BARCHE USATE Vendono 5 natanti low-cost da 6,7 a 9,99 m
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5 barche usate da 6,70 a 9,99 m
Mono 22 – 6,70 m – Un daysailer per divertirsi
La prima delle barche usate che vi proponiamo è un daysailer sportivo. Si tratta di un Mono 22 (6,70 x 2,44 m), che il progettista Enzo Marolli, nel 1997, disegnò per il cantiere MVela. La barca monotipo ebbe un discreto successo, con 50 esemplari inizialmente diffusi nell’area del lago Maggiore.

Facile da condurre (soprattutto con venti leggeri e medi, dato che soffre un po’ sopra i 20 nodi) e gestire, richiede poca manutenzione ed è carrellabile (con deriva a bulbo rettrattile): la cabina interna è piuttosto sacrificata a vantaggio di un pozzetto ampio che ne tradisce, in primis, la vocazione “corsaiola”.
Allo specchio di poppa si può attaccare un piccolo fuoribordo (elettrico, perché no?), che potete stivare a bordo se navigate a vela.
Il modello che vi proponiamo è in versione “junior” (ovvero quella meno invelata nata originariamente per le scuole vela, con un ordine di crocette anziché due), con gennaker, fiocco e randa ed è visibile a Valmadrera (Lecco). La barca è in ottimo stato e la coperta è rifinita con antiscivolo per una maggiore sicurezza. Il prezzo è ottimo, ma c’è anche la possibilità di una permuta con un cabinato di dimensioni simili.
Comet 701 – 7,07 m – La prima barca perfetta
La seconda delle barche usate in vendita è un piccolo grande classico Made in Italy. Un Comet 701 (7,07 x 2,55 m) che Finot progettò per il cantiere Comar di Fiumicino nei primi anni ’70, ma entrato in produzione qualche anno più tardi per rimanerci fino al 1985, con oltre 250 scafi venduti. Uno sloop carrellabile, un natante nato per crociere a piccolo e medio raggio, anche famigliari.

Un barca in vetroresina marina e maneggevole: un’ottima occasione come “entry level” per chi vuole acquistare la sua prima imbarcazione: sottocoperta, sono quattro i posti letto. Due cuccette in quadrato e una doppia a V a prua. Si sta un po’ stretti, d’accordo, ma c’è tutto quello che serve: un tavolo, una cucina a due fuochi, un lavello.
Interessanti anche gli spazi di stivaggio grazie a un ampio gavone di poppa per parabordi, cime d’ormeggio, attrezzi.
Il modello in rassegna, del 1976, è visibile a Nettuno, in Lazio. Completo di ogni dotazione di sicurezza (e cuscineria nuova del 2022), dispone di randa e fiocco avvolgibile. La barca è stata rimotorizzata con un entrobordo Nanni Diesel da 15 cavalli. Prezzo buono.
Zuanelli Z25 – 7,30 m – Quella carena di Stephens…
La terza delle barche usate non immatricolate che vi proponiamo è uno Zuanelli Z25 (7,30 x 2,54 m): un piccolo ma completo cruiser che combina, in poco più di sette metri, un comodo pozzetto, una tuga con design tondeggiante e, soprattutto, una carena firmata da Olin Stephens, uno dei più grandi progettisti di barche della Coppa America.

Stephens disegnò l’Alpa 21 nel 1975, ma quando il cantiere di Offanengo (Cremona) cessò l’attività per difficoltà finanziare gli stampi della barca vennero acquistato da Pietro Zuanelli, titolare dell’omonimo cantiere di Padenghe sul Garda (Brescia). Dall’Alpa 21, quindi, è partito lo sviluppo dello Z25.
Una barca che era già “moderna”, con tutte le drizze rinviate in pozzetto scomparendo sotto un apposito passaggio, lasciando la coperta sgombra. Nella poppa allungata, è presente un grande gavone.
Sottocoperta, quattro cuccette in due locali separati, wc, una piccola cucina, molto legno a rendere gli ambienti “caldi”. La mano di Stephens si sente: la barca “cammina” bene, sia di bolina che alle portanti.
La barca, attualmente in secca e dotata di motore entrobordo BMW 6 cavalli e vele in buono stato, è visibile a Moniga del Garda (Brescia). Fin al 1981, è stata utilizzata esclusivamente sul lago. Prezzo interessante.
Golden Lion – 7,90 m – Do you remember Alex Carozzo?
Proseguiamo la nostra rassegna con la quarta delle barche usate sotto la lente. Una piccola perla, soprattutto considerato il suo progettista. Il Golden Lion (7,90 x 3,05 m) è infatti nato dall’esperienza di Alex Carozzo, l’unico italiano ad aver partecipato al mitico Golden Globe 1968 (giro del mondo in solitario) e protagonista di numerose navigazioni solitarie che lo hanno consacrato come marinaio “cult” della nautica.
La prima particolarità della barca (progetto del 1976, costruzione presso il cantiere Progressive Yachts di Desenzano del Garda) risiede nella sua larghezza fuori dal comune per l’epoca. Carozzo, navigatore “long range”, capì l’importanza di avere spazi interni generosi e il baglio di 3,05 m si traduce in volumi XXL per una di meno di 8 metri.
Sottocoperta gli interni si articolano in due ambienti: la cabina di prua con due cuccette a V, e un quadrato con tavolo abbattibile, divani laterali e proseguendo verso poppa, cucina e zona carteggio. Ci si dorme in cinque, ma è perfetta per quattro.
Come naviga il Golden Lion? Bene, è di facile conduzione e presenta un piano velico (con fiocco in testa) equilibrato. La barca rimase in produzione fino al 1985.
Il modello in vendita, visibile a Nobiallo (Como) è del 1980. E’ motorizzato con un Nanni Diesel 12 cavalli, ha un wc marino separato, interni rifatti nuovi nel 2021 e una randa con lady bag, fiocco e genoa. Prezzo interessante.
Wing 34 – 9,99 m – Decisamente IOR
Chiudiamo con l’ultima delle barche usate “sotto la lente”. Anche questa, come la precedente, porta la firma di Luca Taddei, progettista dei vari Stag e uno dei protagonisti delle barche IOR made in Italy. Stiamo parlando di un Wing 34 (9,99 x 3,40 m), barca che il cantiere Le Petit Bateau di Bedizzole (Brescia) costruì dal 1982 al 1990. Della barca, IV Classe IOR armata a sloop 7/8 con volanti alte e basse, vennero realizzati 16 esemplari.

La tuga, che digrada con un “cateto” netto verso prua, è sottile e questo facilita il passaggio laterale in coperta. Timone a barra, pozzetto protetto intervallato dal trasto randa e sottocoperta il quadrato con due divani/posti letto e tavolo centrale, la cucina a sinistra verso poppa e alla sua dritta il tavolo da carteggio. A prua la cabina doppia e il wc.
Si tratta di una barca riuscita, anche perché una delle sue gemelle vinse molte regate IOR negli anni ’80 (il Campionato italiano IV Classe nel 1983-84 e prima classificata alle selezioni per i mondiali di classe).
Il modello in vendita, visibile a Rimini, viene venduto a un prezzo molto interessante e ha il motore Yanamar con sole 100 ore di moto.
A cura di Eugenio Ruocco
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