Un otto metri da crociera con la prua tonda che ti fai da solo

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Sailscow 28, la barca autocostruibile con la prua tonda

Prua tonda per le barche da crociera per guadagnare una marea di spazio dentro e fuori e competere con le dimensioni extralarge dei catamarani.

Prua tonda su barche da crociera?

Non è un’utopia, ci stiamo arrivando. Al Salone nautico di Parigi non si parlava d’altro. Perché se è vero che per le barche da regata oceanica è già una realtà, in quelle da crociera sino ad ora non c’erano esempi concreti.

La prua tonda, in gergo si chiama scow, è molto efficace non solo per lo spazio che si guadagna a prua ma anche per le prestazioni incredibili che si ottengono, facilitando la planata senza che la barca affondi la prua. Ve lo raccontiamo bene qui e vi consigliamo di darci un’occhiata.

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Sailscow 37, il “cruiser dalla prua tonda”

Ma, come abbiamo detto, per le barche da crociera sino ad ora quasi nessuno ci aveva provato su una barca di dimensioni che non sono quelle di poco più di sei metri. Adesso c’è una barca con la prua tonda in costruzione, il Sailscow 37, e altri progetti che stanno per decollare.

Un cantiere per barche da crociera a prua tonda

Il merito è di un nuovo cantiere francese che, guarda caso, si chiama Sailscow che oltre al Sailscow 37 sta creando una gamma di barche da crociera con la prua tonda da 28 piedi e da 40 piedi.

Il cantiere Sailscow nasce dall’incontro tra Jean-Michel Linck, esperto costruttore e Gildas Plessis architetto navale che dello sviluppo delle barche da crociera con la prua tonda ne ha fatto una missione.

La scelta del cantiere della costruzione in epoxy CP nasconde una scelta precisa. Sailscow infatti offre ai clienti la possibilità di acquistare un kit preallestito e terminare la costruzione della barca da soli.

Un 8 metri in kit per costruirlo da soli e risparmiare

Basta analizzare i disegni degli interni del più piccolo della gamma Sailscow, il 28, per rendersi conto dello spazio che si guadagna rispetto ad un 8,50 metri tradizionale con una barca che ha la prua tonda, ovvero larga come la poppa.

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Il Sailscow 28

La sua prua tonda permette di navigare con poco sbandamento grazie alla sua stabilità di forma, ma anche di navigare senza bagnare troppo la coperta (la barca in pratica naviga sopra le onde invece di tagliarle). Inoltre, il grande volume della prua offre una cuccetta doppia insolitamente grande su di uno yacht di 8,5 metri. Come una vera suite da superyacht!

Basta vedere il layout degli interni per rendersene conto. Come tutti i modelli del cantiere Sailscow, il 28 è disponibile anche in versione kit per assemblarlo da soli in cantiere con l’ausilio dei tecnici per qualsiasi evenienza, riducendo sensibilmente i costi.

Ma Sailscow offre anche la versione finita con diversi livelli di finitura, può consegnare la barca a diversi stadi di fabbricazione, dal kit completo per costruttori dilettanti, lo scafo coperto da finire, la barca finita su misura pronta a navigare.

Sailscow 28 – Scheda barca

Lunghezza dello scafo 8,56 m
Larghezza massima 3,15 m
Pescaggio max 2,30 m (ridotto 1,90)
Dislocamento 3.000 kg
Cantiere Sailscow

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8 commenti su “Un otto metri da crociera con la prua tonda che ti fai da solo”

  1. Per le barche da crociera “non ci avevano mai pensato” per un semplice motivo: il beccheggio. La prua scow serve per surfare alle portanti. E basta. Al contrario, la tendenza per i cruiser sportivi è la prua dritta (axe boe) che ha diversi vantaggi: riduce beccheggio e accelerazioni verticali, aumenta il coefficiente di finezza e la velocità.

  2. Idea geniale che trasformerà irrimediabilmente il design classico. Una sorta di surf cabinato.
    Interessante il kit per il fai da te, ma credo che comunque i prezzi siano ancora rilevanti rispetto ad un cabinato tradizionale

  3. Troppo entusiasmo per una soluzione che è stata illustrata molto bene da Pierfrancesco nel commento precedente.

    Ogni forma ha la sua dinamica e il suo rendimento, i cabinati a vela fanno centro quando associano comfort a performance (con ogni andatura) altrimenti dobbiamo parlare di barche per usi in sole condizioni favorevoli.

    Personalmente la ritengo una buona alternativa al catamarano, soprattutto perché è un monoscafo con spazi più grandi però di un monoscafo, ma non ancora una barca “universale”.

    Detto questo, se al mercato oggi si propone la prua dei Class 40, un domani (magari nemmeno molto lontano) vedremo il sistema di navigazione autonomo di Samsung anche sui natanti…

    Come si dice “c’è spazio per tutti”…

    Buon vento!

  4. Che bello. Così possiami mettere due stralli a prua e due fiocchi. E poi sdaiarsi di traverso e magari anche una piscina. E poi finalmente ormeggiarsi di prua con un’altra passerella. E un boma montato a prua tipo tangone che ci eviti le virate . Rande rollate e rollafiocchi su ogni strallo. Tutto elettrico senza ruota o barra . E il mare ? Beh tanto quello con il meteo che importa . Abbiamo la nostra isola

  5. Ottima idea, ci avevo gia pensato di modificare la prua della mia vecchia barca gacendo quadratta solo l’opera morta della prua e conservando il disegno dell’opera viva. Da vedere i costi e le prestazioni. Enrico

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