Fin5, il motore fuoribordo elettrico (senza elica!) per la tua barca
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Al Salone Nautico di Parigi ha fatto la sua comparsa un motore molto particolare, Fin5 della francese FinX. È un fuoribordo elettrico, vintage nella linea e innovativo nella propulsione a partire dal fatto che non ha elica.
Di fatto i FinX sono realizzati con una membrana che ondeggia in stile medusa, un dispositivo a diaframma mobile, che spinge l’acqua in linea retta per ottenere la massima efficenza idraulica. Brevettata, la tecnologia del primo modello, il Fin5, permette di sviluppare una potenza di 2 kW, che sono all’incirca 5 cavalli.
Fin5
Notiamo subito che, con questa tecnologia, il rischio di lesioni da elica è praticamente nullo, così come i rischi per gli animali marini. Come la maggior parte dei motori elettrici oggi sul mercato, anche il Fin5 dispone di un computer di bordo integrato capace di calcolare sia l’autonomia rimanente, che la capacità ed anche la potenza erogata. Con una potenza di 2 kW è collegato a una batteria esterna da 48 V (72 Ah).
Fin5 – Come funziona
I propulsori FinX, come il Fin5, sfruttano l’effetto del movimento in un fluido di una membrana elastica deformabile posta tra due flange. Le onde così create si propagheranno dall’ingresso all’uscita, situata sull’altro bordo della membrana.
L’ispirazione per questi motori arriva dai delfini. Questi muovono le pinne caudali con grande ampiezza a bassa frequenza. FinX sfrutta questa stessa idea. Per ridurre gli effetti di beccheggio e massimizzare la densità di potenza dei motori, la “pinna” FinX funziona a bassa ampiezza e ad alta frequenza.
Sulla sua efficacia, ad esempio in virata, oppure in retromarcia (dove verosimilmente si dovrà ruotare il motore di 180 gradi portando la parte d’uscita del piede verso prua) non possiamo dire molto, non avendolo testato.
Fin5 – I vantaggi
L’assenza di elica è tra i principali vantaggi del Fin5, non solo per la sicurezza in caso di contatto, ma anche perché in questo modo il rischio di guasti meccanici è estremamente limitato. L’assenza di parti rotanti evita l’usura così come le rotture dell’elica o delle cime.
La sostenibilità di un motore elettrico non basta. Deve esserlo anche il suo ciclo produttivo FinX ha lavorato su tutti gli aspetti del prodotto, dalla scheda elettronica alla scelta dei materiali per far sì che ogni materiale fosse riutilizzabile.
FinX avrà una gamma
Il Fin5, il primo prodotto di FinX, è progettato per una potenza equivalente a 5 cavalli. E’ adatto a piccole imbarcazioni come barche a remi, derive e barche a vela fino a 3 tonnellate. L’obiettivo è poi di arrivare a livelli di potenza più elevati con l’imminente progettazione di un motore elettrico da 100 kW, equivalente a un motore a combustione interna da 150 CV.
Lungo in totale 84,3 cm, pesa 18 kg e il punto di massima larghezza (il suo podi) misura 34,2 cm. Parliamo di autonomia: a una velocità di 2,7 nodi, Fin5 può avere un’autonomia di 8 ore, che diventano 1 ora e 45 minuti se lo si spinge al massimo arrivando a 6 nodi (dati indicativi, con variazioni a seconda delle dimensioni e del carico della barca su cui è montato).
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2 commenti su “Fin5, il motore fuoribordo elettrico (senza elica!) per la tua barca”
Come i jet subacquei, non è di nessuna utilità per barche a vela, mancando la capacità di idrogenerare in trascinamento. Come sopra, vale la pena per il fuoribordo del tender, per il peso e dimensioni compatte.
Se la matematica non è un’opinione, 1 CV equivale a 736W, ne consegue che 2kW equivalgono a 2,7CV.
Ben lontani quindi dai 5 CV di cui parlate.