Grand Soleil 72, le prime foto del superyacht a vela (23m) Made in Italy
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Vi abbiamo raccontato passo per passo la sua nascita, siamo saliti a bordo per farvelo vedere nel dettaglio, e adesso naviga. Ecco le prime foto a Capri (splendide) del nuovissimo Grand Soleil 72, il 22 metri che il Cantiere Del Pardo propone nelle due versioni GS 72 Performance GS 72 LC (Long Cruise) e che, di fatto, lancia il brand Made in Italy in una nuova dimensione, quella dei superyacht.
Grand Soleil 72 – Che barca!
Per capire i Grand Soleil 72, nelle due versioni GS 72 Performance GS 72 LC (Long Cruise) riprendiamo la chiacchierata avuta con un relatore d’eccellenza, il project manager Franco Corazza, che del progetto “superyacht” è il papà assieme al team del cantiere.
Grand Soleil 72, perché una barca in due versioni
“Uno stesso scafo, declinato in due versioni. Una per soddisfare chi vuole un design da vera sportiva (Performance), e l’altra versione per chi ama la navigazione con un Blue Water” ci racconta per iniziare Franco Corazza, che prosegue: “Ma lo scafo e la costruzione sono identici.
In entrambi le versioni, una barca di altissima qualità costruttiva, con lo scheletro della barca, longheroni e longitudinali, tutti in composito vinilestere a base poliestere con ampio uso di rinforzi in carbonio dove serve veramente per rendere più rigida e solida la struttura, ovvero dove ci sono maggiori sforzi e sollecitazioni.
Gli interni sono realizzati in composito o con legni alleggeriti. Il risultato è una barca solida e leggera, al livello top della produzione mondiale di riferimento. Per fare un esempio, la barca, inclusi i rinforzi e paratie è riuscita 100 kg meno del previsto. Il dislocamento a vuoto della versione Performance è di 31.000 kg, ai limiti minimi della categoria. E la versione LC pesa solo 500 kg in più”.
Tutti i segreti e i numeri record del Grand Soleil 72
Franco Corazza di design navale se ne intende, visto che ha vinto nella sua carriera con le sue barche campionati nazionali, europei e mondiali. Ci tiene a spiegare il concept del Grand Soleil 72.
Ne parla come se fosse una top model che si prepara ad una sfilata di moda: “Una barca con poca superficie bagnata e forme che allungano la lunghezza dinamica, forme a calice strette al galleggiamento e larghe in coperta”. Tradotto: una barca veloce ma anche con tanti volumi.
Ma non è finita la descrizione dei plus del GS 72, prosegue Corazza: “una barca con una sola pala del timone con pescaggio profondo (m. 3,20 m) per un miglior controllo in ogni condizione di vento e sbandamento. Grande attenzione al compromesso tra pescaggio e prestazioni. Il pescaggio standard è di 3,70 metri che nella versione a pescaggio ridotto si riduce a 3,20 e con la opzionale lifting keel (chiglia retrattile) addirittura a 2,70 a 4,40 metri. Per finire c’è anche l’opzione Race con 4,20 metri di pescaggio.
Dietro alla nascita del nuovo “superyacht” di 72 piedi di Grand Soleil c’è un dream team tutto italiano. Matteo Polli alle linee d’acqua, Marco Lostuzzi alle strutture, Nauta Design al design e layout della tuga e degli interni. I direttori d’orchestra sono Franco Corazza con Gigi Servidati, chairman del cantiere del Pardo, costruttore dei Grand Soleil. Sono tutti nomi importanti, leader rispettivamente nei loro campi.
Le differenze tra il Grand Soleil 72 LC e Performance
Abbiamo detto che lo scafo del Grand Soleil 72 è uno solo, uguale per entrambe le versioni. La vera differenza sta nella tuga, il pozzetto e la dinette interna. La versione LC ha una tuga leggermente più pronunciata che permette di avere all’interno un “raised saloon” rialzato con vista diretta sul mare. Il trucco è anche all’interno dove, rispetto alla versione Performance, il piano di calpestio del GS 72 LC è più alto di soli 30 centimetri.
Sempre all’interno, la versione Perfomance si sviluppa tutto su un unico piano, mentre l’LC ha due piccoli gradini che portano alla dinette rialzata.
Il pozzetto della versione LC è più protetto, rialzato di 15 cm, per lunghe navigazioni asciutte e confortevoli. Più aperto quello del Performance.
Sempre in tema di interni, la versione LC può avere un layout del tutto simile a quello del Performance che ha la cucina verso prua oppure si può scegliere con una disposizione più classica con cucina nella zona poppiera.
La tradizione dello yachting diventa attuale
Corazza ci tiene a terminare la nostra chiacchierata con un dettaglio importante: ”Il nostro intento è quello di creare con il nuovo Grand Soleil 72 e i successivi 65 e 80 che arriveranno, un processo di attualizzazione della tradizione dello yachting.
Recuperiamo il meglio delle soluzioni e del design e le rendiamo contemporanee, senza tempo. Basta vedere quella tuga alta solo 27 centimetri che fa sembrare il profilo come una barca flush deck, recupero del passato, per capire il lavoro cosa abbiamo voluto fare”.
Grand Soleil 72 – Scheda tecnica
Lunghezza fuoritutto 23,75 m
Lunghezza al galleggiamento 19,84 m
Lunghezza scafo 22,00 m
Larghezza max 6,20 m
Pescaggio standard 3,70 m
Superficie velica 310 mq
Motore 150 hp
Carburante 1.000 litri
Acqua 1.000 litri
Cabine 4 con 4 bagni
https://www.grandsoleil.net/it/model/gs-72/
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche

Classic Boat Cult | Chimera, riscoprire un super-prototipo IOR
1985, Cantiere Galetti, Lago di Garda. Dalla volontà di Bruno Calandriello e Franco Bardi prende vita un super-prototipo. La firma è quella di Philippe Briand, la barca sarà un One Tonner, un II Categoria concepito sulla falsa riga di Passion II,

Tripp, Carter, S&S: tre cult d’eccezione che hanno segnato la storia della vela
Guardare alla nautica ‘classica’, alla cultura velica del secolo scorso, ci porta oggi ad osservare un revival e una celebrazione che, in realtà, non abbracciano soltanto il periodo storico in sé, ma vanno oltre, muovendo verso il presente. Riconoscere il

Come distruggere uno dei più famosi cantieri americani di barche a vela
Si chiama Michael Alexander Reardon e sotto la sua gestione si sta sgretolando quello che è il più grande cantiere di barche a vela Made in Usa, Catalina Yachts, fondato nel 1969 da Frank Butler (con il primo modello Cat

Addio Elan. Firmato, Adria Ship. I perché della fine di un matrimonio felice
Anche i matrimoni felici finiscono. Dopo oltre 25 anni Adria Ship non è più l’importatore del cantiere sloveno Elan. Finisce un sodalizio che ha inondato l’Italia di centinaia di barche che hanno fatto la storia della nautica a vela. Adria

















2 commenti su “Grand Soleil 72, le prime foto del superyacht a vela (23m) Made in Italy”
BELLISSIMA
…vorrei vincere il SuperEnalotto e comprarmela subito!!! Beso