione della performance.

A prescindere della variante, la configurazione risulta particolarmente ‘fresca’, soprattutto dal tambuccio a procedere verso prora, dove abbiamo fondamentalmente un open space (2×2) con strumentazione e cucina a centro barca, subito sotto l’albero e sopra il centro di deriva. In un blocco unico, abbiamo così contenuta buona parte dei pesi, ideale per l’assetto e per contenere anche il sistema relativo il lift della deriva. Ovviamente, neanche a dirlo, la qualità di tutto è alta, le rifiniture sono curatissime e tutto, eccezion fatta per l’ovvio, è realizzato in carbonio.
Neo 570C – Scheda Tecnica
| Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 17.50 m |
| Baglio Massimo | 5.30 m |
| Pescaggio | 4.20 – 2.80 ( Lifting Keel) |
| Dislocamento | 11.5 t |
| Zavorra | 5.3 t |
| Ballast | 450 L |
| Superficie Velica (UpWind) | 184 mq |
| Superficie Velica (DW) | 410 mq |
| Superficie Randa Regata | 110 mq |
| Superficie Randa Crociera | 100 mq |
| Superficie Vele Prodiere | 74 mq |
| Superficie Asimmetrico | 300 mq |
| Motorizzazione | Volvo Penta D-275 Saildrive 75 hp |
| Serbatoio Carburante | 200 L |
| Serbatoio Acqua Dolce | 400 L |
| Equipaggio Massimo | 15 |
| Designer (s) | Karkeek Design Partners |
| Cantiere | Neo Yachts & Composites |
Articolo a cura di Doi De Luise
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche

Transat Café l’Or: rush finale per gli Imoca, condizioni brutali per i Class 40
Undicesimo giorno di Transat Café l’Or, con gli Imoca 60 che si avvicinano alle battute finali della regata e sono scesi sotto il muro delle 1000 miglia dal traguardo, e i Class 40 invece nel pieno di una scommessa strategica

I Caraibi vi chiamano! Nanny Cay Marina si espande…
Nanny Cay Marina, cuore pulsante della nautica alle Isole Vergini Britanniche, si espande per offrire servizi all’avanguardia a velisti e amanti dei catamarani, con nuovi posti barca, un Travelift gigante e servizi di lusso. Un invito a realizzare il tuo

“Parsifal”, trent’anni dopo: la notte che cambiò la vela italiana
Nella notte del 2 novembre 1995 il mare del Golfo del Leone inghiottì il cutter “Parsifal” e sei uomini del suo equipaggio. Trent’anni dopo, quella tragedia continua a insegnare rispetto e umiltà davanti alla forza del mare. Era la notte

Classic Boat Cult | Polluce: la rinascita dell’Half Tonner della Marina Militare
A poppa di tutte e 223 le imbarcazioni a vela della Marina Militare compare una scritta: S.V.M.M. E’ così da ben 90 anni. Era infatti il 1935 quando, con Foglio d’Ordini Ministeriale, nasceva lo Sport Velico Marina Militare, eredità ancor








4 commenti su “Neo 570c, il fast cruiser (17 m) fuori dal coro”
Quasi la perfezione. Più da regata che crociera, è una barca decisamente bagnata. Per andarci in crociera una settimana, ci vorrebbe un T top o rollbar di randa, per cominciare e sostituire il grip che diventa rovente con una copertura in Cork. E magari rivedere le appendici per ridurre lo sbandamento e tenere la prua alta: chiglia basculante retrattile, DSS e canard rotante. Tutte cose realizzabili in corso d’opera piuttosto che in refit.
Stampo e interni, ripeto, la perfezione.
Anche l’opzione Oceanvolt non mi fa impazzire… Costa 6 volte il Volvo Penta. Preferirei una soluzione meno modaiola e più efficiente e leggera, come i saildrive Yanmar ibridi paralleli con motore/alternatore Bellmarine 25kw ed elica Energy Matic.
Insomma, bellissima barca per regatare in ORC Club senza rinunciare a letti comodi ed un piatto di pasta invece di buste liofilizzate. La ragion d’essere di chiglia fissa e ballast è solo rating.