Mano di terzaroli, con quanto vento è necessaria?

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mano di terzaroli
Presa della mano di terzaroli in poppa.

Con quale intensità di vento prendere una mano di terzaroli alla randa è un argomento che più di un equipaggio avrà affrontato. C’è il modello di velista “prudente”, che sa che tra mezz’ora o 1 ora arriverà un rinforzo di vento e si inizia a preparare in anticipo. E c’è lo sportivo che non la darà mai fino a che la situazione non diventi veramente dura. La giusta soluzione come sempre sta nel mezzo, andiamo a vedere quali sono i parametri e le indicazioni che ci da la barca per farci capire che dobbiamo prendere una mano di terzaroli.

Mano di terzaroli – la premessa

Non c’è un’intensità di vento unica per qualsiasi barca oltre la quale va presa una mano di terzaroli. Ci sono barche che già a 15 nodi di vento, di bolina, soffrono, e altre che lo fanno a 25. Molto dipende dal tipo di progetto, di carena, di armo e anche di attrezzatura. Più avremo vele e drizze vecchie, più la barca sbanderà e sarà difficile da controllare con brezza tesa. Questo perché vele e drizze vecchie non riusciranno a dare a randa e fiocco un profilo abbastanza magro per il vento forte. Non esiste però un parametro univoco, va ascoltata la barca.

Mano di terzaroli – quando la barca ce la chiede

Se il vento è aumentato è probabile che avremo fatto già tutte le operazioni necessarie a smagrire le vele. Avremo cazzato le drizze fino a fare sparire le pieghe orizzontali, portato il carrello della randa leggermente sotto vento e quello del fiocco verso poppa, cazzato il paterazzo e l’eventuale cunningham. Quando abbiamo fatto tutte queste operazioni ascolteremo la barca: se nonostante tutto siamo costretti a lascare tanta randa e a scontrare molto il timone per evitare le straorze della barca, è probabile che sia arrivato il momento per ridurre le vele. Può essere a 15 nodi come a 30, è la barca che ci dirà quando farlo.

Mano di terzaroli – quanto tempo serve a darla

Se abbiamo una barca bene attrezzata con un circuito di terzaroli che si comanda senza difficoltà dal pozzetto, e la randa è equipaggiata con dei buoni carrelli su sfera, la presa dei terzaroli sarà semplice e veloce. Un equipaggio rodato può prenderla in neanche 5 minuti, in solitaria servirà qualcosa di più ma è comunque un’operazione veloce, a patto di non dovere improvvisare. Se navighiamo in crociera sarà bene avere sempre il circuito dei terzaroli pronto e armato, guai a dovere passare le borose con la barca sbandata, sarebbe un’operazione pericolosa e di non facile e rapida riuscita.

Mauro Giuffrè

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4 commenti su “Mano di terzaroli, con quanto vento è necessaria?”

  1. beppe lazzarone

    ho un Surprise che per sua natura è molto invelato con una grande randa ma che regge benissimo il vento con randa e genoa fino a 20 nodi .Però ultimamente con mia moglie ( in due facciamo 140 anni) stiamo sperimentando quella che chiamiamo : andatura “colloquiale ” anche con vento sui 5 7 nodi una mano e fiocco piccolo andiamo a passeggio sui 2-3 nodi in tutto relax.. e questo mentre barche ben più grandi vanno a motore . Se il vento sale sui 9 -10 nodi siamo gia’ perfettanente bilanciati e perdiamo ben poco rispetto a tutta la vela a riva. Quindi tutta randa e e genoa solo quando vogliamo vedere la falchetta in acqua, artrosi permettendo.

  2. Buongiorno, ho letto attentamente l’articolo complimenti molto bello e sintetico però mi sorge una perplessità, personalmente il carrello della randa io lo porterei leggermente sopravento così da svergolare la randa mentre vedo riportato “sottovento” ….
    Tutto il resto mi è chiaro e concordo perfettamente..
    Grazie per eventuale chiarimento
    Moreno

  3. Mauro, bell’articolo se non fosse per quel “darla”, alla milanese, nel finale del servizio al punto di: Mano di terzaroli – quanto tempo serve a…. “prenderla”

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