Affonda in cinque minuti, salvato in extremis al giro del mondo a vela!
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Il navigatore finlandese Tapio Lehtinen se l’è vista brutta. La sua barca “Asteria” il 18 novembre ha imbarcato acqua affondando in 20 minuti. A distanza di 24 ore l’altra concorrente sudafricana Kirsten Neuschäfer è riuscita a tirarlo a bordo.
Tapio Lehtinen è salvo! Ancora un naufragio in oceano e un salvataggio rocambolesco che racconta del talento e del formidabile spirito di solidarietà che anima chi partecipa a certe competizioni a vela. Questa volta l’episodio è avvenuto durante la Golden Globe Race, il giro del mondo senza scalo in stile “vintage” passando per i famosi tre Capi (Buona Speranza, Leewin e Capo Horn).
Protagonista del naufragio è stato il navigatore finlandese Tapio Lehtinen che nella giornata di venerdì 18 ha assistito incredulo all’allagamento del suo yacht “Asteria”, un Gaia 36. L’acqua defluita all’interno dello scafo ha raggiunto il livello del ponte in appena 5 minuti facendolo affondare. Lehtinen è riuscito però a salire sulla zattera di salvataggio e ad attivare il Personal Locator Beacon alle ore 08,54 UTC. Questo ha permesso di capire sia agli organizzatori della regata che allo stesso shore team del velista finlandese che si trattava di una grave emergenza e a quel punto si è messa in moto la macchina dei soccorsi.
La corsa notturna di Kirsten per andare a salvarlo
In quel momento la navigatrice sudafricana Kirsten Neuschäfer a bordo di “Minnehaha” era la più vicina a Lehtinen a una distanza di 105 miglia. La velista ha quindi contattato il team di crisi della GGR e ha rotto il sigillo del Gps di emergenza, deviando la rotta verso la posizione del naufrago.
Navigando a una velocità superiore ai 7 nodi, Neuschäfer è arrivata sul posto alle ore 0510 UTC del 19 novembre. Le condizioni in quel momento erano piuttosto impegnative con 20 nodi di vento da Sud Sud Est e onde di 2-3 metri. I due navigatori tuttavia non riuscivano a vedersi e tramite la radio Vhf Neuschäfer sentiva Lehtinen, ma non il contrario. Il team di gestione della crisi della GGR ha gestito quindi gestito l’avvicinamento dei due velisti finché non sono stati abbastanza vicini da vedersi e sentirsi. Neuschäfer è riuscita a recuperare Lehtinen dalla zattera di salvataggio con una cima e una volta a bordo, a 24 ore dall’incidente, i due hanno condiviso un bicchiere di rum stravolti ma felici del buon esito della operazione.
Lehtinen: “La barca era a posto, incidente inspiegabile”
“L’incidente è stato una sorpresa devastante – ha raccontato in seguito Tapio Lehtinen – ero fiducioso al 100% che Asteria fosse in grado di farcela. La barca si è comportata benissimo ed ero molto felice e orgoglioso di lei. Dopo la ricostruzione totale di quattro anni fa, l’allestimento completo e l’ispezione di quest’anno, il fatto che sia stata allagata fino al livello del ponte e che sia affondata in 20 minuti, in condizioni estive ottime, va oltre la mia comprensione. Ringrazio Kirsten e tutti coloro che hanno partecipato alla mia impeccabile operazione di salvataggio”.
Una grande soddisfazione condivisa anche dalla navigatrice sudafricana che ha dichiarato: “Sono ancora piena di adrenalina dopo essere stata sveglia tutta la notte a timonare. Non c’è bisogno di congratularsi per il salvataggio. Tutti farebbero lo stesso per un altro marinaio. Grazie ragazzi per averlo coordinato”.
Quello di Tapio Lehtinen è il secondo naufragio che colpisce un concorrente a questa edizione della Golden Globe Race. Già in settembre infatti il navigatore statunitense Guy deBoer di notte si era schiantato sugli scogli sulla costa a Nord di Fuerteventura, a Las Palmas, nelle Canarie.
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5 commenti su “Affonda in cinque minuti, salvato in extremis al giro del mondo a vela!”
Kirsten Neuschäfer, prima di essere una regatante è una Marinaia, con la M maiuscola….brava…!!!
Fortunatamente esistono ancora oggi delle persone generose e capaci. Brava Kirsten da ammirare
Complimenti alla velista Kirsten ma onestamente, e come ha detto lei, non mi sembra una azione da creare meraviglia. Un vero marinario ha un senso di altruismo sicuramente molto spiccato e attento alla condizione di pericolo versi se stesso ma anche verso li altri e questo li spinge ad azioni simili. Naturalmente i miei complimenti più veri e profondi
In mare, particolarmente in navigazione di altura , un marinaio può contare soltanto
sull’aiuto e assistenza di un altro marinaio. Come diceva un vecchio pescatore che frequentavo da bambino
“O’ mare nun tiene taverne” (rifugi).
Encomiabile la Kirsten ….anche se moralmente in certi casi non si ha scelta
BRAVA !!!!
Complimenti a tutti dal naufrago alla marinai a all’organizzazione, bravi BV.